lunedì 12 maggio 2014

Il buon sonno si eredita dalla mamma

Il buon sonno si eredita dalla mamma
#sonno #mamma

Ė dimostrato: il buon sonno dei bambini dipende dalla mamma e non solo per le sue ninne nanne, le coccole e le fiabe della buonanotte, ma anche per i suoi geni. Lo afferma uno studio pubblicato su PLoS Genetics e coordinato da Valter Tucci, ricercatore del Dipartimento di Neuroscience and Brain Technologies (NBT) dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, secondo il quale a regolare i ritmi del sonno del bambino è un gene materno denominato GNAS.
Si tratta di un cosiddetto gene “imprinted”, ossia anche se ereditato da entrambi i genitori, quello paterno rimane latente nel corso di tutta la vita, lasciando a quello materno il compito di regolare entrambe le fasi Rem (Rapid Eye Movement, quella in cui si sogna) e Non Rem del sonno (scopri cosa avviene quando ci addormentiamo).
I risultati hanno permesso di dimostrare per la prima volta l'importanza di questo gene non solo nella corretta regolazione delle due fasi del sonno, ma anche in alcuni meccanismi associati a esse. Attivando i geni paterni latenti nei topi su cui è stato condotto lo studio, infatti, è stato scoperto come venga potenziata la fase Non Rem a discapito di quella Rem.
Inoltre è stato possibile rilevare anche perdite di memoria, ridotte reazioni in situazioni di pericolo, depressione, alterazione della percezione temporale, irritabilità e riduzione dell'attenzione. In conclusione, è solo il gene materno che regola i ritmi del sonno, mentre quello paterno, qualora attivato, crea un grave squilibrio.
Questa scoperta, secondo i ricercatori dell'NTB, aiuterà a comprendere meglio le cause e le possibili soluzioni di determinati disturbi che provocano un riposo problematico.


 Foto: Il buon sonno si eredita dalla mamma #sonno #mamma  Ė dimostrato: il buon sonno dei bambini dipende dalla mamma e non solo per le sue ninne nanne, le coccole e le fiabe della buonanotte, ma anche per i suoi geni. Lo afferma uno studio pubblicato su PLoS Genetics e coordinato da Valter Tucci, ricercatore del Dipartimento di Neuroscience and Brain Technologies (NBT) dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, secondo il quale a regolare i ritmi del sonno del bambino è un gene materno denominato GNAS. Si tratta di un cosiddetto gene “imprinted”, ossia anche se ereditato da entrambi i genitori, quello paterno rimane latente nel corso di tutta la vita, lasciando a quello materno il compito di regolare entrambe le fasi Rem (Rapid Eye Movement, quella in cui si sogna) e Non Rem del sonno (scopri cosa avviene quando ci addormentiamo). I risultati hanno permesso di dimostrare per la prima volta l'importanza di questo gene non solo nella corretta regolazione delle due fasi del sonno, ma anche in alcuni meccanismi associati a esse. Attivando i geni paterni latenti nei topi su cui è stato condotto lo studio, infatti, è stato scoperto come venga potenziata la fase Non Rem a discapito di quella Rem. Inoltre è stato possibile rilevare anche perdite di memoria, ridotte reazioni in situazioni di pericolo, depressione, alterazione della percezione temporale, irritabilità e riduzione dell'attenzione. In conclusione, è solo il gene materno che regola i ritmi del sonno, mentre quello paterno, qualora attivato, crea un grave squilibrio. Questa scoperta, secondo i ricercatori dell'NTB, aiuterà a comprendere meglio le cause e le possibili soluzioni di determinati disturbi che provocano un riposo problematico.

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