lunedì 5 maggio 2014

Gli acari: nemici invisibili dell'igiene e della salute

Gli acari: nemici invisibili dell'igiene e della salute

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Negli ultimi vent'anni si è registrato un notevole aumento di patologie allergiche. In particolare, l'allergia agli acari della polvere rappresenta una patologia di rilievo sociale. Gli acari (dermatophagoides pteronyssinus e dermatophagoides farinae) sono microorganismi invisibili a occhio nudo, misurano circa 0,3 micron (3 millesimi di millimetro), e si concentrano in numero da 10 a 1000 per grammo di polvere.

Non si vedono, non si sentono, non pungono ma sono una delle principali cause dell'allergia respiratoria.
Gli elementi allergizzanti sono i loro escrementi, le uova deposte e le secrezioni ghiandolari che, liberandosi nell'aria, vengono inalati.
Un parametro ambientale molto importante per lo sviluppo degli acari è il valore dell'umidità relativa, infatti se l'umidità relativa è inferiore al 60% gli acari si sviluppano con maggior difficoltà. I più comuni sono chiamati "acari della polvere" ed hanno il loro habitat permanente nell'ambiente domestico; i luoghi più frequentati dagli acari sono il materasso, le coperte, le tende, i tappeti, i guanciali, i peluches e i libri lasciati esposti all'aria.

Nei materassi, gli acari si cibano dei piccoli frammenti di pelle e di forfora prodotta dal normale ricambio fisiologico notturno.
La temperatura e l’umidità prodotta dal sudore rappresentano condizioni che ne favoriscono la crescita.
Di conseguenza, diminuire la concentrazione degli acari nell’ambiente è il primo intervento per ridurre i disturbi e le patologie allergiche.

Allergia agli acari della polvere: sintomi, diagnosi e cura

L'allergia agli acari è una delle forme allergiche più diffuse. Gli acari sono responsabili di circa il 75% delle allergie respiratorie e possono provocare disturbi in qualsiasi momento dell'anno.
Sintomi

La manifestazione dell'allergia agli acari della polvere può variare: può essere lieve o grave.
La reazione allergica, causata dall'inalazione dei resti di acari morti e delle loro defecazioni, si può manifestare con sintomi soprattutto respiratori (rinite e/o asma). Talvolta, compaiono anche arrossamento/gonfiore agli occhi, lacrimazione, fastidio alla luce, senso di malessere generale, debolezza e stati di ansia. Gli allergeni causano il rilascio di istamina che provoca congestione nasale, gonfiore e irritazione delle vie respiratorie superiori.
I sintomi dell'allergia agli acari della polvere possono comparire simultaneamente oppure in fasi successive:

Sintomi causati da infiammazione delle vie nasali:
rinite: ostruzione nasale, starnuti (in rapida successione), naso che cola (rinorrea);
congiuntivite: lacrimazione, arrossamento, prurito, gonfiore e irritazione agli occhi;
prurito al naso, al palato o alla gola.
Sintomi associati ad asma e difficoltà respiratorie:
oppressione toracica;
respirazione sibilante (fischio udito in fase di espirazione);
tosse secca;
difficoltà di respirazione (soprattutto durante il sonno o in fase di sforzo fisico);
disturbi del sonno a causa della mancanza di respiro, tosse o dispnea.

In alcuni casi, l'allergia agli acari può provocare:

eczema atopico, arrossamento, eruzioni cutanee;
arrossamento cutaneo e prurito a livello del viso e del cuoio capelluto.

I disturbi del sonno e lo stato di affaticamento permanente, causati dall'allergia agli acari, possono influenzare negativamente le attività quotidiane, scolastiche e professionali, andando ad incidere negativamente sulla qualità della vita.
Come distinguere l'allergia agli acari della polvere da un normale raffreddore?

Alcuni segni e sintomi dell'allergia sono piuttosto simili a quelli di un comune raffreddore. L'inverno è un periodo dell'anno in cui la comparsa della sintomatologia può indurre confusione nel soggetto allergico. Alcuni semplici fattori, che contribuiscono a distinguere una rinite allergica da un'affezione virale delle vie aeree, sono:

la persistenza prolungata dei sintomi: un raffreddore non dura diverse settimane;
i sintomi diventano più evidenti in particolari situazioni (esempio: permanenza in ambienti non opportunamente aerati).

Il sospetto che sia in atto una reazione allergica può essere confermata mediante visita medica, eseguendo test cutanei e gli esami del sangue.
Cosa può peggiorare i sintomi?

Scarsa ventilazione degli ambienti;
Alto tasso di umidità;
Alte temperature (superiori ai 20-21°C);
Inquinamento dell'aria (fumo di tabacco o gas prodotti dall'auto);
Tutte le operazioni che consentono alle feci secche degli acari della polvere di disperdersi nell'aria, esponendo maggiormente il soggetto allergico: camminare su un tappeto, sedersi su una sedia o scuotere la biancheria del letto.

Allergie crociate

Un paziente allergico agli acari può anche presentare reattività crociata con certi alimenti.
L'allergia agli acari può provocare una reazione con:

Crostacei, mitili e molluschi (gamberetti, aragosta...);
Lumaca di terra e di mare;
Tyrophagus putrescentiae (acaro delle derrate alimentari, si possono trovare allergeni in grano, farina, prosciutti, formaggi e coltivazioni di funghi);
Blatta.

Allergia agli acari della polvere: come viene diagnosticata?

Il sospetto di allergia agli acari della polvere può essere confermato sulla base dei sintomi e con l'identificazione dell'allergene coinvolto. Per definire la diagnosi, è necessario eseguire una serie di accertamenti:

Anamnesi: il medico può ricostruire la storia clinica personale e familiare del paziente, oltre a formulare specifiche domande sulla sintomatologia;
Visita allergologica specialistica: per valutare eventuali segni clinici presenti;
Test cutanei: esami di prima scelta per la diagnosi delle allergie. In particolare, il Prick test permette di individuare la maggior parte degli allergeni. Consiste nell'applicare una goccia di estratto dell'allergene, in genere sull'avambraccio, e successivamente nel pungere la zona con un apposito ago. Se la persona è allergica, si manifesta un pomfo entro breve tempo (la cute appare rilevata, arrossata e si avverte prurito).
Analisi del sangue: il RAST test (o dosaggio delle IgE specifiche) evidenzia la reazione degli anticorpi rivolti verso una particolare sostanza e fornisce un'indicazione sul grado di sensibilità del paziente rispetto all'esposizione all'allergene. Serve a confermare il risultato del Prick test.

Curare L'allergia - I trattamenti "sintomatici" e l'immunoterapia specifica

Il primo trattamento utile per controllare le reazioni allergiche provocate dagli acari della polvere consiste nell'evitare o minimizzare il più possibile l'esposizione all'allergene. Tuttavia, è impossibile eliminare completamente gli acari della polvere dal proprio ambiente.
Per controllare i sintomi dell'allergia agli acari si può invece contare su diversi farmaci come:

Antistaminici: contrastano la formazione dell'istamina prodotta dal sistema immunitario, sostanza attiva durante la reazione allergica. Questi farmaci consentono di alleviare sintomi come prurito, starnuti e naso che cola.
Corticosteroidi locali (spray nasali): possono ridurre i sintomi associati all'infiammazione.
Decongestionanti: possono essere utilizzati temporaneamente per fornire rapido sollievo alla congestione nasale.
Antileucotrienici (in caso di asma): bloccano l'azione di alcune sostanze chimiche del sistema immunitario. Questi farmaci, assunti per via orale, alleviano i sintomi delle allergie come la congestione nasale.
Cromoni: prevengono il rilascio di istamina e di altre sostanze chimiche da parte del sistema immunitario.

I risultati della diagnosi possono favorire la messa a punto di un trattamento di desensibilizzazione nei confronti dell'allergene (il cosiddetto "vaccino"). Questo protocollo si sviluppa in due fasi. In un primo tempo, si somministrano dosi minime e crescenti di allergene (per via sublinguale o sottocutanea). L'obiettivo di questa prima fase consiste nel riabituare il sistema immunitario a rimanere insensibile all'esposizione agli acari della polvere (durata 3-6 mesi). La successiva fase di mantenimento prevede l'assunzione di una dose quotidiana di preparato, per almeno 3-5 anni consecutivi.

Il trattamento di desensibilizzazione è potenzialmente in grado di ridurre in maniera significativa l'allergia agli acari della polvere, fino a farla scomparire, ma deve essere seguito con estrema costanza.

Allergia agli acari - Rimedi e Prevenzione
Rimedi e Prevenzione

Allergia agli acari - Rimedi e Prevenzione

Gli acari ed i loro derivati sono responsabili di una delle più importanti reazioni allergiche perenni. Nei soggetti predisposti, l'allergia agli acari della polvere si manifesta con infiammazione alle vie respiratorie, affezioni agli occhi e dermatiti. Allergia acari, igienizzazioneQuesta reazione anomala del sistema immunitario è generata dal contatto con diversi allergeni prodotti durante il ciclo vitale del microscopico animale: enzimi digestivi, defecazioni e secrezioni prodotte durante la muta e l'accoppiamento.
Le due specie di acari più comuni sono il Dermatophagoides pteronyssinus e il Dermatophagoides farinae, entrambi diffusi in tutto il mondo. Nelle nostre abitazioni, i Dermatofagoidi vivono nella polvere e nei luoghi dove possono insediarsi (materasso, coperte, tende, tappeti, cuscini, peluches ecc.). Un acaro produce da 6 a 40 pallottoline fecali al giorno: ognuna di queste contiene circa 0,2 ng di allergene. Altre sostanze allergizzanti sono proteine presenti nel corpo dell'animale (cuticola, ghiandole sessuali, secrezioni varie) e nelle feci. Questi allergeni possono fluttuare facilmente nell'aria e, quando ricadono, depositarsi sugli oggetti di uso comune, quindi essere inalati.
Come eliminare gli acari?

Premesso che non è possibile sterminare gli acari della polvere, esistono diverse misure preventive per ridurre efficacemente gli allergeni nell'ambiente domestico e controllare così l'allergia provocata da queste sostanze.

Le migliori strategie anti-acaro sono quelle che agiscono sulle condizioni di sussistenza fondamentali degli organismi incriminati:

Gli acari vivono bene a temperature superiori ai 20°C.

Se la temperatura è inferiore ai 16°C, il loro ciclo vitale si riduce a circa 34 giorni. Tuttavia, gli acari sopravvivono, anche se a fatica, fino a 0°C.

L'umidità relativa tra il 60% e l'80% favorisce la proliferazione degli acari

Uno dei principali fattori limitanti lo sviluppo della colonia è la disponibilità di acqua (per assorbimento): se l'umidità relativa scende sotto il 50-55% e l'ambiente è secco, l'acaro si disidrata e muore. La strategia migliore consiste nell'utilizzo di condizionatori (nei mesi estivi) e di deumidificatori (in inverno), impostando il valore di umidità a 50%.

Assenza di raggi solari

Gli acari sono fotofobici (muoiono se esposti alla luce solare).

Altre considerazioni:

Tende, mobili imbottiti, tappezzerie di velluto, peluches ecc. fungono da serbatoio per gli acari. I piumoni, le lenzuola e i materassi sono i luoghi preferiti per il loro insediamento.
La dieta degli acari della polvere è varia. La fonte primaria di cibo è costituita da piccole squame cutanee, forfora e peli. Tuttavia, i nutrienti necessari per l'acaro possono essere forniti anche da funghi, muffe, alcuni tipi di batteri, frammenti di insetti, alimenti per animali domestici, briciole ecc. In pratica, cercare di eliminarli togliendo loro il cibo è impossibile.
Il ciclo vitale uovo-animale adulto dura circa 30 giorni. Un acaro adulto può vivere da uno a tre mesi. Le femmine sono in grado di deporre anche 1-3 uova al giorno, rinnovando continuamente la colonia. Ciò significa che, se un trattamento utilizzato per uccidere gli acari non è efficace al 100%, dopo circa un mese si ristabilisce la situazione iniziale.

Misure di prevenzione per il paziente allergico agli acari della polvere

Nel trattamento dell'allergia agli acari della polvere, l'impegno nell'adottare le varie misure descritte è importante per raggiungere i seguenti obiettivi:

Ridurre la gravità dei sintomi;
Diminuire la necessità di ricorrere a terapie farmacologiche;
Prevenire le riacutizzazioni ed evitare il peggioramento delle reazioni allergiche;
Prevenire l'insorgenza della malattia nei soggetti predisposti (esempio: bambini con genitori allergici).

Misure ambientali generiche

Fare il possibile per non creare umidità negli ambienti domestici:
Evitare di stendere i panni bagnati all'interno della casa, per non aumentare il grado di umidità interna;
Arieggiare frequentemente i locali dell'abitazione, prevalentemente al mattino (almeno 20 minuti al giorno);
Non lasciare che il vapore prodotto dalla doccia o dal bagno si disperda in altri locali, aprendo le finestre per eliminarlo; tenere la porta della cucina chiusa e una finestra leggermente aperta, mentre si prepara un pasto caldo;
Utilizzare un deumidificatore può essere utile in alcune stanze con umidità molto elevata (seminterrati, locali al pianterreno o esposti a nord etc.).
Non ricorrere ad umidificatori, in quanto, aumentando il livello di umidità relativa, favoriscono la proliferazione degli acari.
Mantenere una temperatura ragionevole tra i 18 e i 20°C, soprattutto nelle stanze da letto, dimora prediletta degli acari.
Ridurre il numero di soprammobili, poiché accumulano polvere. Preferire un arredamento semplice e facile da pulire. Evitare librerie aperte, poltrone e divani imbottiti. Eliminare moquette, tappeti e tendaggi complicati.
Usare fodere sintetiche antiallergiche, cambiandole ogni settimana e lavandole a 60°C. Anche le lenzuola vanno cambiate con la medesima frequenza e lavate con la stessa modalità.
Prediligere materassi e guanciali in lattice, materiale che consente una buona traspirazione, senza essere permeabile alla polvere. Materassi, cuscini, coperte di lana e piumoni vanno esposti alla luce diretta del sole quotidianamente (per alcune ore) e battuti vigorosamente in un luogo aperto (almeno una volta alla settimana). Lavare le tende, le coperte, i cuscini ecc. a 60°C, almeno ogni due mesi.
Evitare di lasciare abiti in giro per la stanza da letto, poiché tendono a raccogliere la polvere. Meglio riporli in un armadio dopo averli spazzolati con cura all'aria aperta. Evitare di cambiarsi le scarpe in camera.
Pulire ogni giorno, utilizzando un panno umido, che è in grado di raccogliere una buona parte dei parassiti, partendo dalla superficie più alte e non trascurando gli angoli.
Pulire i pavimenti con un panno elettrostatico in grado di catturare la polvere senza sollevarla. Successivamente, raccogliere eventuali residui di dimensioni più grandi con la scopa e infine lavare il pavimento con cura. Se si vuole usare l'aspirapolvere, meglio scegliere modelli dotati di un sistema di filtraggio ad acqua o Hepa.
I peli dei peluches sono in grado di trattenere una quantità elevata di acari. In caso di allergia, meglio non tenerli in casa. Lavarli ogni settimana in lavatrice, a temperature superiori a 60°C.
Il fumo di tabacco rappresenta una fonte di inquinamento. Evitare anche l'uso di insetticidi e vernici che rappresentano fattori irritativi per il soggetto allergico.
Ridurre il numero delle piante ornamentali in casa, poiché favoriscono lo sviluppo di muffe.
Collocare il letto lontano dai caloriferi, in quanto il calore emesso provoca un movimento di aria e di polvere. Pulire periodicamente i termosifoni con cura e nelle case dotate di aria condizionata applicare filtri da cambiare frequentemente.

Questa serie di indicazioni può essere utile anche per i pazienti:

Con allergia agli animali domestici: la forfora e il pelo rimangono dispersi nell'aria e tendono ad accumularsi nelle stesse zone dove s'insidiano gli acari;
Con dermatite atopica (eczema): l'esposizione agli acari e ai loro metaboliti può aggravare la patologia dermatologica con modalità indipendenti dall'allergia.

Nota. Aspirapolvere con filtri HEPA.
Gli aspirapolvere a sacchetto o ad aria rimettono in circolazione nell'ambiente parte degli allergeni rendendoli così respirabili. Il "vapore secco" (150°C) riesce a penetrare in profondità e può eliminare una parte degli allergeni, ma il suo utilizzo non è consigliato su tappeti e materassi, in quanto le fibre trattengono l'umidità favorendo lo sviluppo incontrollato degli acari. Gli aspirapolveri dotati di filtri HEPA (High Efficiency Particulate Arrestance) sembrano essere efficaci nel ridurre la concentrazione delle particelle allergizzanti nell'ambiente ed evitano di disperdere gli acari nell'aria durante le pulizie. Questi aspiratori sono grado di trattenere il 99,5% circa delle particelle di 0,3 micron. Tuttavia, il costo di questi aspiratori resta spesso elevato e i risultati ancora controversi.
Misure complementari

Tessuti barriera anti-acaro

Le coperture anti-acaro sono speciali fodere (coprimaterasso, copricuscino, copripiumino) che evitano la diretta esposizione agli allergeni degli acari. Per essere efficaci queste fodere devono:

Essere realizzate con tessuti impermeabili e traspiranti;
Avvolgere completamente il materasso, il cuscino, le trapunte o il piumone;
Se nella stanza sono presenti altri letti, è opportuno ricoprire tutti i materassi e i cuscini con lo stesso tessuto barriera.

Misure specifiche

Prodotti chimici: acaricidi e denaturanti proteici

Se le manifestazioni allergiche diventano molto intense, è possibile ricorrere a sostanze chimiche per distruggere gli acari. In genere, i preparati sono disponibili sotto forma di spray e hanno diversi meccanismi d'azione: alcuni agiscono direttamente sugli acari, mentre altri rendono inoffensivi gli allergeni. Questi prodotti possono essere utilizzati su materassi, guanciali, coperte, tappeti, moquette, interni di auto ecc. Dopo l'applicazione è necessario rimuovere gli acari morti (ancora in grado di scatenare reazioni allergiche) e la polvere. La loro efficacia è influenzata dal loro corretto uso (quantità, tempo d'azione e penetrazione in profondità).
I prodotti chimici disponibili sul mercato sono principalmente di 2 tipi:

Acaricidi: sono sostanze chimiche in grado di eliminare gli acari. Solo alcuni possiedono approvata attività acaricida e sono dotati di adeguate prove sulla sicurezza di impiego, tra questi il più usato è il benzoato di benzile. Gli acaricidi sono utili se usati regolarmente e se abbinati ad altre misure di prevenzione: gli acari morti e i loro prodotti di decomposizione sono comunque in grado di scatenare reazioni. La durata della loro efficacia resta limitata a 3-6 mesi.
Denaturanti proteici: non sono in grado di uccidere gli acari, ma esercitano la loro attività denaturando le proteine allergeniche degli acari. La loro efficacia è ancora dubbia. Un esempio di prodotto denaturante è l'acido tannico, in grado di neutralizza gli allergeni della polvere.

Altre sostanze utilizzate sono:

Miscela di polifenoli e derivati benzilici: degrada gli allergeni contenuti nella polvere;
Phirimiphos-metile: è un composto che agisce per contatto. Può essere irritante per le mucose e per la pelle.
Miscela di acido benzoico, terpinolo, timolo ed essenze naturali: azione battericida e fungicida. Agisce indirettamente sulla concentrazione degli acari.

Come monitorare la concentrazione ambientale di allergeni?

Per controllare i risultati ottenuti dalla bonifica ambientale, sono disponibili diversi kit per la misura della concentrazione allergica nell'ambiente domestico, che si basano sui seguenti metodi:

Dosaggio indiretto della quantità di acari: viene determinata la quantità di guanina, un tipico prodotto metabolico dell'acaro in un campione di polvere. Questo test fornisce un'indicazione approssimativa sulla concentrazione ambientale dell'allergene.
Dosaggio diretto della quantità di allergene maggiore mediante ELISA (test immunoenzimatico), che utilizza anticorpi specifici verso gli allergeni degli acari.

Considerazioni finali

L'allergia agli acari della polvere rappresenta indubbiamente una patologia di rilievo, soprattutto per le reazioni che provoca a livello delle vie respiratoria. Esistono molteplici possibilità per prevenire e ridurre l'esposizione agli allergeni. Il paziente può conciliare le proprie esigenze mantenendo un ambiente domestico pulito e accogliente, oltre a beneficiare di una migliore qualità della vita.



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