mercoledì 8 ottobre 2014

9 comportamenti (sbagliati) che disturbano il sonno

9 comportamenti (sbagliati) che disturbano il sonno

#benessere #salute #sonno
Se alcune cattive abitudini a letto (e non ci riferiamo al sesso ma proprio al dormire) sono tali da rovinarvi il sonno, meglio correre ai ripari prima che sia troppo tardi. Ecco dunque qualche dritta per sconfiggere (l’eventuale) disturbatore notturno

Continuare a rimandare la sveglia

Ovviamente, lo si fa perché si ha sonno, come se quei 5 minuti in più (e gli altri cinque dopo di quelli) potessero fare la differenza. In realtà, spiega la Rosen, «sarebbe meglio decidere insieme al partner quando puntare la sveglia e dormire per 10, 20 o 30 minuti extra piuttosto che continuare a frammentare il risveglio, perché essere svegliati nella fase REM ha come effetto di farci sentire più stanchi».

Guardare la tv a letto (o usare smartphone e tablet)

Una cattiva abitudine per entrambi i compagni di letto (anche se è uno solo ad utilizzare i dispositivi elettronici), perché la luce blu emessa dagli schermi altera il ritmo circadiano. «In questo caso la soluzione ottimale è quella di accordarsi sul fatto che il letto serve per dormire e fare sesso e non per navigare in rete o chattare su Facebook», avverte la dottoressa.

Russare

Un incubo per chi vi dorme accanto, nonché il motivo per il quale molte coppie optano per stanze separate. «Smettere di russare è difficile e se perdere peso, non bere alcool prima di coricarsi o dormire su un fianco possono aiutare a ridurre il disturbo, a volte il problema è così grave che l’unica soluzione è quella di rivolgersi al medico», ammette l’esperta.

Rubare le coperte all’altro

Altro classico in scena in molte camere da letto, ma per evitare che la guerra del piumone vada avanti tutta la notte, col rischio magari di risvegliarsi al mattino non solo scoperti ma anche raffreddati, il consiglio della Rosen è quello di unire due letti singoli «così che ognuno abbia il proprio set di lenzuola e coperte».

Dormire abbracciati (ma all’altro non piace)

Tanto uno può trovarlo rilassante quanto l’altro soffocante. Ma come trovare il giusto equilibrio? «Parlandosi sinceramente, spiegando che si può essere un compagno perfetto solo se si ha un sonno perfetto – suggerisce la dottoressa -. E magari trovare un compromesso per cui ci si coccola per qualche minuto, prima che ognuno vada dalla propria parte di letto».

Svegliarsi presto al mattino (mentre l’altro dorme ancora)

Nel caso in cui si è obbligati a risvegli all’alba, buona educazione impone che si faccia di tutto per non svegliare l’altro: ovvero, spegnendo la sveglia non appena questa suona (quindi, niente punto 1) e lasciando la stanza al buio.

Non riuscire a dormire

Continuare a girarsi e rigirarsi nel letto non è solo frustrante per chi soffre d’insonnia, ma anche tremendamente irritante per l’altra persona, che invece potrebbe dormire e non può farlo a causa dei continui movimenti bruschi del partner. «Se si è a letto da una ventina di minuti e il sonno proprio non arriva, conviene alzarsi e uscire dalla stanza. Può sembrare controproducente, ma in realtà è di giovamento ad entrambi, perché aiuta chi soffre d’insonnia a non sentirsi frustrato e permette all’altro di addormentarsi senza essere disturbato. E prima di fare un secondo tentativo può essere utile bere una tisana rilassante, meditare qualche minuto o ascoltare musica soft».

Parlare, lamentarsi e muoversi mentre si sogna

Quando il partner fa sogni “reali” - ovvero urla, si lamenta e si agita – è inevitabile che si finisca per svegliarlo, salvo poi sentirsi raccontare che stava sognando di correre o di essere inseguito da qualcuno o qualcosa. «Questo comportamento può indicare un disturbo del sonno nella fase REM e in alcuni casi può anche risultare pericoloso per l’altro, ma può essere trattato e risolto con successo, quindi la cosa migliore è rivolgersi ad un medico», consiglia la Rosen.

Dormire con un animale (letteralmente)

Una recente ricerca ha evidenziato che il 30% delle persone che dormono con il proprio pet si sveglia almeno una volta a notte. Se rientrate nella percentuale, meglio tenere cane e gatto fuori dal letto, «senza contare che gli animali accumulano polvere e sporcizia sul pelo e sotto alle zampe durante il giorno, finendo quindi per portarle sulle coperte. Ecco perché è sempre bene farli dormire in un lettino separato», conclude la dottoressa.

( fonte vanity fair )

 Foto: 9 comportamenti (sbagliati) che disturbano il sonno  #benessere #salute #sonno Se alcune cattive abitudini a letto (e non ci riferiamo al sesso ma proprio al dormire) sono tali da rovinarvi il sonno, meglio correre ai ripari prima che sia troppo tardi. Ecco dunque qualche dritta per sconfiggere (l’eventuale) disturbatore notturno  Continuare a rimandare la sveglia  Ovviamente, lo si fa perché si ha sonno, come se quei 5 minuti in più (e gli altri cinque dopo di quelli) potessero fare la differenza. In realtà, spiega la Rosen, «sarebbe meglio decidere insieme al partner quando puntare la sveglia e dormire per 10, 20 o 30 minuti extra piuttosto che continuare a frammentare il risveglio, perché essere svegliati nella fase REM ha come effetto di farci sentire più stanchi».  Guardare la tv a letto (o usare smartphone e tablet)  Una cattiva abitudine per entrambi i compagni di letto (anche se è uno solo ad utilizzare i dispositivi elettronici), perché la luce blu emessa dagli schermi altera il ritmo circadiano. «In questo caso la soluzione ottimale è quella di accordarsi sul fatto che il letto serve per dormire e fare sesso e non per navigare in rete o chattare su Facebook», avverte la dottoressa.  Russare  Un incubo per chi vi dorme accanto, nonché il motivo per il quale molte coppie optano per stanze separate. «Smettere di russare è difficile e se perdere peso, non bere alcool prima di coricarsi o dormire su un fianco possono aiutare a ridurre il disturbo, a volte il problema è così grave che l’unica soluzione è quella di rivolgersi al medico», ammette l’esperta.  Rubare le coperte all’altro  Altro classico in scena in molte camere da letto, ma per evitare che la guerra del piumone vada avanti tutta la notte, col rischio magari di risvegliarsi al mattino non solo scoperti ma anche raffreddati, il consiglio della Rosen è quello di unire due letti singoli «così che ognuno abbia il proprio set di lenzuola e coperte».  Dormire abbracciati (ma all’altro non piace)  Tanto uno può trovarlo rilassante quanto l’altro soffocante. Ma come trovare il giusto equilibrio? «Parlandosi sinceramente, spiegando che si può essere un compagno perfetto solo se si ha un sonno perfetto  – suggerisce la dottoressa -. E magari trovare un compromesso per cui ci si coccola per qualche minuto, prima che ognuno vada dalla propria parte di letto».  Svegliarsi presto al mattino (mentre l’altro dorme ancora)  Nel caso in cui si è obbligati a risvegli all’alba, buona educazione impone che si faccia di tutto per non svegliare l’altro: ovvero, spegnendo la sveglia non appena questa suona (quindi, niente punto 1) e lasciando la stanza al buio.  Non riuscire a dormire  Continuare a girarsi e rigirarsi nel letto non è solo frustrante per chi soffre d’insonnia, ma anche tremendamente irritante per l’altra persona, che invece potrebbe dormire e non può farlo a causa dei continui movimenti bruschi del partner. «Se si è a letto da una ventina di minuti e il sonno proprio non arriva, conviene alzarsi e uscire dalla stanza. Può sembrare controproducente, ma in realtà è di giovamento ad entrambi, perché aiuta chi soffre d’insonnia a non sentirsi frustrato e permette all’altro di addormentarsi senza essere disturbato. E prima di fare un secondo tentativo può essere utile bere una tisana rilassante, meditare qualche minuto o ascoltare musica soft».  Parlare, lamentarsi e muoversi mentre si sogna  Quando il partner fa sogni “reali” - ovvero urla, si lamenta e si agita – è inevitabile che si finisca per svegliarlo, salvo poi sentirsi raccontare che stava sognando di correre o di essere inseguito da qualcuno o qualcosa. «Questo comportamento può indicare un disturbo del sonno nella fase REM e in alcuni casi può anche risultare pericoloso per l’altro, ma può essere trattato e risolto con successo, quindi la cosa migliore è rivolgersi ad un medico», consiglia la Rosen.  Dormire con un animale (letteralmente)  Una recente ricerca ha evidenziato che il 30% delle persone che dormono con il proprio pet si sveglia almeno una volta a notte. Se rientrate nella percentuale, meglio tenere cane e gatto fuori dal letto, «senza contare che gli animali accumulano polvere e sporcizia sul pelo e sotto alle zampe durante il giorno, finendo quindi per portarle sulle coperte. Ecco perché è sempre bene farli dormire in un lettino separato», conclude la dottoressa.  ( fonte vanity fair )

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