Dormire in gravidanza
Il modo di riposare e i nuovi ritmi dell'attesa: ecco come cambia il sonno di trimestre in trimestre e i trucchi per assecondarlo.
La gravidanza è un periodo di grandi cambiamenti. Uno, in particolare, crea un certo scombussolamento: il nuovo andamento dei ritmi del sonno. Ecco come cambia di trimestre in trimestre.
1° trimestre: un “letargo” che protegge il corpo…
Nei primi tempi dell’attesa la donna avverte spesso un senso di indolenza e stanchezza generale, di solito accompagnato anche da ipersonnia, cioè un accentuato bisogno di dormire. La causa è legata in gran parte al sovraccarico di attività che la gravidanza impone all’organismo. Anche se la pancia non è ancora visibile, il corpo sta già affrontando un super-lavoro. Fin dalle prime settimane di gestazione, per esempio, si ha un notevole incremento della circolazione sanguigna, che costringe il cuore a una maggiore attività, una più elevata produzione di ossigeno da parte dei polmoni e un ulteriore lavoro da parte dei reni. è naturale che il fisico abbia bisogno di una fase di adattamento. A ciò si aggiungono i disturbi tipici del primo trimestre. La nausea, un senso di ansia immotivata possono accentuare il bisogno di stare a letto, immobili, senza fare nulla.
… e la mente dal mondo esterno
Ma le trasformazioni del fisico si riflettono anche sulla psiche. Il nuovo equilibrio ormonale fa sì che il sistema nervoso produca sostanze neuroattive che influiscono sull’emotività e sul tono dell’umore. Potremmo definire questo periodo una sorta di ritiro della donna in se stessa: non appena si accorge di essere incinta (a volte addirittura prima!), la futura mamma sembra volersi appartare, un po’ come se volesse proteggere quell’armonia che sta venendo a crearsi tra lei e il suo piccolo. E, nello stesso tempo, come se dovesse caricarsi il più possibile, immagazzinare tutta l’energia necessaria che la formazione di un bambino richiede. Tale aspetto, a volte, viene vissuta dalla futura mamma con un po’ di spavento (“oddio, se sono così stanca adesso, chissà che cosa mi aspetta!”).
Il suggerimento, invece, è di assecondare il più possibile il bisogno di riposo. Per esempio, ci si può coricare prima la sera o ritagliare una pausa di relax nel pomeriggio. Ma, soprattutto, non bisogna pretendere di avere le energie e la resistenza di prima.
2° trimestre: fai il pieno di energia
Con l’avanzare della gravidanza è facile che la stanchezza e la debolezza tipiche dei primi mesi scompaiano completamente. L’organismo si è ormai abituato alla nuova condizione e spesso questo è il periodo più gradevole dell’attesa. Ci si sente forti, rilassate, piene di energia. E anche il sonno si regolarizza. La pancia, anche se già visibile, non è ancora ingombrante, i disturbi del primo trimestre sono spariti.
Dalla 20esima settimana in avanti è possibile che ci si svegli più spesso durante la notte per fare pipì, a causa dell’aumentata funzionalità dei reni. Ma di solito non ci sono problemi di insonnia.
3° trimestre: notti insonni per “allenarsi”
La situazione cambia nel terzo trimestre. L’utero è più voluminoso, intorno all’ottavo mese riempie quasi tutta la cavità addominale e il bambino occupa sempre più spazio. Il sonno si interrompe spesso per il bisogno di fare pipì, a causa della forte compressione sulla vescica. A ciò si aggiungono piccole contrazioni, percepite come fastidiose.
Spesso alla futura mamma capita di svegliarsi in piena notte, come se il sonno fosse all’improvviso sparito: è una sorta di avvicinamento graduale a quelli che saranno i ritmi del dopo-parto. Non a caso, il più delle volte questi risvegli avvengono fra le tre e le quattro di notte, proprio l’orario dell’allattamento notturno. Il consiglio è quello di alzarsi e dedicarsi a qualcosa di piacevole: si può leggere, ascoltare musica. Sarà più facile, una volta tornate a letto, riprendere sonno.
Diventa di nuovo prezioso il sonnellino pomeridiano. E’ importante riposarsi senza temere, per questo, di compromettere il sonno notturno. Non importa quanto si dorme: a volte, può bastare anche un solo quarto d’ora.
Patologie che disturbano
Durante l’ultimo scorcio di gravidanza possono presentarsi anche due disturbi un po’ più accentuati che possono rendere difficile il riposo: la sindrome delle gambe senza riposo e il russamento.
La prima, di cui non si conosce esattamente la causa, è caratterizzata da una sensazione di fastidio alle gambe (formicolii, prurito, irrequietezza, crampi) che porta a un bisogno irresistibile di muoverle. In genere, scompare da sola pochi giorni dopo il parto.
Il russamento è invece legato all’aumento di peso, che può rendere più difficoltosa la respirazione quando ci si trova in posizione sdraiata. Anche questo disturbo, se pur in tempi più lunghi rispetto al primo, tende a rientrare spontaneamente nel dopo-parto.
I trucchi per dormire serena
La temperatura della camera deve essere tra i 18 e i 21 gradi: il caldo eccessivo ostacola il riposo.
Elimina dalla stanza ogni possibile fonte di disturbo (luci, rumori…).
Fai un po’ di movimento durante la giornata (può essere anche una semplice passeggiata, purché di almeno un’ora).
Un pediluvio tiepido, con acqua e sale integrale marino, può giovare molto al relax e favorire un buon riposo.
Regalati una tisana della buona notte: camomilla, melissa e tiglio (dosi: 30% delle prime due, 40% del terzo), con un bel cucchiaio di miele. Se preferisci, è ottimo anche un bicchiere di latte tiepido.
Cerca di andare a letto e di svegliarti sempre alla stessa ora, in modo da creare il giusto ritmo veglia/sonno.
Non appena senti che hai sonno vai a letto, senza cercare di “tener duro”. C’è infatti un momento preciso, di solito tra le 22,30 e le 24, in cui si è più predisposte ad addormentarsi. Passata questa fase si fa più fatica a prendere sonno.
Voglia di intimità con il tuo compagno? Ben venga! Se la gravidanza non presenta problemi, le coccole non hanno alcuna controindicazione, anzi, aiutano a rilassarsi e a dormire meglio.
Non farti prendere dall’ansia se ti svegli più volte durante la notte. Se invece ti pare di non riuscire mai a riposare bene, parlane con il tuo medico o la tua ostetrica: ti aiuteranno a trovare un rimedio adatto.
La posizione migliore
Con l’avanzare della gravidanza cambiano anche le posizioni del riposo. La pancia che aumenta di dimensione, infatti, condiziona il sonno della mamma. In genere, all’incirca dalla ventesima settimana, quasi tutte le donne dormono istintivamente sul fianco. Per favorire il riposo può essere utile mettere un cuscino sotto il ginocchio esterno: aiuta a tenere il bacino più rilassato e favorisce la respirazione.
Piccoli fastidi? Così li mandi via
A disturbare il tuo riposo sono i crampi notturni? Aumenta il consumo di cibi che contengono magnesio e potassio, come arachidi, banane, albicocche secche e pesce.
Se a risvegliarti in piena notte sono invece i formicolii alle mani (succede soprattutto nell’ultimo mese), prima di coricarti fai un po’ di “ginnastica” aprendo e chiudendo il pugno, oppure prova un “maniluvio”, alternando acqua fredda e acqua calda.
#dormireingravidanza #gambesenzariposo #gravidanza #insonnia, #russamento #sonno
Il modo di riposare e i nuovi ritmi dell'attesa: ecco come cambia il sonno di trimestre in trimestre e i trucchi per assecondarlo.
La gravidanza è un periodo di grandi cambiamenti. Uno, in particolare, crea un certo scombussolamento: il nuovo andamento dei ritmi del sonno. Ecco come cambia di trimestre in trimestre.
1° trimestre: un “letargo” che protegge il corpo…
Nei primi tempi dell’attesa la donna avverte spesso un senso di indolenza e stanchezza generale, di solito accompagnato anche da ipersonnia, cioè un accentuato bisogno di dormire. La causa è legata in gran parte al sovraccarico di attività che la gravidanza impone all’organismo. Anche se la pancia non è ancora visibile, il corpo sta già affrontando un super-lavoro. Fin dalle prime settimane di gestazione, per esempio, si ha un notevole incremento della circolazione sanguigna, che costringe il cuore a una maggiore attività, una più elevata produzione di ossigeno da parte dei polmoni e un ulteriore lavoro da parte dei reni. è naturale che il fisico abbia bisogno di una fase di adattamento. A ciò si aggiungono i disturbi tipici del primo trimestre. La nausea, un senso di ansia immotivata possono accentuare il bisogno di stare a letto, immobili, senza fare nulla.
… e la mente dal mondo esterno
Ma le trasformazioni del fisico si riflettono anche sulla psiche. Il nuovo equilibrio ormonale fa sì che il sistema nervoso produca sostanze neuroattive che influiscono sull’emotività e sul tono dell’umore. Potremmo definire questo periodo una sorta di ritiro della donna in se stessa: non appena si accorge di essere incinta (a volte addirittura prima!), la futura mamma sembra volersi appartare, un po’ come se volesse proteggere quell’armonia che sta venendo a crearsi tra lei e il suo piccolo. E, nello stesso tempo, come se dovesse caricarsi il più possibile, immagazzinare tutta l’energia necessaria che la formazione di un bambino richiede. Tale aspetto, a volte, viene vissuta dalla futura mamma con un po’ di spavento (“oddio, se sono così stanca adesso, chissà che cosa mi aspetta!”).
Il suggerimento, invece, è di assecondare il più possibile il bisogno di riposo. Per esempio, ci si può coricare prima la sera o ritagliare una pausa di relax nel pomeriggio. Ma, soprattutto, non bisogna pretendere di avere le energie e la resistenza di prima.
2° trimestre: fai il pieno di energia
Con l’avanzare della gravidanza è facile che la stanchezza e la debolezza tipiche dei primi mesi scompaiano completamente. L’organismo si è ormai abituato alla nuova condizione e spesso questo è il periodo più gradevole dell’attesa. Ci si sente forti, rilassate, piene di energia. E anche il sonno si regolarizza. La pancia, anche se già visibile, non è ancora ingombrante, i disturbi del primo trimestre sono spariti.
Dalla 20esima settimana in avanti è possibile che ci si svegli più spesso durante la notte per fare pipì, a causa dell’aumentata funzionalità dei reni. Ma di solito non ci sono problemi di insonnia.
3° trimestre: notti insonni per “allenarsi”
La situazione cambia nel terzo trimestre. L’utero è più voluminoso, intorno all’ottavo mese riempie quasi tutta la cavità addominale e il bambino occupa sempre più spazio. Il sonno si interrompe spesso per il bisogno di fare pipì, a causa della forte compressione sulla vescica. A ciò si aggiungono piccole contrazioni, percepite come fastidiose.
Spesso alla futura mamma capita di svegliarsi in piena notte, come se il sonno fosse all’improvviso sparito: è una sorta di avvicinamento graduale a quelli che saranno i ritmi del dopo-parto. Non a caso, il più delle volte questi risvegli avvengono fra le tre e le quattro di notte, proprio l’orario dell’allattamento notturno. Il consiglio è quello di alzarsi e dedicarsi a qualcosa di piacevole: si può leggere, ascoltare musica. Sarà più facile, una volta tornate a letto, riprendere sonno.
Diventa di nuovo prezioso il sonnellino pomeridiano. E’ importante riposarsi senza temere, per questo, di compromettere il sonno notturno. Non importa quanto si dorme: a volte, può bastare anche un solo quarto d’ora.
Patologie che disturbano
Durante l’ultimo scorcio di gravidanza possono presentarsi anche due disturbi un po’ più accentuati che possono rendere difficile il riposo: la sindrome delle gambe senza riposo e il russamento.
La prima, di cui non si conosce esattamente la causa, è caratterizzata da una sensazione di fastidio alle gambe (formicolii, prurito, irrequietezza, crampi) che porta a un bisogno irresistibile di muoverle. In genere, scompare da sola pochi giorni dopo il parto.
Il russamento è invece legato all’aumento di peso, che può rendere più difficoltosa la respirazione quando ci si trova in posizione sdraiata. Anche questo disturbo, se pur in tempi più lunghi rispetto al primo, tende a rientrare spontaneamente nel dopo-parto.
I trucchi per dormire serena
La temperatura della camera deve essere tra i 18 e i 21 gradi: il caldo eccessivo ostacola il riposo.
Elimina dalla stanza ogni possibile fonte di disturbo (luci, rumori…).
Fai un po’ di movimento durante la giornata (può essere anche una semplice passeggiata, purché di almeno un’ora).
Un pediluvio tiepido, con acqua e sale integrale marino, può giovare molto al relax e favorire un buon riposo.
Regalati una tisana della buona notte: camomilla, melissa e tiglio (dosi: 30% delle prime due, 40% del terzo), con un bel cucchiaio di miele. Se preferisci, è ottimo anche un bicchiere di latte tiepido.
Cerca di andare a letto e di svegliarti sempre alla stessa ora, in modo da creare il giusto ritmo veglia/sonno.
Non appena senti che hai sonno vai a letto, senza cercare di “tener duro”. C’è infatti un momento preciso, di solito tra le 22,30 e le 24, in cui si è più predisposte ad addormentarsi. Passata questa fase si fa più fatica a prendere sonno.
Voglia di intimità con il tuo compagno? Ben venga! Se la gravidanza non presenta problemi, le coccole non hanno alcuna controindicazione, anzi, aiutano a rilassarsi e a dormire meglio.
Non farti prendere dall’ansia se ti svegli più volte durante la notte. Se invece ti pare di non riuscire mai a riposare bene, parlane con il tuo medico o la tua ostetrica: ti aiuteranno a trovare un rimedio adatto.
La posizione migliore
Con l’avanzare della gravidanza cambiano anche le posizioni del riposo. La pancia che aumenta di dimensione, infatti, condiziona il sonno della mamma. In genere, all’incirca dalla ventesima settimana, quasi tutte le donne dormono istintivamente sul fianco. Per favorire il riposo può essere utile mettere un cuscino sotto il ginocchio esterno: aiuta a tenere il bacino più rilassato e favorisce la respirazione.
Piccoli fastidi? Così li mandi via
A disturbare il tuo riposo sono i crampi notturni? Aumenta il consumo di cibi che contengono magnesio e potassio, come arachidi, banane, albicocche secche e pesce.
Se a risvegliarti in piena notte sono invece i formicolii alle mani (succede soprattutto nell’ultimo mese), prima di coricarti fai un po’ di “ginnastica” aprendo e chiudendo il pugno, oppure prova un “maniluvio”, alternando acqua fredda e acqua calda.
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