lunedì 9 giugno 2014

Il materasso non è solo apparenza

Il materasso non è solo apparenza
#MATERASSO

Al momento dell’acquisto è facile lasciarsi colpire dall’estetica del materasso. La fodera è un elemento importante per la funzionalità di un buon materasso, ma non dovrà distrarre troppo l’attenzione, che dovrà invece focalizzarsi maggiormente sulle caratteristiche interne. L’interno del materasso è quella parte strutturale che deve garantirne capacità di adattamento al corpo, per offrire la migliore qualità del riposo, e resistenza strutturale, per la durata del materasso negli anni. Il Consumatore prima di acquistare un qualsiasi prodotto dovrà quindi provarlo, su consiglio di un consulente del riposo, e accertarsi che corrisponda perfettamente alle proprie esigenze.
www.dormicisu.com
info@dormicisu.com
telefono 062593655


Foto: Il materasso non è solo apparenza #MATERASSO   Al momento dell’acquisto è facile lasciarsi colpire dall’estetica del materasso. La fodera è un elemento importante per la funzionalità di un buon materasso, ma non dovrà distrarre troppo l’attenzione, che dovrà invece focalizzarsi maggiormente sulle caratteristiche interne. L’interno del materasso è quella parte strutturale che deve garantirne capacità di adattamento al corpo, per offrire la migliore qualità del riposo, e resistenza strutturale, per la durata del materasso negli anni. Il Consumatore prima di acquistare un qualsiasi prodotto dovrà quindi provarlo, su consiglio di un consulente del riposo, e accertarsi che corrisponda perfettamente alle proprie esigenze. www.dormicisu.com info@dormicisu.com telefono 062593655

La luce in camera da letto fa ingrassare meglio dormire al buio

La luce in camera da letto
fa ingrassare
meglio dormire al buio

#benessere #sonno #dormire #cameradaletto

Meglio dormire al buio completo. Troppe fonti di luce in camera da letto. Dai led della tv, alla sveglia fino alla luce che filtra dalla finestra. Potrebbero aumentare il rischio di ingrassare.
Lo rivela un maxi-studio che ha coinvolto oltre 110mila donne e che è stato pubblicato sull'American journal of epidemiology. La ricerca evidenzia che quando in camera da letto c'è luce sufficiente a muoversi per la stanza senza sbattere qui e lì, insomma una lieve luminosità che eprmette di vedere (ma non di leggere) anche se è buio, allora iniziano i problemi con la bilancia.

Gli esperti dell'Istituto di Ricerca sul cancro a Londra hanno chiesto al campione di donne di dire quanto fosse luminosa la propria camera durante la nottata. Vi erano diverse gradazioni di luminosità tra cui scegliere: abbastanza per leggere, luminosa al punto da potersi muovere con disinvoltura senza andare a tentoni o sbattere, ma non ababstanza per leggere; con un livello di luce che ti permette di vedere le mani mettendole di fronte agli occhi ma non abbastanza per muoversi; buia al punto da non vedere le proprie mani e i propri vestiti.

Gli esperti hanno incrociato i dati di luminosità delle camere delle partecipanti con informazioni sul loro peso, indice di massa corporea, girovita, rapporto circonferenza vita/fianchi. E' emerso che più la luce c'è mentre si dorme, più si è tendenti ad essere sovrappeso. La luce può avere un ruolo sul fisico in quanto influenza i ritmi del nostro corpo, può influenzare la qualità del dormire e anche il metabolismo.


 Foto: La luce in camera da letto fa ingrassare meglio dormire al buio   #benessere #sonno #dormire #cameradaletto  Meglio dormire al buio completo. Troppe fonti di luce in camera da letto. Dai led della tv, alla sveglia fino alla luce che filtra dalla finestra. Potrebbero aumentare il rischio di ingrassare. Lo rivela un maxi-studio che ha coinvolto oltre 110mila donne e che è stato pubblicato sull'American journal of epidemiology. La ricerca evidenzia che quando in camera da letto c'è luce sufficiente a muoversi per la stanza senza sbattere qui e lì, insomma una lieve luminosità che eprmette di vedere (ma non di leggere) anche se è buio, allora iniziano i problemi con la bilancia.  Gli esperti dell'Istituto di Ricerca sul cancro a Londra hanno chiesto al campione di donne di dire quanto fosse luminosa la propria camera durante la nottata. Vi erano diverse gradazioni di luminosità tra cui scegliere: abbastanza per leggere, luminosa al punto da potersi muovere con disinvoltura senza andare a tentoni o sbattere, ma non ababstanza per leggere; con un livello di luce che ti permette di vedere le mani mettendole di fronte agli occhi ma non abbastanza per muoversi; buia al punto da non vedere le proprie mani e i propri vestiti.  Gli esperti hanno incrociato i dati di luminosità delle camere delle partecipanti con informazioni sul loro peso, indice di massa corporea, girovita, rapporto circonferenza vita/fianchi. E' emerso che più la luce c'è mentre si dorme, più si è tendenti ad essere sovrappeso. La luce può avere un ruolo sul fisico in quanto influenza i ritmi del nostro corpo, può influenzare la qualità del dormire e anche il metabolismo.

OFFERTE RETI MATRIMONIALI DOGHE

OFFERTE RETI MATRIMONIALI DOGHE

#offerta #reteortopedica #doghe

Rete a doghe strette/larghe matrimoniale 6 piedi
VALIDA FINO AL 31/12/2014
offerta subordinata all'acquisto di un materasso matrimoniale
del valore minimo di 490,00€
offerta non cumulabile con altre promozioni in corso.
rete singola € 35,00
(subordinata all'acquisto di un materasso singolo del valore minimo 245,00€)
(offerta valida anche su acquisto di una rete a doghe larghe matrimoniale
prezzo scontato € 85;singola €45)

PRODOTTO CON MATERIA PRIMA ITALIANA.
REALIZZATO IN ITALIA.



 Foto: OFFERTE RETI MATRIMONIALI DOGHE   #offerta #reteortopedica #doghe   Rete a doghe strette/larghe matrimoniale 6 piedi  VALIDA FINO AL  31/12/2014 offerta subordinata all'acquisto di un materasso matrimoniale del valore minimo di 490,00€ offerta non cumulabile con altre promozioni in corso. rete singola € 35,00 (subordinata all'acquisto  di un materasso singolo del valore minimo 245,00€) (offerta valida anche su acquisto di una rete a doghe larghe matrimoniale prezzo scontato € 85;singola €45)  PRODOTTO CON MATERIA PRIMA ITALIANA. REALIZZATO IN ITALIA.

Salute: mangiare pesce migliora la durata e la qualità del sonno

Salute: mangiare pesce migliora la durata e la qualità del sonno
#alimentazione #dieta #pesce #sonno

Mangiare pesce migliora la durata e la qualita’ sonno e si associa anche ad un miglioramento del battito cardiaco e delle attivita’ quotidiane svolte durante il giorno. Gli effetti benefici superano quelli di una dieta di stesso profilo nutrizionale ma a base di carne di pollo, maiale o manzo. Lo dimostrano i ricercatori dell’Haukeland university hospital di Bergen, Norvegia, con un esperimento condotto su 95 uomini ricoverati in ospedale, sottoposti a diete a base di salmone o di pollo, maiale e manzo, consumati 3 volte alla settimana per 6 mesi. Lo studio e’ pubblicato sul Journal of Clinical Sleep. Al termine del periodo di studio chi mangiava pesce aveva anche livelli di vitamina D nel sangue piu’ vicini ai livelli ottimali, rispetto agli altri che invece mangiavano la carne. “I livelli di vitamina D sono correlati con problemi di sonno e variabilita’ del battito cardiaco” concludono gli studiosi.


Foto: Salute: mangiare pesce migliora la durata e la qualità del sonno  #alimentazione #dieta #pesce #sonno  Mangiare pesce migliora la durata e la qualita’ sonno e si associa anche ad un miglioramento del battito cardiaco e delle attivita’ quotidiane svolte durante il giorno. Gli effetti benefici superano quelli di una dieta di stesso profilo nutrizionale ma a base di carne di pollo, maiale o manzo. Lo dimostrano i ricercatori dell’Haukeland university hospital di Bergen, Norvegia, con un esperimento condotto su 95 uomini ricoverati in ospedale, sottoposti a diete a base di salmone o di pollo, maiale e manzo, consumati 3 volte alla settimana per 6 mesi. Lo studio e’ pubblicato sul Journal of Clinical Sleep. Al termine del periodo di studio chi mangiava pesce aveva anche livelli di vitamina D nel sangue piu’ vicini ai livelli ottimali, rispetto agli altri che invece mangiavano la carne. “I livelli di vitamina D sono correlati con problemi di sonno e variabilita’ del battito cardiaco” concludono gli studiosi.

Letto+Materasso+Omaggi

Letto+Materasso+Omaggi
#offerta #sconto #lettomatrimoniale #promozione

valida fino al 31/12/2014

CORREDO COMPLETO
composto da:

LETTO CONTENITORE COMPRENSIVO DI RETE A DOGHE
CON DOPPIO RINFORZO MISURA 160X190.
TOTALMENTE SFODERABILE.
MATERASSO IN MEMORY FOAM 160X190X23 DI CUI 6 CM DI MEMORY
TOTALMENTE SFODERABILE

OMAGGI:
-2 CUSCINI IN MEMORY(a scelta tra altezze 12cm-13cm-15cm)
su richiesta allo stesso prezzo forniamo in alternativa 2 cuscini in memory cervicale.
-COPRIMATERASSO IN COTONE 100%
-COPRIRETE LUSSO

COPERTURA LETTO: a scelta tra TESSUTO O ECOPELLE
COLORI A SCELTA.

info su colori e tempi di consegna:inviare e-mail su info@dormicisu.com


 Foto: Letto+Materasso+Omaggi  #offerta #sconto #lettomatrimoniale #promozione   valida fino al 31/12/2014  CORREDO COMPLETO composto da:  LETTO CONTENITORE COMPRENSIVO DI RETE A DOGHE CON DOPPIO RINFORZO MISURA 160X190. TOTALMENTE SFODERABILE. MATERASSO IN MEMORY FOAM 160X190X23 DI CUI 6 CM DI MEMORY TOTALMENTE SFODERABILE  OMAGGI: -2 CUSCINI IN MEMORY(a scelta tra altezze 12cm-13cm-15cm)  su richiesta allo stesso prezzo forniamo in alternativa 2 cuscini in memory cervicale. -COPRIMATERASSO IN COTONE 100% -COPRIRETE LUSSO  COPERTURA LETTO: a scelta tra TESSUTO O ECOPELLE                                         COLORI A SCELTA.  info su colori e tempi di consegna:inviare e-mail su info@dormicisu.com

Nuovi disturbi del sonno:

Nuovi disturbi del sonno:

la “sindrome della testa che esplode”

Esplosioni nella testa che svegliano durante la notte e interrompono il sonno. Il disturbo è sempre più diffuso, ma i medici non sanno ancora da cosa dipenda
#salute #sonno #benessere #medicina #sonno #dormire

Sembra una frase da Urban Dictionary, ma un ricercatore della Washington State University (WSU) dice che l’”exploding head syndrome” ( ovvero la sindrome della testa che esplode) è un fenomeno autentico, in gran parte trascurato e che merita uno sguardo più approfondito.

“E’ un disturbo poco studiato”, ha dichiarato Brian Sharpless, assistente professore e direttore della clinica universitaria di psicologia presso la WSU.

Sonno-sindrome della testa che scoppia

Le persone con questa sindrome lamentano di percepire un’esplosione nella loro testa (sensazione completamente differente dal mal di testa o dall’emicrania). Questo forte rumore si sente molto spesso prima di addormentarsi, provocando dunque un brusco risveglio. La sensazione rimane per alcuni secondi e scompare quando la persona è completamente sveglia. In alcuni casi accade solo una volta per notte, in altri invece si verificano diversi episodi durante il sonno (sono state riportate un massimo di sette interruzioni).

I rumori vengono percepiti e descritti come: un colpo di pistola, uno sbattere di porte o lo scoppio di fuochi d’artificio . Inoltre circa il 10% delle persone colpite ha riportato anche l’apparizione di una luce che lampeggia.

“Alcune persone iniziano a diventare ansiose quando vanno nella loro camera da letto o quando cercano di dormire”, ha detto Sharpless. “Alcuni pazienti durante questi episodi avvertono anche un lieve dolore. Alcuni sentono un’esplosione in un orecchio, altri in entrambe le orecchie e altri ancora in testa. E in molti vedono anche qualcosa di simile a fulmini o lampi luminosi”.

I ricercatori non sanno quanto sia diffuso il problema, ma Sharpless sta mettendo in campo molte segnalazioni di persone che lamentano questo disordine.

Il termine “exploding head syndrome”, risale al 1988 in un articolo pubblicato su Lancet, ma la sindrome venne descritta la prima volta clinicamente come “schiocco del cervello” nel 1920. Silas Weir Mitchell, un medico americano, scrisse nel 1876 di due uomini che sperimentarono un’esperienza esplosiva sensoriale.

La sindrome però, come per molti fenomeni del sonno, rimane ancora misteriosa per i ricercatori.
“La nostra ipotesi migliore è che si verifica quando il corpo non si spegne per dormire nella sequenza corretta”, ha detto Sharpless. “Invece di arrestarsi, alcuni gruppi di neuroni si attivano facendo percepire le esplosioni. Inoltre entrano anche in gioco fattori psicologici e comportamentali, infatti se si interrompe il sonno sarà più probabile che gli episodi si verifichino.”

A giudicare dalle statistiche, Sharpless afferma che la sindrome è più comune nelle donne rispetto agli uomini. Alcuni trattamenti medici sono disponibili per contrastarla, ma chi ne soffre va rassicurato del fatto che non è una condizione pericolosa.


 Foto: Nuovi disturbi del sonno:  la “sindrome della testa che esplode”  Esplosioni nella testa che svegliano durante la notte e interrompono il sonno. Il disturbo è sempre più diffuso, ma i medici non sanno ancora da cosa dipenda #salute #sonno #benessere #medicina #sonno #dormire  Sembra una frase da Urban Dictionary, ma un ricercatore della Washington State University (WSU) dice che l’”exploding head syndrome” ( ovvero la sindrome della testa che esplode) è un fenomeno autentico, in gran parte trascurato e che merita uno sguardo più approfondito.  “E’ un disturbo poco studiato”, ha dichiarato Brian Sharpless, assistente professore e direttore della clinica universitaria di psicologia presso la WSU.  Sonno-sindrome della testa che scoppia  Le persone con questa sindrome lamentano di percepire un’esplosione nella loro testa (sensazione completamente differente dal mal di testa o dall’emicrania). Questo forte rumore si sente molto spesso prima di addormentarsi, provocando dunque un brusco risveglio. La sensazione rimane per alcuni secondi e scompare quando la persona è completamente sveglia. In alcuni casi accade solo una volta per notte, in altri invece si verificano diversi episodi durante il sonno (sono state riportate un massimo di sette interruzioni).  I rumori vengono percepiti e descritti come: un colpo di pistola, uno sbattere di porte o lo scoppio di fuochi d’artificio . Inoltre circa il 10% delle persone colpite ha riportato anche l’apparizione di una luce che lampeggia.  “Alcune persone iniziano a diventare ansiose quando vanno nella loro camera da letto o quando cercano di dormire”, ha detto Sharpless. “Alcuni pazienti durante questi episodi avvertono anche un lieve dolore. Alcuni sentono un’esplosione in un orecchio, altri in entrambe le orecchie e altri ancora in testa. E in molti vedono anche qualcosa di simile a fulmini o lampi luminosi”.  I ricercatori non sanno quanto sia diffuso il problema, ma Sharpless sta mettendo in campo molte segnalazioni di persone che lamentano questo disordine.  Il termine “exploding head syndrome”, risale al 1988 in un articolo pubblicato su Lancet, ma la sindrome venne descritta la prima volta clinicamente come “schiocco del cervello” nel 1920. Silas Weir Mitchell, un medico americano, scrisse nel 1876 di due uomini che sperimentarono un’esperienza esplosiva sensoriale.  La sindrome però, come per molti fenomeni del sonno, rimane ancora misteriosa per i ricercatori. “La nostra ipotesi migliore è che si verifica quando il corpo non si spegne per dormire nella sequenza corretta”, ha detto Sharpless. “Invece di arrestarsi, alcuni gruppi di neuroni si attivano facendo percepire le esplosioni. Inoltre entrano anche in gioco fattori psicologici e comportamentali, infatti se si interrompe il sonno sarà più probabile che gli episodi si verifichino.”  A giudicare dalle statistiche, Sharpless afferma che la sindrome è più comune nelle donne rispetto agli uomini. Alcuni trattamenti medici sono disponibili per contrastarla, ma chi ne soffre va rassicurato del fatto che non è una condizione pericolosa.

forse non tutti sanno che .....

forse non tutti sanno che .....
#materassi #letto #salute #dormire

Eredi di quello che fino a pochi decenni fa veniva considerato il materasso per eccellenza – il materasso di lana – i materassi in lattice, i materassi in viscoelastico e i materassi a molle indipendenti si sono da subito imposti per le loro superiori qualità ortopediche ed igieniche, tanto da conquistare anche i più convinti tradizionalisti.

Oggi il “cuore” del letto di molte famiglie italiane è costituito da un confortevole ed igienico materasso realizzato con le tecnologia a molle bonnel, a molle indipendenti, in lattice o in viscoelastico.
Nel materasso cambiamo posizione 30-40 volte a notte

L’importanza del materasso per un sonno sano e riposante risulta evidente se si considera che, durante il sonno, il nostro corpo modifica molte volte la propria posizione: da 30 a 40 volte di media in una notte.

Avvallamenti nel materasso?
Sono un problema.

Girandoci di fianco o in posizione supina distribuiamo diversamente il nostro peso corporeo sulla superficie del materasso, causando avvallamenti più o meno profondi sul materasso: questi avvallamenti non devono essere tali da impedire il pieno rilassamento di muscoli ed articolazioni.

Non dormire in una “buca” al centro del materasso.

Il rilassamento dei nostri muscoli ed articolazioni non avviene se dormiamo infossati in una “buca” al centro del materasso. Anche se la situazione può dare una sensazione di “alveo materno” protettiva e rassicurante, il sonno che ne consegue ci lascia al mattino seguente una sensazione di stanchezza ed indolenzimento che ha poco a vedere con il riposo.

Materassi rigidi e “ossa peste”

Come puoi intuire da questo sottotitolo, il rilassamento dei nostri muscoli ed articolazioni non avviene con un materasso troppo rigido il quale lascia al risveglio la classica sensazione di “ossa peste”.

Solo con un materasso equilibratamente rigido e giustamente cedevole, la nostra colonna vertebrale conserva sempre la posizione corretta, corrispondente alla sua curvatura fisiologica.
L’evoluzione del materasso e gli innumerevoli modelli

L’evoluzione del materasso ha portato in questi ultimi tempi alle proliferazione sul mercato di innumerevoli modelli, molti prodotti su scala artigianale e con tecniche e materiali molto diversificati. Tale abbondanza di offerta non agevola la scelta del materasso ideale per il proprio letto.
I requisiti di un buon materasso

Per poter scegliere bene il materasso è necessario ricordare quali sono i requisiti dei materassi di qualità:

il materasso deve adattarsi al corpo senza cedere;
il materasso deve “respirare” ed essere in grado ai dissipare l’umidità;
il materasso deve isolare del freddo d’inverno e d’estate non deve favorire la sudorazione;
il materasso deve neutralizzare il sudore, le tossine e le scorie che il corpo rilascia durante il sonno.

Quando buttare il materasso? Ogni 10 anni.

Ricordati a tal proposito che, per quanto buono, il materasso va cambiato dopo circa 10 anni. In questo periodo avrà assorbito e riciclato cospicue quantità di sudore, sali e scorie, una parte delle quali viene comunque trattenuta nel materasso.

Per accelerare la rigenerazione del materasso è buona norma lasciarlo scoperto per qualche tempo prima di rifare il letto. In tal modo l’aerazione fa evaporare l’umidità assorbita durante la notte e favorisce il recupero dell’assetto dimensionale dopo molte ore di carico.

Materassi e consigli…

Ed ora che abbiamo ben chiaro cosa dobbiamo chiedere al nostro materasso, ti invitiamo a scoprire le diverse tipologie di materassi in commercio, nell’apposita sezione del nostro sito web www.dormicisu.com
oppure curiosando tra gli articoli nella categoria
Materassi nel nostro blog
www.dormicisu.blogspot.it

siamo sempre disponibili a rispondere alle vostre domande contattateci al numero telefonico 062593655
o scrivere a info@dormicisu.com



 Foto: forse non tutti sanno che ..... #materassi #letto #salute #dormire  Eredi di quello che fino a pochi decenni fa veniva considerato il materasso per eccellenza – il materasso di lana – i materassi in lattice, i materassi in viscoelastico e i materassi a molle indipendenti si sono da subito imposti per le loro superiori qualità ortopediche ed igieniche, tanto da conquistare anche i più convinti tradizionalisti.  Oggi il “cuore” del letto di molte famiglie italiane è costituito da un confortevole ed igienico materasso realizzato con le tecnologia a molle bonnel, a molle indipendenti, in lattice o in viscoelastico. Nel materasso cambiamo posizione 30-40 volte a notte  L’importanza del materasso per un sonno sano e riposante risulta evidente se si considera che, durante il sonno, il nostro corpo modifica molte volte la propria posizione: da 30 a 40 volte di media in una notte.  Avvallamenti nel materasso?  Sono un problema.  Girandoci di fianco o in posizione supina distribuiamo diversamente il nostro peso corporeo sulla superficie del materasso, causando avvallamenti più o meno profondi sul materasso: questi avvallamenti non devono essere tali da impedire il pieno rilassamento di muscoli ed articolazioni.  Non dormire in una “buca” al centro del materasso.  Il rilassamento dei nostri muscoli ed articolazioni non avviene se dormiamo infossati in una “buca” al centro del materasso. Anche se la situazione può dare una sensazione di “alveo materno” protettiva e rassicurante, il sonno che ne consegue ci lascia al mattino seguente una sensazione di stanchezza ed indolenzimento che ha poco a vedere con il riposo.  Materassi rigidi e “ossa peste”  Come puoi intuire da questo sottotitolo, il rilassamento dei nostri muscoli ed articolazioni non avviene con un materasso troppo rigido il quale lascia al risveglio la classica sensazione di “ossa peste”.  Solo con un materasso equilibratamente rigido e giustamente cedevole, la nostra colonna vertebrale conserva sempre la posizione corretta, corrispondente alla sua curvatura fisiologica. L’evoluzione del materasso e gli innumerevoli modelli  L’evoluzione del materasso ha portato in questi ultimi tempi alle proliferazione sul mercato di innumerevoli modelli, molti prodotti su scala artigianale e con tecniche e materiali molto diversificati. Tale abbondanza di offerta non agevola la scelta del materasso ideale per il proprio letto. I requisiti di un buon materasso  Per poter scegliere bene il materasso è necessario ricordare quali sono i requisiti dei materassi di qualità:      il materasso deve adattarsi al corpo senza cedere;     il materasso deve “respirare” ed essere in grado ai dissipare l’umidità;     il materasso deve isolare del freddo d’inverno e d’estate non deve favorire la sudorazione;     il materasso deve neutralizzare il sudore, le tossine e le scorie che il corpo rilascia durante il sonno.  Quando buttare il materasso? Ogni 10 anni.  Ricordati a tal proposito che, per quanto buono, il materasso va cambiato dopo circa 10 anni. In questo periodo avrà assorbito e riciclato cospicue quantità di sudore, sali e scorie, una parte delle quali viene comunque trattenuta nel materasso.  Per accelerare la rigenerazione del materasso è buona norma lasciarlo scoperto per qualche tempo prima di rifare il letto. In tal modo l’aerazione fa evaporare l’umidità assorbita durante la notte e favorisce il recupero dell’assetto dimensionale dopo molte ore di carico.  Materassi e consigli…  Ed ora che abbiamo ben chiaro cosa dobbiamo chiedere al nostro materasso, ti invitiamo a scoprire le diverse tipologie di materassi in commercio, nell’apposita sezione  del nostro sito web www.dormicisu.com   oppure curiosando tra gli articoli nella categoria Materassi nel nostro blog   www.dormicisu.blogspot.it  siamo sempre disponibili a rispondere alle vostre domande contattateci al numero telefonico 062593655 o scrivere a info@dormicisu.com

Dormire supini, a pancia in giù o sul lato: un cuscino per ogni posizione!

Dormire supini, a pancia in giù o sul lato: un cuscino per ogni posizione!

#cuscino #cuscinoortopedico #cuscinoanallergico #latice #memoryfoam

Il cuscino non è un semplice rettangolo di stoffa imbottito di materiale soffice, ma un vero e proprio compagno, che sostiene più o meno generosamente il capo per circa un terzo della vita.
Il guanciale, al pari della rete e del materasso, è infatti un elemento determinante per la qualità del sonno.
Le caratteristiche più importanti sono sicuramente la giusta altezza ed una adeguata consistenza, elementi, questi, fondamentali per una sua ottimale confortevolezza. cuscinoNon è tuttavia semplice stabilire quanto un cuscino debba essere alto e morbido, poiché molto dipende dalla posizione assunta durante il sonno e dalle caratteristiche anatomiche di chi lo utilizza. Una cosa, comunque, è certa: se si dorme sul guanciale sbagliato si rischia, un po' alla volta, di accusare disturbi anche seri alla schiena, al collo e agli arti superiori, che sovente si traducono in un senso di malessere diffuso al risveglio.

Quando si dorme, l'intera colonna vertebrale dovrebbe trovarsi in una posizione naturale e rilassata, a cominciare proprio dal tratto cervicale. La larghezza del cuscino, innanzitutto, dovrebbe essere di circa un metro, in modo da adattarsi all'ampiezza delle spalle ed impedire che la testa scivoli da un lato durante la notte.
Anche l'altezza è fondamentale. Se immaginiamo di dormire in posizione supina (a pancia in su), ci rendiamo conto di come un cuscino troppo basso o assente costringa il collo ad accentuare la sua curvatura (lordosi), per compensare quella dorsale (cifosi). E' come se dalla posizione seduta dalla quale si sta leggendo questo articolo si lasciasse cadere leggermente il capo all'indietro, costringendolo ad una posizione innaturale. Il risultato di questo atteggiamento forzato è l'irrigidimento notturno dei muscoli che sostengono la testa, con la conseguente comparsa di dolori al collo e alle spalle dopo il risveglio. Allo stesso modo un cuscino troppo alto, costringerebbe l'intera colonna e la muscolatura che la sostiene ad una posizione innaturale che, mantenuta così a lungo (circa un terzo della nostra giornata), potrebbe causare non pochi problemi al risveglio. Ci accorgiamo dei fastidi provocati da questo atteggiamento errato quando guidiamo a lungo con la testa flessa in avanti: la colonna non è nella posizione corretta e i muscoli del collo si irrigidiscono.

Se dormiamo di lato su un cuscino troppo alto o troppo basso la colonna perde nuovamente la sua linearità. E' come se stessimo a lungo con il collo piegato verso sinistra o verso destra, la sensazione potrebbe anche essere piacevole nell'immediato, ma di certo non nel lungo periodo.

L'altezza del cuscino è dunque un parametro molto importante, strettamente legato alla sua consistenza. Se il guanciale è troppo morbido il collo "sprofonda" al suo interno, mentre se è troppo rigido il problema si capovolge. In entrambi i casi il tratto cervicale della colonna è costretto a mantenere una posizione innaturale, che la muscolatura cerca di compensare costituendo così una potenziale fonte di dolori.

Anche la scelta del materiale è molto importante. Asmatici e allergici dovrebbero, per esempio, avvicinarsi con cautela ai classici cuscini imbottiti di piume d'oca, piuttosto confortevoli ma non lavabili e facilmente colonizzabili dagli acari.

Quelli in gommapiuma sono invece più igienici , quindi utili per chi soffre di riniti allergiche; troppo caldi d'estate, in alcuni casi possono tuttavia causare problemi di varia natura al collo per via della loro maggiore rigidezza.

Un buon compromesso tra comfort ed igienicità è rappresentato dai cuscini in lattice, perché lavabili ed antiacaro; anche in questo caso possono tuttavia risultare eccessivamente rigidi per chi soffre di dolori cervicali.

I cuscini in microfibra rappresentano probabilmente la soluzione più moderna e confortevole. Grazie alla particolare intrecciatura delle maglie, permettono la ridistribuzione dei pesi in modo che questa si adatti alla naturale curvatura della regione cervicale. Il sistema è simile a quello del materasso in lattice che, se ben studiato, si abbassa nei punti di pressione per seguire le forme di capo e collo. In alcuni casi queste fibre sono dotate del cosiddetto "sistema antiacaro permanente". Si tratta di materiali sintetici appositamente studiati per respingere gli acari della polvere, regalando sonni più igienici e riposanti a chi soffre di problemi allergici.

Ma i cuscini più all'avanguardia sono quelli dotati del cosiddetto sistema "Memory fam". Grazie a gel appositamente studiati o a particolari schiume di lattice, sono in grado non solo di adattarsi alla forma del capo e del collo di chi lo utilizza sfruttando il calore che questo emana, ma addirittura di memorizzarla per qualche secondo. Quando durante il sonno ci si gira, la "memoria" viene perduta nel giro di qualche secondo ed il cuscino si adatta immediatamente alla nuova posizione. Non sono quindi la testa ed il collo ad adattarsi al cuscino, ma viceversa.

Non esiste dunque un prodotto ideale e universale che vada bene per tutti, la preferenza di un tipo piuttosto che un altro è del tutto personale. In linea generale, in base ai prodotti attualmente disponibili, il cuscino migliore è quello che possiede le seguenti caratteristiche: facilmente lavabile ed anallergico, traspirante, con sistema antiacaro permanente e costituito di un materiale a memoria di forma.



Dunque, a grandi linee, un cuscino "standard" dovrebbe essere largo circa un metro per un altezza che vari dai 10 ai 20 cm. Da non sottovalutare, inoltre, le preferenze e le sensazioni individuali, sia nel breve, ma soprattutto nel lungo periodo. Per evitare che si trasformi in un ricettacolo di germi e sporcizia, è bene arieggiarlo ogni giorno, preferibilmente non esponendolo ai raggi diretti del sole; è inoltre importante lavarlo quando è possibile ed utilizzare fodere in cotone sostituibili. La durata media, a seconda dell'utilizzo e dell'usura, è di 2-5 anni.

I cuscini ortopedici ed i cuscini speciali

Il cuscino cosiddetto "a rotolo" è uno dei più utilizzati in presenza di artrosi cervicale, una delle più comuni cause di dolore a questa delicata zona corporea. Va posizionato sotto la normale curva lordotica del collo, in modo da mantenere le vertebre cervicali in lieve trazione e, grazie all'eventuale presenza di rialzi laterali, evitare movimenti indesiderati della testa. Lo stesso schema "strutturale" è comune a molti altri tipi di cuscini sagomati, sempre utili in presenza di dolori cervicali e da utilizzare rigorosamente in posizione supina. Alcuni di questi aiutano a sostenere correttamente la testa, impedendo che quest'ultima assuma posizioni errate anche durante il risposo su un fianco.

Un normale guanciale da posizionare sotto le ginocchia aiuta a diminuire la lordosi lombare della colonna e può quindi rivelarsi utile per chi soffre di dolori alla bassa schiena.
Sempre da posizionare sotto le gambe, esistono poi dei cuscini appositi, i cosiddetti cuscini elevatori, per chi soffre di problemi circolatori, particolarmente diffusi nel sesso femminile. Molto più alti dei guanciali tradizionali, facilitano il ritorno venoso al cuore e sono quindi utili in caso di gambe affaticate e gonfie, vene varicose, ritenzione idrica, crampi ai polpacci e in gravidanza.

Una seconda categoria di cuscini, accomunata dalla forma a cuneo, è stata studiata e riprodotta per mantenere le spalle ed il torace sollevati durante il riposo. Questo tipo di guanciale si rileva un'ottima scelta per chi soffre di ipercifosi dorsale (la cosiddetta "gobba") o di disturbi respiratori, come asma, apnee notturne e roncopatie (il russare); la leggera flessione anteriore del busto facilita infatti l'atto respiratorio.

Esistono poi dei cuscini dedicati esclusivamente al pubblico femminile ed in particolare alle neomamme e a chi soffre di sindrome premestruale, dismenorrea o mastopatie. Sagomato sul torace, con due cavità in corrispondenza dei seni, permette di dormire a pancia in giù senza dolorose compressioni.

Anche per le donne in gravidanza esistono appositi cuscini, che devono essere fatti passare sotto la pancia e in mezzo alle gambe, in modo da dormire su un fianco evitando pericolose pressioni sul pancione.

In ogni caso, la scelta di un cuscino ortopedico o speciale va sempre eseguita in relazione alle caratteristiche individuali, che lo possono rendere controindicato in un caso, utile in un altro o viceversa. Per questo motivo è molto importante il preventivo consulto con uno specialista.

Potrebbe interessarti: http://www.my-personaltrainer.it/traumatologia-ortopedia/cuscino.html


 Foto: Dormire supini, a pancia in giù o sul lato: un cuscino per ogni posizione!  #cuscino #cuscinoortopedico #cuscinoanallergico #latice #memoryfoam  Il cuscino non è un semplice rettangolo di stoffa imbottito di materiale soffice, ma un vero e proprio compagno, che sostiene più o meno generosamente il capo per circa un terzo della vita. Il guanciale, al pari della rete e del materasso, è infatti un elemento determinante per la qualità del sonno. Le caratteristiche più importanti sono sicuramente la giusta altezza ed una adeguata consistenza, elementi, questi, fondamentali per una sua ottimale confortevolezza. cuscinoNon è tuttavia semplice stabilire quanto un cuscino debba essere alto e morbido, poiché molto dipende dalla posizione assunta durante il sonno e dalle caratteristiche anatomiche di chi lo utilizza. Una cosa, comunque, è certa: se si dorme sul guanciale sbagliato si rischia, un po' alla volta, di accusare disturbi anche seri alla schiena, al collo e agli arti superiori, che sovente si traducono in un senso di malessere diffuso al risveglio.  Quando si dorme, l'intera colonna vertebrale dovrebbe trovarsi in una posizione naturale e rilassata, a cominciare proprio dal tratto cervicale. La larghezza del cuscino, innanzitutto, dovrebbe essere di circa un metro, in modo da adattarsi all'ampiezza delle spalle ed impedire che la testa scivoli da un lato durante la notte. Anche l'altezza è fondamentale. Se immaginiamo di dormire in posizione supina (a pancia in su), ci rendiamo conto di come un cuscino troppo basso o assente costringa il collo ad accentuare la sua curvatura (lordosi), per compensare quella dorsale (cifosi). E' come se dalla posizione seduta dalla quale si sta leggendo questo articolo si lasciasse cadere leggermente il capo all'indietro, costringendolo ad una posizione innaturale. Il risultato di questo atteggiamento forzato è l'irrigidimento notturno dei muscoli che sostengono la testa, con la conseguente comparsa di dolori al collo e alle spalle dopo il risveglio. Allo stesso modo un cuscino troppo alto, costringerebbe l'intera colonna e la muscolatura che la sostiene ad una posizione innaturale che, mantenuta così a lungo (circa un terzo della nostra giornata), potrebbe causare non pochi problemi al risveglio. Ci accorgiamo dei fastidi provocati da questo atteggiamento errato quando guidiamo a lungo con la testa flessa in avanti: la colonna non è nella posizione corretta e i muscoli del collo si irrigidiscono.  Se dormiamo di lato su un cuscino troppo alto o troppo basso la colonna perde nuovamente la sua linearità. E' come se stessimo a lungo con il collo piegato verso sinistra o verso destra, la sensazione potrebbe anche essere piacevole nell'immediato, ma di certo non nel lungo periodo.  L'altezza del cuscino è dunque un parametro molto importante, strettamente legato alla sua consistenza. Se il guanciale è troppo morbido il collo "sprofonda" al suo interno, mentre se è troppo rigido il problema si capovolge. In entrambi i casi il tratto cervicale della colonna è costretto a mantenere una posizione innaturale, che la muscolatura cerca di compensare costituendo così una potenziale fonte di dolori.  Anche la scelta del materiale è molto importante. Asmatici e allergici dovrebbero, per esempio, avvicinarsi con cautela ai classici cuscini imbottiti di piume d'oca, piuttosto confortevoli ma non lavabili e facilmente colonizzabili dagli acari.  Quelli in gommapiuma sono invece più igienici , quindi utili per chi soffre di riniti allergiche; troppo caldi d'estate, in alcuni casi possono tuttavia causare problemi di varia natura al collo per via della loro maggiore rigidezza.  Un buon compromesso tra comfort ed igienicità è rappresentato dai cuscini in lattice, perché lavabili ed antiacaro; anche in questo caso possono tuttavia risultare eccessivamente rigidi per chi soffre di dolori cervicali.  I cuscini in microfibra rappresentano probabilmente la soluzione più moderna e confortevole. Grazie alla particolare intrecciatura delle maglie, permettono la ridistribuzione dei pesi  in modo che questa si adatti alla naturale curvatura della regione cervicale. Il sistema è simile a quello del materasso in lattice che, se ben studiato, si abbassa nei punti di pressione per seguire le forme di capo e collo. In alcuni casi queste fibre sono dotate del cosiddetto "sistema antiacaro permanente". Si tratta di materiali sintetici appositamente studiati per respingere gli acari della polvere, regalando sonni più igienici e riposanti a chi soffre di problemi allergici.  Ma i cuscini più all'avanguardia sono quelli dotati del cosiddetto sistema "Memory fam". Grazie a gel appositamente studiati o a particolari schiume di lattice, sono in grado non solo di adattarsi alla forma del capo e del collo di chi lo utilizza sfruttando il calore che questo emana, ma addirittura di memorizzarla per qualche secondo. Quando durante il sonno ci si gira, la "memoria" viene perduta nel giro di qualche secondo ed il cuscino si adatta immediatamente alla nuova posizione. Non sono quindi la testa ed il collo ad adattarsi al cuscino, ma viceversa.  Non esiste dunque un prodotto ideale e universale che vada bene per tutti, la preferenza di un tipo piuttosto che un altro è del tutto personale. In linea generale, in base ai prodotti attualmente disponibili, il cuscino migliore è quello che possiede le seguenti caratteristiche: facilmente lavabile ed anallergico, traspirante, con sistema antiacaro permanente e costituito di un materiale a memoria di forma.     Dunque, a grandi linee, un cuscino "standard" dovrebbe essere largo circa un metro per un altezza che vari dai 10 ai 20 cm. Da non sottovalutare, inoltre, le preferenze e le sensazioni individuali, sia nel breve, ma soprattutto nel lungo periodo. Per evitare che si trasformi in un ricettacolo di germi e sporcizia, è bene arieggiarlo ogni giorno, preferibilmente non esponendolo ai raggi diretti del sole; è inoltre importante lavarlo quando è possibile ed utilizzare fodere in cotone sostituibili. La durata media, a seconda dell'utilizzo e dell'usura, è di 2-5 anni.  I cuscini ortopedici ed i cuscini speciali  Il cuscino cosiddetto "a rotolo" è uno dei più utilizzati in presenza di artrosi cervicale, una delle più comuni cause di dolore a questa delicata zona corporea. Va posizionato sotto la normale curva lordotica del collo, in modo da mantenere le vertebre cervicali in lieve trazione e, grazie all'eventuale presenza di rialzi laterali, evitare movimenti indesiderati della testa. Lo stesso schema "strutturale" è comune a molti altri tipi di cuscini sagomati, sempre utili in presenza di dolori cervicali e da utilizzare rigorosamente in posizione supina. Alcuni di questi aiutano a sostenere correttamente la testa, impedendo che quest'ultima assuma posizioni errate anche durante il risposo su un fianco.  Un normale guanciale da posizionare sotto le ginocchia aiuta a diminuire la lordosi lombare della colonna e può quindi rivelarsi utile per chi soffre di dolori alla bassa schiena. Sempre da posizionare sotto le gambe, esistono poi dei cuscini appositi, i cosiddetti cuscini elevatori, per chi soffre di problemi circolatori, particolarmente diffusi nel sesso femminile. Molto più alti dei guanciali tradizionali, facilitano il ritorno venoso al cuore e sono quindi utili in caso di gambe affaticate e gonfie, vene varicose, ritenzione idrica, crampi ai polpacci e in gravidanza.  Una seconda categoria di cuscini, accomunata dalla forma a cuneo, è stata studiata e riprodotta per mantenere le spalle ed il torace sollevati durante il riposo. Questo tipo di guanciale si rileva un'ottima scelta per chi soffre di ipercifosi dorsale (la cosiddetta "gobba") o di disturbi respiratori, come asma, apnee notturne e roncopatie (il russare); la leggera flessione anteriore del busto facilita infatti l'atto respiratorio.  Esistono poi dei cuscini dedicati esclusivamente al pubblico femminile ed in particolare alle neomamme e a chi soffre di sindrome premestruale,  dismenorrea o mastopatie. Sagomato sul torace, con due cavità in corrispondenza dei seni, permette di dormire a pancia in giù senza dolorose compressioni.  Anche per le donne in gravidanza esistono appositi cuscini, che devono essere fatti passare sotto la pancia e in mezzo alle gambe, in modo da dormire su un fianco evitando pericolose pressioni sul pancione.  In ogni caso, la scelta di un cuscino ortopedico o speciale va sempre eseguita in relazione alle caratteristiche individuali, che lo possono rendere controindicato in un caso, utile in un altro o viceversa. Per questo motivo è molto importante il preventivo consulto con uno specialista.  Potrebbe interessarti: http://www.my-personaltrainer.it/traumatologia-ortopedia/cuscino.html

Insonnia: i 9 motivi più assurdi che non fanno dormire

Insonnia: i 9 motivi più assurdi che non fanno dormire
#sonno #insonnia #dormire

Se a volte sono chiare le ragioni per i quali di notte non si riesce a riposare bene, spesso sono sottovalutate alcune cattive abitudini, responsabili di angoscianti notti in bianco
I rimedi all'insonnia

Hai voglia a contare pecore, a leggere libri e a bere tisane rilassanti! Quando il bianco è l’unico colore conosciuto dalle nottate in cui girarsi e rigirarsi nel letto diventa un tormento, c’è solo da prenderne atto e magari tentare di correggere alcune abitudini che di giorno possono favore quell’insana e angosciante insonnia.

Infatti, per quanto alcune cause siano del tutto fuori controllo, ci sono alcuni comportamenti, talvolta impensabili, che agitano il sonno e impediscono un riposo sano e rigenerante, questi:

1- POLTRIRE A LETTO FINO A TARDI NEL WEEK END. Gli esperti affermano concordi che cambiamenti troppo marcati al modo di dormire durante il fine settimana non sono benefici: modificare l'orario di sveglia, infatti, può mandare all'aria i ritmi circadiani così drasticamente che il risultato è simile al jet lag, per cui è molto probabile la difficoltà di prendere sonno domenica sera.

2- LUNA PIENA. Uno studio relativo all'influsso della luna sulla qualità del sonno ha rilevato che nei giorni precedenti e successivi alla luna piena gli esseri umani avrebbero un sonno più leggero, meno ore complessive di riposo e, in media, impiegherebbero 5/6 minuti in più per addormentarsi.

3- CAMERA DA LETTO TROPPO FREDDA O TROPPO CALDA. Alcuni studi hanno dimostrato che c'è una temperatura ottimale per un sonno ottimale: tra 15,5 e 19,5 gradi. Al contrario una temperatura inferiore a 12 gradi o superiore 24 gradi avrà effetti negativi sulla qualità del sonno.

4- NON PORTARE I CALZINI. Il freddo ai piedi può influire sulla rapidità con cui si cade tra le braccia di Morfeo: uno studio, pubblicato nel 1999, ha dimostrato che la temperatura delle mani e dei piedi gioca un ruolo importante al momento d'addormentarsi.

5- CAMERA DA LETTO TROPPO SILENZIOSA. Un'assenza completa di rumori può essere problematica per alcune persone, tanto che al minimo rumore improvviso il sonno potrebbe essere disturbato irrimediabilmente.

6- PAURA DEL BUIO. Secondo una ricerca presentata durante la conferenza Sleep nel 2012, i soggetti che dichiaravano d'avere un sonno leggero erano generalmente più ansiosi e più facilmente spaventati da rumori nel buio rispetto a quanti dichiaravano di dormire bene. Secondo gli esperti che hanno effettuato questo studio, l'ansia correlata al sonno rimanderebbe spessissimo a una fobia del tutto legittima e non curata.

7- BISTECCA A CENA. Non è solo il caffè, il tè o il cioccolato ad incidere negativamente sul sonno, ma anche i cibi grassi, le vivande piccanti e le proteine. Una bella bistecca, per esempio, richiede una grande digestione e l’organismo non è progettato per lavorare tanto durante il sonno come ha affermato Kelly Glazer Baron, ricercatore e professore di neurologia presso la Feinberg School di Medicina della Northwestern University.

8- ECCESSIVA STANCHEZZA. C'è una grande differenza tra l'avere sonno ed essere stanchi: il corpo, infatti, può essere abbastanza vigile nonostante si abbia l'impressione di trascinarsi a mala pena qualunque sia la causa dello stress o dell'attività fisica. In tali casi, correre a letto non significa addormentarsi immediatamente e per quanto ci si senta esausti, prima occorre sempre rilassarsi un po'.

9- CONDIVIDERE IL LETTO. Il partner che russa o si muove molto è ovviamente una delle principali fonti di problemi quando arriva il momento di addormentarsi. Uno studio della BBC ha appurato che le coppie che condividono il letto hanno, rispetto ai single, il 50% in più di probabilità di avere problemi di sonno. Non a caso, i letti separati stanno diventando sempre più popolari: un sondaggio, condotto nella zona di Toronto, ha rivelato che il 30/40% delle coppie dorme in letti o stanze separate.



 Foto: Insonnia: i 9 motivi più assurdi che non fanno dormire #sonno #insonnia #dormire   Se a volte sono chiare le ragioni per i quali di notte non si riesce a riposare bene, spesso sono sottovalutate alcune cattive abitudini, responsabili di angoscianti notti in bianco I rimedi all'insonnia  Hai voglia a contare pecore, a leggere libri e a bere tisane rilassanti! Quando il bianco è l’unico colore conosciuto dalle nottate in cui girarsi e rigirarsi nel letto diventa un tormento, c’è solo da prenderne atto e magari tentare di correggere alcune abitudini che di giorno possono favore quell’insana e angosciante insonnia.   Infatti, per quanto alcune cause siano del tutto fuori controllo, ci sono alcuni comportamenti, talvolta impensabili, che agitano il sonno e impediscono un riposo sano e rigenerante, questi:   1- POLTRIRE A LETTO FINO A TARDI NEL WEEK END. Gli esperti affermano concordi che cambiamenti troppo marcati al modo di dormire durante il fine settimana non sono benefici: modificare l'orario di sveglia, infatti, può mandare all'aria i ritmi circadiani così drasticamente che il risultato è simile al jet lag, per cui è molto probabile la difficoltà di prendere sonno domenica sera.  2- LUNA PIENA. Uno studio relativo all'influsso della luna sulla qualità del sonno ha rilevato che nei giorni precedenti e successivi alla luna piena gli esseri umani avrebbero un sonno più leggero, meno ore complessive di riposo e, in media, impiegherebbero 5/6 minuti in più per addormentarsi.  3- CAMERA DA LETTO TROPPO FREDDA O TROPPO CALDA. Alcuni studi hanno dimostrato che c'è una temperatura ottimale per un sonno ottimale: tra 15,5 e 19,5 gradi. Al contrario una temperatura inferiore a 12 gradi o superiore 24 gradi avrà effetti negativi sulla qualità del sonno.  4- NON PORTARE I CALZINI. Il freddo ai piedi può influire sulla rapidità con cui si cade tra le braccia di Morfeo: uno studio, pubblicato nel 1999, ha dimostrato che la temperatura delle mani e dei piedi gioca un ruolo importante al momento d'addormentarsi.   5- CAMERA DA LETTO TROPPO SILENZIOSA. Un'assenza completa di rumori può essere problematica per alcune persone, tanto che al minimo rumore improvviso il sonno potrebbe essere disturbato irrimediabilmente.   6- PAURA DEL BUIO. Secondo una ricerca presentata durante la conferenza Sleep nel 2012, i soggetti che dichiaravano d'avere un sonno leggero erano generalmente più ansiosi e più facilmente spaventati da rumori nel buio rispetto a quanti dichiaravano di dormire bene. Secondo gli esperti che hanno effettuato questo studio, l'ansia correlata al sonno rimanderebbe spessissimo a una fobia del tutto legittima e non curata.  7- BISTECCA A CENA. Non è solo il caffè, il tè o il cioccolato ad incidere negativamente sul sonno, ma anche i cibi grassi, le vivande piccanti e le proteine. Una bella bistecca, per esempio, richiede una grande digestione e l’organismo non è progettato per lavorare tanto durante il sonno come ha affermato Kelly Glazer Baron, ricercatore e professore di neurologia presso la Feinberg School di Medicina della Northwestern University.  8- ECCESSIVA STANCHEZZA. C'è una grande differenza tra l'avere sonno ed essere stanchi: il corpo, infatti, può essere abbastanza vigile nonostante si abbia l'impressione di trascinarsi a mala pena qualunque sia la causa dello stress o dell'attività fisica. In tali casi, correre a letto non significa addormentarsi immediatamente e per quanto ci si senta esausti, prima occorre sempre rilassarsi un po'.   9- CONDIVIDERE IL LETTO. Il partner che russa o si muove molto è ovviamente una delle principali fonti di problemi quando arriva il momento di addormentarsi. Uno studio della BBC ha appurato che le coppie che condividono il letto hanno, rispetto ai single, il 50% in più di probabilità di avere problemi di sonno. Non a caso, i letti separati stanno diventando sempre più popolari: un sondaggio, condotto nella zona di Toronto, ha rivelato che il 30/40% delle coppie dorme in letti o stanze separate.  http://www.today.it/donna/insonnia-rimedi.html

offerta kit memory

offerta kit memory
#offerta #sconto #materasso #reteortopedica #memoryfoam

I vantaggi del sistema memory foam

Un materasso, mentre dormiamo, può fare più di quanto pensiamo per tutelare la nostra salute. I materassi memory foam si adeguano perfettamente al peso corporeo:

- lasciano che esso trovi la sua posizione più naturale e armoniosa

- facilitano il movimento e il riposizionamento durante la notte

- dimostrano eccezionali caratteristiche antidecubito.

Dolce dormire di Andrea Raimondi produce materassi memory foam resistenti a qualsiasi tipo di deformazione anche grazie a materiali di prima qualità, altamente traspiranti e anallergici.



Il servizio di consulenza e le proposte

Presso DORMICISU è possibile trovare una consulenza esperta e attenta nel rispondere alle esigenze del cliente, poiché le gamme di prodotto sono molto ampie, per modello, tipologia di lavorazione e materiale di produzione.

I materassi memory foam rappresentano una valida soluzione per coloro che soffrono di allergia al lattice. I materassi DORMICISU presentano tante caratteristiche in grado di favorire il benessere fisico e la salute delle persone, grazie ai rivestimenti antiacaro, antimuffa, antibatterico, all’utilizzo di materiali ignifughi e al supporto di accessori che possono favorire il riposo per persone allettate, come le reti motorizzate.

Le proposte in memory foam sono solo alcune delle soluzioni che potrai trovare nel punto vendita: ti aspettiamo per illustrarti tutte le possibilità d'intervento.


 Foto: offerta kit memory #offerta #sconto #materasso #reteortopedica #memoryfoam  I vantaggi del sistema memory foam  Un materasso, mentre dormiamo, può fare più di quanto pensiamo per tutelare la nostra salute. I materassi memory foam si adeguano perfettamente al peso corporeo:  - lasciano che esso trovi la sua posizione più naturale e armoniosa  - facilitano il movimento e il riposizionamento durante la notte  - dimostrano eccezionali caratteristiche antidecubito.  Dolce dormire di Andrea Raimondi produce materassi memory foam resistenti a qualsiasi tipo di deformazione anche grazie a materiali di prima qualità, altamente traspiranti e anallergici.     Il servizio di consulenza e le proposte  Presso DORMICISU è possibile trovare una consulenza esperta e attenta nel rispondere alle esigenze del cliente, poiché le gamme di prodotto sono molto ampie, per modello, tipologia di lavorazione e materiale di produzione.  I materassi memory foam rappresentano una valida soluzione per coloro che soffrono di allergia al lattice. I materassi DORMICISU presentano tante caratteristiche in grado di favorire il benessere fisico e la salute delle persone, grazie ai rivestimenti antiacaro, antimuffa, antibatterico, all’utilizzo di materiali ignifughi e al supporto di accessori che possono favorire il riposo per persone allettate, come le reti motorizzate.  Le proposte in memory foam sono solo alcune delle soluzioni che potrai trovare nel punto vendita: ti aspettiamo per illustrarti tutte le possibilità d'intervento.

L'amore? Si vede nel sonno

L'amore? Si vede nel sonno
#SONNO

Diversi studi rivelano il rapporto tra il modo in cui si dorme e la situazione sentimentale di una coppia
Il modo e le posizioni in cui una coppia dorme rivelerebbero il grado di affiatamento, armonia e profondità del rapporto. Lo rivela una serie di studi effettuati negli anni, che rivisti in prospettiva sembrano riservare considerazioni interessanti. Lo psicoanalista Samuel Dunkell affrontò tale argomento nel suo libro Le posizioni del sonno (Sonzogno, 1978) e, più recentemente, la sociologa americana Evany Thomas ha analizzato i più comuni incastri notturni di due amanti nel libro The Secret Language Of Sleep (Sonzogno, 2006).
Il letto, insomma, è visto come uno spazio esistenziale nel quale ognuno agisce ed esprime la relazione attraverso il modo in cui lo occupa insieme al partner. In generale gli “incastri” di coppia durante il sonno evolvono naturalmente, da una posizione di estrema vicinanza dei corpi a un graduale allontanamento. Ciò non implica necessariamente la presenza di problemi, ma può essere indice del fatto che la coppia ha acquisito una certa sicurezza emotiva e che i due partner tendono verso uno spontaneo recupero della propria individualità.

Una posizione tipica dell’inizio di una relazione è quella definita a cucchiaio: i corpi sono accostati, stesi nella stessa direzione girati su un fianco e in genere è lui a stare dietro. Se il contatto continua a essere molto forte anche con il passare del tempo, può però indicare possessività, controllo e ansia da separazione. Allo stesso modo la distanza tra i corpi non è detto che denoti allontanamento emotivo o individualismo, ma può invece significare una normale e sana dose di indipendenza.
Ci sono poi posizioni stravaganti che riflettono inequivocabilmente il rapporto, come dormire di sbieco o addirittura dormire uno con la testa ai piedi del letto e l’altro con la testa sul cuscino, ad indicare che la vita dei due partner sta andando in direzioni diverse.


 Foto: L'amore? Si vede nel sonno #SONNO  Diversi studi rivelano il rapporto tra il modo in cui si dorme e la situazione sentimentale di una coppia Il modo e le posizioni in cui una coppia dorme rivelerebbero il grado di affiatamento, armonia e profondità del rapporto. Lo rivela una serie di studi effettuati negli anni, che rivisti in prospettiva sembrano riservare considerazioni interessanti. Lo psicoanalista Samuel Dunkell affrontò tale argomento nel suo libro Le posizioni del sonno (Sonzogno, 1978) e, più recentemente, la sociologa americana Evany Thomas ha analizzato i più comuni incastri notturni di due amanti nel libro The Secret Language Of Sleep (Sonzogno, 2006). Il letto, insomma, è visto come uno spazio esistenziale nel quale ognuno agisce ed esprime la relazione attraverso il modo in cui lo occupa insieme al partner. In generale gli “incastri” di coppia durante il sonno evolvono naturalmente, da una posizione di estrema vicinanza dei corpi a un graduale allontanamento. Ciò non implica necessariamente la presenza di problemi, ma può essere indice del fatto che la coppia ha acquisito una certa sicurezza emotiva e che i due partner tendono verso uno spontaneo recupero della propria individualità.  Una posizione tipica dell’inizio di una relazione è quella definita a cucchiaio: i corpi sono accostati, stesi nella stessa direzione girati su un fianco e in genere è lui a stare dietro. Se il contatto continua a essere molto forte anche con il passare del tempo, può però indicare possessività, controllo e ansia da separazione. Allo stesso modo la distanza tra i corpi non è detto che denoti allontanamento emotivo o individualismo, ma può invece significare una normale e sana dose di indipendenza. Ci sono poi posizioni stravaganti che riflettono inequivocabilmente il rapporto, come dormire di sbieco o addirittura dormire uno con la testa ai piedi del letto e l’altro con la testa sul cuscino, ad indicare che la vita dei due partner sta andando in direzioni diverse.

IL LATTICE : FACCIAMO UN Pò DI CHIAREZZA

IL LATTICE : FACCIAMO UN Pò DI CHIAREZZA

#LATTICE #LATEX #MATERASSINLATTICE
#CUSCINILATTICE #SCHIUMADILATTICE #LATEXFOAM

I materassi e i cuscini in 100% Lattice Naturale DORMICISU sono realizzati con impiego di linfa vegetale che si estrae dall'Hevea Brasiliensis, conosciuto anche come "albero del caucciù", "albero della gomma" o "albero del lattice". Il lattice naturale si estrae sopratutto nelle piantagioni del Sud-Est Asiatico in Indonesia, Sumatra, Thailandia, Cambogia e Vietnam, ma in assoluto la più pregiata qualità di lattice di origine naturale di "Hevea Brasiliensis" viene raccolta soprattutto nelle piantagioni tropicali dello Sri Lanka e, in parte, della Malesia. Le procedure di estrazione e raccolta della materia prima sono alquanto lente e complesse, anche per via delle zone, quasi sempre difficilmente accessibili, ove cresce l'Hevea. Il trasporto sino allo stabilimento di produzione prevede accortezze di elevato livello per garantire la perfetta resa della materia prima e la sua inalterabilità, al fine di assicurare un prodotto finale assolutamente perfetto, come sono i materassi e i cuscini in 100% Lattice Naturale DORMICISU. Il lattice viene raccolto, stilla per stilla, con metodi che, ancora oggi, si tramandano da generazioni. Le operazioni di raccolta sono particolarmente lente e il relativo trasporto, nonché la complessa procedura di lavorazione finale, comportano tempi e costi elevati.


La corteccia del pregiatissimo albero di Hevea Brasiliensis, opportunamente e delicatamente incisa con tagli circolari trasversali, consente di ricavare, da ogni singola pianta adulta, circa 3/4 Kg. di preziosa e purissima linfa di lattice.

Dopo una media di circa 20/25 anni di sfruttamento controllato, la pianta viene recisa per fornire pregiato legname all'industria del mobile in genere e del parquet in particolare.

Con complessi procedimenti di lavorazione chimica ad altissime temperature (coagulazione, schiumatura e vulcanizzazione), si producono le lastre dei materassi e le strutture dei cuscini in 100% Lattice Naturale DormiLattice.

Il procedimento consiste, essenzialmente, nell'unire e sintetizzare tra loro le varie parti di materiale in lattice con particelle di aria, così da raggiungere caratteristiche assolutamente uniche per garantirne elevatissima elasticità e flessibilità.



Il termine tecnico "Schiuma di Lattice" (dall'inglese Latex Foam) indica il prodotto finale del processo industriale di lavorazione e, dunque, di unione strutturale della mescola di lattice con particelle di aria. La comune e generica indicazione "LATTICE" è tecnicamente corrispondente all'indicazione "SCHIUMA DI LATTICE".

Pertanto, non vi è assolutamente e normativamente alcuna differenza nell'uso dei due termini! "MATERASSI IN LATTICE" è la dizione che genericamente si utilizza in commercio, mentre "MATERASSI IN SCHIUMA DI LATTICE" è l'indicazione più specificamente tecnica utilizzata prevalentemente dagli addetti ai lavori e comunque riportata nei documenti delle direttive comunitarie europee e di quelle ministeriali italiane.

Alcuni venditori e commercianti, purtroppo, tendono anche artatamente ma molto spesso per scarsa informazione tecnica, a differenziare il prodotto e i termini, ingenerando confusione e non corretta informazione al consumatore, verso il quale bisognerebbe piuttosto indicare le differenze tra materassi in lattice naturale e materassi in lattice "compositi", cioè prodotti con uso di altre sostanze o materiali (sintetici) come chiaramente in merito riportato nelle citate direttive ufficiali. DORMICISU è veramente Naturale e nei suoi materassi e cuscini impiega solo Lattice 100% di Origine Naturale delle più pregiate qualità, senza aggiunta di prodotti compositi o di derivazione idrocarburica (petrolio).


 Foto: IL LATTICE  FACCIAMO UN Pò DI CHIAREZZA  #LATTICE #LATEX #MATERASSINLATTICE #CUSCINILATTICE #SCHIUMADILATTICE #LATEXFOAM     I materassi e i cuscini in 100% Lattice Naturale DORMICISU sono realizzati con impiego di linfa vegetale che si estrae dall'Hevea Brasiliensis, conosciuto anche come "albero del caucciù", "albero della gomma" o "albero del lattice". Il lattice naturale si estrae sopratutto nelle piantagioni del Sud-Est Asiatico in Indonesia, Sumatra, Thailandia, Cambogia e Vietnam, ma in assoluto la più pregiata qualità di lattice di origine naturale di "Hevea Brasiliensis" viene raccolta soprattutto nelle piantagioni tropicali dello Sri Lanka e, in parte, della Malesia. Le procedure di estrazione e raccolta della materia prima sono alquanto lente e complesse, anche per via delle zone, quasi sempre difficilmente accessibili, ove cresce l'Hevea. Il trasporto sino allo stabilimento di produzione prevede accortezze di elevato livello per garantire la perfetta resa della materia prima e la sua inalterabilità, al fine di assicurare un prodotto finale assolutamente perfetto, come sono i materassi e i cuscini in 100% Lattice Naturale DORMICISU. Il lattice viene raccolto, stilla per stilla, con metodi che, ancora oggi, si tramandano da generazioni. Le operazioni di raccolta sono particolarmente lente e il relativo trasporto, nonché la complessa procedura di lavorazione finale, comportano tempi e costi elevati.    La corteccia del pregiatissimo albero di Hevea Brasiliensis, opportunamente e delicatamente incisa con tagli circolari trasversali, consente di ricavare, da ogni singola pianta adulta, circa 3/4 Kg. di preziosa e purissima linfa di lattice.  Dopo una media di circa 20/25 anni di sfruttamento controllato, la pianta viene recisa per fornire pregiato legname all'industria del mobile in genere e del parquet in particolare.  Con complessi procedimenti di lavorazione chimica ad altissime temperature (coagulazione, schiumatura e vulcanizzazione), si producono le lastre dei materassi e le strutture dei cuscini in 100% Lattice Naturale DormiLattice.  Il procedimento consiste, essenzialmente, nell'unire e sintetizzare tra loro le varie parti di materiale in lattice con particelle di aria, così da raggiungere caratteristiche assolutamente uniche per garantirne elevatissima elasticità e flessibilità.     Il termine tecnico "Schiuma di Lattice" (dall'inglese Latex Foam) indica il prodotto finale del processo industriale di lavorazione e, dunque, di unione strutturale della mescola di lattice con particelle di aria. La comune e generica indicazione "LATTICE" è tecnicamente corrispondente all'indicazione "SCHIUMA DI LATTICE".  Pertanto, non vi è assolutamente e normativamente alcuna differenza nell'uso dei due termini! "MATERASSI IN LATTICE" è la dizione che genericamente si utilizza in commercio, mentre "MATERASSI IN SCHIUMA DI LATTICE" è l'indicazione più specificamente tecnica utilizzata prevalentemente dagli addetti ai lavori e comunque riportata nei documenti delle direttive comunitarie europee e di quelle ministeriali italiane.  Alcuni venditori e commercianti, purtroppo, tendono anche artatamente ma molto spesso per scarsa informazione tecnica, a differenziare il prodotto e i termini, ingenerando confusione e non corretta informazione al consumatore, verso il quale bisognerebbe piuttosto indicare le differenze tra materassi in lattice naturale e materassi in lattice "compositi", cioè prodotti con uso di altre sostanze o materiali (sintetici) come chiaramente in merito riportato nelle citate direttive ufficiali. DORMICISU è veramente Naturale e nei suoi materassi e cuscini impiega solo Lattice 100% di Origine Naturale delle più pregiate qualità, senza aggiunta di prodotti compositi o di derivazione idrocarburica (petrolio).

DORMIRE BENE ?.....E'.. FACILE !!

DORMIRE BENE ?.....E'.. FACILE !!
#DORMIRE #SONNO #SALUTE

Le nostre 26 vertebre sono tenute fra loro da strutture elastiche, note come dischi intervertebrali. Una prova veramente molto semplice dimostra l’importanza della posizione allungata durante il sonno. Prima di andare a dormire mettetevi contro il muro. Posate un libro sopra la vostra testa perpendicolare al muro. Con una matita segnate la vostra altezza. Ricominciate l’operazione l’indomani mattina al risveglio. Noterete che durante la notte probabilmente la vostra altezza sarà aumentata di circa 2 centimetri!

I dischi intervertebrali hanno ritrovato l’elasticità che avevano perso nel corso della giornata a causa della pressione continua esercitata dalla posizione eretta e dalla forza di gravità. Se non avessimo questa possibilità di recuperare durante il sonno, la colonna vertebrale si ossificherebbe e si irrigidirebbe. Concediamole, pertanto, quotidianamente dalle sei alle otto buone ore di recupero e di rilassamento durante il sonno! Un sonno rilassante e riparatore esige un letto che non deve essere troppo duro, che si adatti alle differenti pressioni del corpo e che favorisca una posizione confortevole. Ma il letto non deve essere neppure troppo molle, perché deve opporre una certa resistenza permettendo al corpo di restare rilassato quando si muove durante il sonno. Il compito non è semplice: il buon letto sposa la forma del corpo, le posizioni della persona, che sia sdraiato sulla schiena o sul fianco. La maggior parte delle persone cambia posizione parecchie volte durante il corso della notte, girandosi e rigirandosi continuamente, sino all'insonnia!

Il materasso ed il cuscino devono sostenere i lombi e la testa in modo tale che la colonna vertebrale sia diritta in posizione laterale per mantenere le sue curvature naturali. La parte superiore del materasso dovrebbe essere morbida, elastica e soffice; il centro invece ed i lati dovrebbero sostenere il corpo grazie agli elementi articolati che si adattano alle differenti pressioni che esercita ogni minima parte del nostro corpo. Materassi in Lattice a zone multiple di portanza differenziata sono il vero toccasana in tal senso! Un letto troppo duro esercita una pressione che irrigidisce i muscoli; questo obbliga la persona a cambiare posizione troppo sovente, agitandosi continuamente ricercando la posizione ideale. Non c’è da stupirsi se al mattino ci si sveglia poco riposati e persino nervosi e irritabili. Il letto deve essere caldo e secco. Il materasso deve assorbire la traspirazione, fare circolare l’aria ed essere ben aerato. Si consiglia agli allergici l'uso di materassi con tessuti anallergici di sicura certificazione oppure un coprimaterasso antiallergico e antiacaro. Senza un buon cuscino, il miglior materasso non è perfetto. Con un buon cuscino il collo e la nuca sono nella posizione più prossima alla posizione eretta. I materassi e i cuscini in lattice garantiscono questa condizione!


Come dormire. Per una persona in buona salute che non ha dolori, ci sono più posizioni confortevoli e quindi corrette per dormire. Al contrario la persona che soffre di dolori dell’apparato locomotore e che passa la notte a cercare una buona posizione trae solo vantaggi nell’andare a consultare un chiropratico; sarà lui a dargli dei consigli e a mostrargli la postura ottimale. Di lato: Buona posizione se il materasso si adatta al corpo. Questo è il compito di un buon materasso in lattice! Pensate, in effetti, alle differenze di forme che esistono tra uomini e donne…testa, nuca, spalle, bacino, anche e gambe ecc… La colonna vertebrale deve essere dritta lateralmente in tutta la sua lunghezza. I cuscini tra le ginocchia sono degli elementi preziosi: scaricano l’articolazione delle anche in modo da evitare la rotazione del bacino e dunque una torsione della colonna vertebrale. I cuscini in lattice si adattano alla forma del corpo costituendo un buon appoggio per la testa e per la nuca. La posizione fetale risponde al fabbisogno delle vertebre: impedisce al bacino di ruotare in avanti e mette la colonna vertebrale in estensione. Da esperienze condotte è stato dimostrato che il lato sinistro è più adatto alle persone che soffrono di dolori allo stomaco. D’altro canto per una colonna vertebrale in buona stato il lato su cui si giace non ha importanza. Di schiena: Niente si oppone al fatto di dormire sulla schiena se le normali curvature sono ben rispettate. Alcuni dormono semi seduti a causa del mal di stomaco o di problemi cardiaci. Questa posizione è meno opportuna per la colonna vertebrale che non può rilassarsi altrettanto bene e oltretutto questa posizione non permette di girarsi sui fianchi. Di pancia: Quello che è vero per i neonati è ugualmente valido per gli adulti: non si consiglia di dormire sulla pancia. Perché? La respirazione addominale è bloccata, il volume respiratorio si trova dunque ridotto di metà. Siccome la testa è girata di lato, la colonna vertebrale è girata, ciò che favorisce i problemi alle spalle e alla nuca. La tensione muscolare si riduce durante il sonno e la colonna vertebrale si rilassa nella zona lombare. Ma se proprio non si riesce a farne in meno, abbiate almeno la precauzione di utilizzare materassi che forniscano la massima e corretta conformazione ergonomica e allevino al massimo i punti di pressione; i materassi in lattice, specialmente se a zone multiple di portanza differenziata, sembrano rispondere ottimamente anche a questa necessità.

Consigli per dormire bene. E' un errore credere che esista un numero giusto d’ore di sonno per notte. Ciò dipende da numerosi fattori personali e varia con l'età e le situazioni della vita. Ecco una breve guida che potrà dimostrarsi utile per migliorare la qualità complessiva del sonno.

Non sforzatevi di addormentarvi. Più cercherete di farlo, più avrete gli occhi sbarrati, più vi sentirete ben svegli, inadeguati e incapaci di riposare. Se proprio siete disposti al sacrificio... sforzatevi di non sforzarvi di dormire.

Cercate di alzarvi tutte le mattine alla stessa ora, indipendentemente dalle ore di sonno dormite. Se la vostra efficienza durante il giorno risulta diminuita, lo sarà solo di poco e se la notte precedente avrete dormito poco, sarà più facile addormentarvi quella seguente. Se vi alzerete più tardi o cercherete di recuperare al pomeriggio, instaurerete solo un circolo vizioso negativo.

Non andate a letto immediatamente dopo cena anche se vi sentite "abbioccati". Probabilmente vi addormentereste in fretta, ma altrettanto rapidamente vi svegliereste durante la notte con difficoltà a riprendere sonno. Ricordate anche che un bicchierino di un superalcolico in più a fine pasto produce un effetto analogo.

Andate a letto quando avete veramente sonno, non soltanto perché è l'ora giusta.

Se, quando siete a letto, il sonno tarda a venire, non rimanete lì a rigirarvi e a lamentarvi, ma piuttosto alzatevi, leggete qualcosa che vi interessa oppure occupatevi in qualche attività.

Rinunciate al sonnellino pomeridiano o, se proprio non potete farne a meno, ricordatevi di sottrarre tale tempo da quello del sonno notturno, che necessariamente sarà più breve.

Non preoccupatevi troppo al pensiero che forse stanotte dormirete poco e domani avrete una giornata impegnativa. Le vostre energie psicofisiche non dipenderanno più di tanto dalle ore di sonno, mentre il fatto di pensare: "domani non sarò in forma perché non ho dormito a sufficienza" rischia di rovinarvi inutilmente la nottata e la giornata seguente.

Se avete l'abitudine di leggere a letto, continuate a farlo, finché non ce la farete più a resistere al sonno. Apprendete una buona tecnica di rilassamento. Questo non solo vi aiuterà a dormire meglio, ma anche a gestire più positivamente le vostre energie psicofisiche durante la giornata, ad essere più lucidi ed efficienti.

Ricordatevi che il dormire, come tutti i comportamenti, è soggetto alle abitudini. Quindi rispettate i vostri orari consueti: alterarli drasticamente deve costituire solo un evento eccezionale.


 Foto: DORMIRE BENE ?.....E'.. FACILE !! #DORMIRE #SONNO #SALUTE   Le nostre 26 vertebre sono tenute fra loro da strutture elastiche, note come dischi intervertebrali. Una prova veramente molto semplice dimostra l’importanza della posizione allungata durante il sonno. Prima di andare a dormire mettetevi contro il muro. Posate un libro sopra la vostra testa perpendicolare al muro. Con una matita segnate la vostra altezza. Ricominciate l’operazione l’indomani mattina al risveglio. Noterete che durante la notte probabilmente la vostra altezza sarà aumentata di circa 2 centimetri!  I dischi intervertebrali hanno ritrovato l’elasticità che avevano perso nel corso della giornata a causa della pressione continua esercitata dalla posizione eretta e dalla forza di gravità. Se non avessimo questa possibilità di recuperare durante il sonno, la colonna vertebrale si ossificherebbe e si irrigidirebbe. Concediamole, pertanto, quotidianamente dalle sei alle otto buone ore di recupero e di rilassamento durante il sonno! Un sonno rilassante e riparatore esige un letto che non deve essere troppo duro, che si adatti alle differenti pressioni del corpo e che favorisca una posizione confortevole. Ma il letto non deve essere neppure troppo molle, perché deve opporre una certa resistenza permettendo al corpo di restare rilassato quando si muove durante il sonno. Il compito non è semplice: il buon letto sposa la forma del corpo, le posizioni della persona, che sia sdraiato sulla schiena o sul fianco. La maggior parte delle persone cambia posizione parecchie volte durante il corso della notte, girandosi e rigirandosi continuamente, sino all'insonnia!  Il materasso ed il cuscino devono sostenere i lombi e la testa in modo tale che la colonna vertebrale sia diritta in posizione laterale per mantenere le sue curvature naturali. La parte superiore del materasso dovrebbe essere morbida, elastica e soffice; il centro invece ed i lati dovrebbero sostenere il corpo grazie agli elementi articolati che si adattano alle differenti pressioni che esercita ogni minima parte del nostro corpo. Materassi in Lattice a zone multiple di portanza differenziata sono il vero toccasana in tal senso! Un letto troppo duro esercita una pressione che irrigidisce i muscoli; questo obbliga la persona a cambiare posizione troppo sovente, agitandosi continuamente ricercando la posizione ideale. Non c’è da stupirsi se al mattino ci si sveglia poco riposati e persino nervosi e irritabili. Il letto deve essere caldo e secco. Il materasso deve assorbire la traspirazione, fare circolare l’aria ed essere ben aerato. Si consiglia agli allergici l'uso di materassi con tessuti anallergici di sicura certificazione oppure un coprimaterasso antiallergico e antiacaro. Senza un buon cuscino, il miglior materasso non è perfetto. Con un buon cuscino il collo e la nuca sono nella posizione più prossima alla posizione eretta. I materassi e i cuscini in lattice garantiscono questa condizione!    Come dormire. Per una persona in buona salute che non ha dolori, ci sono più posizioni confortevoli e quindi corrette per dormire. Al contrario la persona che soffre di dolori dell’apparato locomotore e che passa la notte a cercare una buona posizione trae solo vantaggi nell’andare a consultare un chiropratico; sarà lui a dargli dei consigli e a mostrargli la postura ottimale. Di lato: Buona posizione se il materasso si adatta al corpo. Questo è il compito di un buon materasso in lattice! Pensate, in effetti, alle differenze di forme che esistono tra uomini e donne…testa, nuca, spalle, bacino, anche e gambe ecc… La colonna vertebrale deve essere dritta lateralmente in tutta la sua lunghezza. I cuscini tra le ginocchia sono degli elementi preziosi: scaricano l’articolazione delle anche in modo da evitare la rotazione del bacino e dunque una torsione della colonna vertebrale. I cuscini in lattice si adattano alla forma del corpo costituendo un buon appoggio per la testa e per la nuca. La posizione fetale risponde al fabbisogno delle vertebre: impedisce al bacino di ruotare in avanti e mette la colonna vertebrale in estensione. Da esperienze condotte è stato dimostrato che il lato sinistro è più adatto alle persone che soffrono di dolori allo stomaco. D’altro canto per una colonna vertebrale in buona stato il lato su cui si giace non ha importanza. Di schiena: Niente si oppone al fatto di dormire sulla schiena se le normali curvature sono ben rispettate. Alcuni dormono semi seduti a causa del mal di stomaco o di problemi cardiaci. Questa posizione è meno opportuna per la colonna vertebrale che non può rilassarsi altrettanto bene e oltretutto questa posizione non permette di girarsi sui fianchi. Di pancia: Quello che è vero per i neonati è ugualmente valido per gli adulti: non si consiglia di dormire sulla pancia. Perché? La respirazione addominale è bloccata, il volume respiratorio si trova dunque ridotto di metà. Siccome la testa è girata di lato, la colonna vertebrale è girata, ciò che favorisce i problemi alle spalle e alla nuca. La tensione muscolare si riduce durante il sonno e la colonna vertebrale si rilassa nella zona lombare. Ma se proprio non si riesce a farne in meno, abbiate almeno la precauzione di utilizzare materassi che forniscano la massima e corretta conformazione ergonomica e allevino al massimo i punti di pressione; i materassi in lattice, specialmente se a zone multiple di portanza differenziata, sembrano rispondere ottimamente anche a questa necessità.  Consigli per dormire bene. E' un errore credere che esista un numero giusto d’ore di sonno per notte. Ciò dipende da numerosi fattori personali e varia con l'età e le situazioni della vita. Ecco una breve guida che potrà dimostrarsi utile per migliorare la qualità complessiva del sonno.      Non sforzatevi di addormentarvi. Più cercherete di farlo, più avrete gli occhi sbarrati, più vi sentirete ben svegli, inadeguati e incapaci di riposare. Se proprio siete disposti al sacrificio... sforzatevi di non sforzarvi di dormire.      Cercate di alzarvi tutte le mattine alla stessa ora, indipendentemente dalle ore di sonno dormite. Se la vostra efficienza durante il giorno risulta diminuita, lo sarà solo di poco e se la notte precedente avrete dormito poco, sarà più facile addormentarvi quella seguente. Se vi alzerete più tardi o cercherete di recuperare al pomeriggio, instaurerete solo un circolo vizioso negativo.      Non andate a letto immediatamente dopo cena anche se vi sentite "abbioccati". Probabilmente vi addormentereste in fretta, ma altrettanto rapidamente vi svegliereste durante la notte con difficoltà a riprendere sonno. Ricordate anche che un bicchierino di un superalcolico in più a fine pasto produce un effetto analogo.      Andate a letto quando avete veramente sonno, non soltanto perché è l'ora giusta.      Se, quando siete a letto, il sonno tarda a venire, non rimanete lì a rigirarvi e a lamentarvi, ma piuttosto alzatevi, leggete qualcosa che vi interessa oppure occupatevi in qualche attività.      Rinunciate al sonnellino pomeridiano o, se proprio non potete farne a meno, ricordatevi di sottrarre tale tempo da quello del sonno notturno, che necessariamente sarà più breve.      Non preoccupatevi troppo al pensiero che forse stanotte dormirete poco e domani avrete una giornata impegnativa. Le vostre energie psicofisiche non dipenderanno più di tanto dalle ore di sonno, mentre il fatto di pensare: "domani non sarò in forma perché non ho dormito a sufficienza" rischia di rovinarvi inutilmente la nottata e la giornata seguente.      Se avete l'abitudine di leggere a letto, continuate a farlo, finché non ce la farete più a resistere al sonno. Apprendete una buona tecnica di rilassamento. Questo non solo vi aiuterà a dormire meglio, ma anche a gestire più positivamente le vostre energie psicofisiche durante la giornata, ad essere più lucidi ed efficienti.      Ricordatevi che il dormire, come tutti i comportamenti, è soggetto alle abitudini. Quindi rispettate i vostri orari consueti: alterarli drasticamente deve costituire solo un evento eccezionale.

offerta kit lattice

offerta kit lattice

#doghe #offerta #sconto #materasso #lattice #latex #reteortopedica

il kit offerta lattice è così composto

1 materasso matrimoniale anatomico in lattice misura 160x190
altezza 20 centimetri sfoderabile anallergico

1 rete ortopedica matrimoniale in doghe rinforzate

2 cuscini in puro lattice

1 coprirete

1 coprimaterasso

Materassi lattice contro l'indolenzimento del corpo

La postura corretta è importante non solo durante il giorno, ma anche durante la notte, da qui diventa essenziale scegliere il supporto più adeguato alla propria conformazione fisica.


Perché scegliere un materasso in lattice?

Il lattice rispetta il normale andamento della colonna vertebrale, eliminando l’indolenzimento delle parti del corpo che rischiano di restare schiacciate ogniqualvolta ci si stende sul letto. Questo materiale risponde, infatti,opponendo una resistenza proporzionale al peso del corpo che ospita e per questo motivo i materassi in lattice sono apprezzati per il fatto di offrire un supporto sicuro e decisamente su misura, portando alla creazione di piani letto perfettamente ergonomici.


La scelta del lattice naturale

DORMICISU produce materassi in lattice utilizzando metodi artigianali, ma soprattutto basandosi sulla scelta di un materiale che è naturale al 100%.



Inoltre il materasso in lattice proposto da DORMICISU risulta mappato in 7 zone differenti, in modo da risultare più o meno duro o cedevole a seconda della parte del corpo da sostenere. In tal modo viene evitato qualsiasi stress fisico, favorendo piuttosto il posizionamento più comodo in tutte le fasi del sonno.


MATERASSO ERGONOMICO, il segreto del tuo benessere!

MATERASSO ERGONOMICO, il segreto del tuo benessere!
#materaso #ergonomico

Capita spesso, quando decidiamo di affrontare la scelta di un nuovo materasso, di imbatterci in aggettivi e definizioni di cui spesso non conosciamo esattamente il significato: materasso ortopedico, anatomico, ergonomico, ad accoglienza “progressiva” e molti altri!

Con questo post vogliamo fare un po’ di chiarezza sul concetto di “ergonomia” e sul significato che l’aggettivo “ergonomico” assume quando viene utilizzato per caratterizzare un materasso.

Cosa si intende, esattamente, per “ergonomia”? E quali caratteristiche deve avere un materasso per essere definito “ergonomico”?

Quando si parla di prodotti per il riposo, l’ergonomia è definita come la capacità del materasso di seguire adeguatamente le forme del corpo.

Immaginiamo di essere semplicemente sdraiati a terra: il pavimento ci sostiene, ovviamente, ma la sua superficie è rigida e dura, e non accogliendo le forme del corpo ci costringe a piegare la schiena per “aderire” completamente ad esso creando nel contempo zone, dove viene concentrato il peso del corpo, le cosidette aree di pressione .

Un materasso, al contrario, deve sostenerci ma anche accogliere le parti più sporgenti del corpo consentendo la distribuzione del peso su tutta l’area di contratto tra noi ed il materasso.

Un materasso può quindi essere definito “ergonomico” quando segue e accoglie alla perfezione tutte le nostre forme e consente il sostegno di ogni parte del nostro corpo. In questo modo il peso viene distribuito sull’intera area di appoggio, evitando la formazione di zone di pressione e soprattutto scongiurando dannose flessioni della colonna vertebrale.

Attenzione però, esistono diversi livelli di ergonomia. In linea di massima tutti i materassi sono “ergonomici” ma lo sono a livelli diversi e questo fa la differenza!

Allo stesso modo l’ergonomia è uno dei fattori di valutazione delle prestazione di un materasso che va abbinata ad esempio con un sostegno corretto e ad una giusta elasticità.

Per avere un esempio pratico di quanto sia importante la capacità ergonomica di un materasso basta fare una piccola simulazione.

Proviamo ad appoggiarci ad un muro con il fianco, supponendo che il muro rappresenti un materasso, la cui ergonomia è ovviamente inesistente: noteremo subito che, se volessimo toccarlo con la zona lombare, dovremmo piegare la nostra colonna vertebrale, facendoci prendere una posizione scorretta e fastidiosa, portando come conseguenza ad una posizione scorretta del bacino e anche del collo.

Se dormissimo in questa posizione su un materasso, avremmo un innaturale schiacciamento dei dischi intervertebrali, che non riuscirebbero a recuperare durante il sonno il loro normale spessore con conseguenze che potrebbero rivelarsi molto gravi fino ad alla formazione di protrusioni o ernie discali.

Se cercassimo invece di mantenere diritta la colonna vertebrale, poggeremo al muro solo con la spalla ed il fianco. Queste zone, se fossimo distesi, sarebbero sottoposte a una fortissima pressione, poiché lì si concentrerebbe tutto il peso del corpo, con conseguenti dolori ed intorpidimenti (formicolii).

Questo piccolo esperimento è funzionale a farci capire davvero l’importanza di dormire su un materasso molto ergonomico, che garantisca un sostegno adeguato al nostro peso ed alla nostra struttura corporea senza eccessi


 Foto: MATERASSO ERGONOMICO, il segreto del tuo benessere! #materaso #ergonomico  Capita spesso, quando decidiamo di affrontare la scelta di un nuovo materasso, di imbatterci in aggettivi e definizioni di cui spesso non conosciamo esattamente il significato: materasso ortopedico, anatomico, ergonomico, ad accoglienza “progressiva” e molti altri!  Con questo post vogliamo fare un po’ di chiarezza sul concetto di “ergonomia” e sul significato che l’aggettivo “ergonomico” assume quando viene utilizzato per caratterizzare un materasso.  Cosa si intende, esattamente, per “ergonomia”? E quali caratteristiche deve avere un materasso per essere definito “ergonomico”?  Quando si parla di prodotti per il riposo, l’ergonomia è definita come la capacità del materasso di seguire adeguatamente le forme del corpo.  Immaginiamo di essere semplicemente sdraiati a terra: il pavimento ci sostiene, ovviamente, ma la sua superficie è rigida e dura, e non accogliendo le forme del corpo ci costringe a piegare la schiena per “aderire” completamente ad esso creando nel contempo zone, dove viene concentrato il peso del corpo, le cosidette aree di pressione .  Un materasso, al contrario, deve sostenerci ma anche accogliere le parti più sporgenti del corpo consentendo la distribuzione del peso su tutta l’area di contratto tra noi ed il materasso.  Un materasso può quindi essere definito “ergonomico” quando segue e accoglie alla perfezione tutte le nostre forme e consente il sostegno di ogni parte del nostro corpo. In questo modo il peso viene distribuito sull’intera area di appoggio, evitando la formazione di zone di pressione e soprattutto scongiurando dannose flessioni della colonna vertebrale.  Attenzione però, esistono diversi livelli di ergonomia. In linea di massima tutti i materassi sono “ergonomici” ma lo sono a livelli diversi e questo fa la differenza!  Allo stesso modo l’ergonomia è uno dei fattori di valutazione delle prestazione di un materasso che va abbinata ad esempio con un sostegno corretto e ad una giusta elasticità.  Per avere un esempio pratico di quanto sia importante la capacità ergonomica di un materasso basta fare una piccola simulazione.  Proviamo ad appoggiarci ad un muro con il fianco, supponendo che il muro rappresenti un materasso, la cui ergonomia è ovviamente inesistente: noteremo subito che, se volessimo toccarlo con la zona lombare, dovremmo piegare la nostra colonna vertebrale, facendoci prendere una posizione scorretta e fastidiosa, portando come conseguenza ad una posizione scorretta del bacino e anche del collo.  Se dormissimo in questa posizione su un materasso, avremmo un innaturale schiacciamento dei dischi intervertebrali, che non riuscirebbero a recuperare durante il sonno il loro normale spessore con conseguenze che potrebbero rivelarsi molto gravi fino ad alla formazione di protrusioni o ernie discali.  Se cercassimo invece di mantenere diritta la colonna vertebrale, poggeremo al muro solo con la spalla ed il fianco. Queste zone, se fossimo distesi, sarebbero sottoposte a una fortissima pressione, poiché lì si concentrerebbe tutto il peso del corpo, con conseguenti dolori ed intorpidimenti (formicolii).  Questo piccolo esperimento è funzionale a farci capire davvero l’importanza di dormire su un materasso molto ergonomico, che garantisca un sostegno adeguato al nostro peso ed alla nostra struttura corporea senza eccessi