giovedì 6 novembre 2014

materassi in schiume innovative

materassi in schiume innovative
#materassi #schiumeevolute

La frontiera dell’innovazione nel settore dei materassi è rappresentata dalle schiume sintetiche come Waterlily, Polilatex, Evocell e le schiume viscoelastiche: prodotti di nuova concezione, composti da un sapiente mix di materie prime naturali e polimeri sintetici, risultato di ricerche evolute e di processi di lavorazione estremamente accurati e sottoposti a rigorosi controlli di qualità.

I masselli per materassi così prodotti hanno prestazioni davvero di avanguardia: elastici, flessibili, ergonomici, morbidi, capaci di adattarsi perfettamente a forma e temperatura corporee grazie alla portanza multizona, scongiurando ogni sgradevole compressione di ritorno.

Sono materassi capaci di offrire un equilibrato e capillare livello di termoregolazione ed aerazione, favorendo la circolazione del sangue ed un naturale micro massaggio; le schiume inoltre sono materiali anallergici e antiacaro, a garanzia di igiene e salute.
visita il nosto sito www.dormicisu.com e crea tu stesso il tuo materassso in base alle tue preferenze ed esigenze ...



 Foto: materassi in schiume innovative #materassi #schiumeevolute  La frontiera dell’innovazione nel settore dei materassi è rappresentata dalle schiume sintetiche come Waterlily, Polilatex, Evocell e le schiume viscoelastiche: prodotti di nuova concezione, composti da un sapiente mix di materie prime naturali e polimeri sintetici, risultato di ricerche evolute e di processi di lavorazione estremamente accurati e sottoposti a rigorosi controlli di qualità.   I masselli per materassi così prodotti hanno prestazioni davvero di avanguardia: elastici, flessibili, ergonomici, morbidi, capaci di adattarsi perfettamente a forma e temperatura corporee grazie alla portanza multizona, scongiurando ogni sgradevole compressione di ritorno.   Sono materassi capaci di offrire un equilibrato e capillare livello di termoregolazione ed aerazione, favorendo la circolazione del sangue ed un naturale micro massaggio; le schiume inoltre sono materiali anallergici e antiacaro, a garanzia di igiene e salute. visita il nosto sito www.dormicisu.com e crea tu stesso il tuo materassso in base alle tue preferenze ed esigenze ...

MATERASSO, SI MA QUALE?

MATERASSO, SI MA QUALE?
#materasso #ortopedico #anatomico #lattice #latex #molle #memoryfoam

Trascorriamo quasi metà della nostra vita a dormire, distesi sul letto per far riposare il corpo ma anche la mente. La qualità del nostro sonno dipende molto dalla bontà dell'insieme base-materasso-cuscino e condiziona l'altra metà della vita, quella da svegli.
Si fa presto a dire materasso, i primi problemi compaiono già durante la ricerca di notizie sul web, ovvero leggendo le impressioni dei clienti-fruitori e le indicazioni degli esperti professionisti del settore: venditori e fabbricanti; tanti pareri diversi con una caratteristica in comune: essere spesso tra loro discordanti, poco chiari e talvolta “interessati”.
L’offerta del mercato del buon riposo è molto ampia, commercianti e fabbricanti di materassi attribuiscono ad ogni loro prodotto, al di là del prezzo, lo stesso ottimo risultato di ergonomia e confort (piuttosto strano); tali argomentazioni associate ad una tipologia di prodotti molto vasta finisce per disorientare l'acquirente. Per saperne di più ed agevolare la scelta, occorre una corretta informazione ma anche la necessaria semplificazione delle tipologie, DORMICISU con questo articolo tenta di farlo.
Cominciamo col dire che:
il materasso è formato essenzialmente da 3 parti, tutte parimenti importanti per il risultato finale (ognuna condiziona le altre, se una sola delle tre è scadente il materasso non sarà confortevole); partendo dall'interno del materasso possiamo distinguere:
1 - La parte di maggior spessore adibita a sostenere il peso corporeo, viene denominata lastra negli schiumati (lattice, polistirolo espanso o altri materiali simili) oppure è costituita da molle in acciaio, spesso posizionate all'iterno di un perimetro di rinforzo (boxaggio). Questa è la parte più consistente del materasso.
2 - L’imbottitura.
3 - La fodera esterna, cioè la parte più vicina al corpo.
La parte di sostegno quindi può essere generalmente costituita da molle (meglio se insacchettate) o lattice naturale oppure poliuretano espanso, in alcuni materassi è suddivisa in più strati formati da 2 o più materiali . Sia i materassi a schiuma che a molle possono avere zone a portanza differenziata, cioè consistenza (rigidità) maggiore o minore in aree diverse del materasso (zona lombare, glutei, spalle etc.), a tal fine vengono usate molle di diverso diametro o cedevolezza diversa in "zone" opportune del materasso a molle; mentre nelle lastre (costituite da materiale uniforme) si sfrutta lo spessore non uniforme in punti diversi dello stesso o si "indebolisce" la lastra con fori verticali cavi di vario diametro a seconda delle "zone", o ancora si distribuiscono tali fori con concentrazione diversa nelle varie "zone" del materasso.
L’imbottitura, generalmente di 1, 2 o più cm, dapprima era formata prevalentemente da lana per il lato invernale e da cotone per quello estivo, oggi vengono utilizzate fibre naturali e materiali tecnici: anallergici, con capacità termo-regolante o idrofoba; l’imbottitura può contribuire ad incrementare, anche se di poco, il grado di rigidità totale del materasso.
La fodera, ovvero quella classica in poliestere o cotone si è evoluta, per guanciali e materassi oggi vengono impiegati tessuti tecnici di vario tipo: antistatico, idrofobo o anallergico che generalmente sono costituiti da fibre naturali e non, alcuni di questi materiali sono addirittura più freschi del cotone (gel) o asciugano molto più rapidamente.
Parliamo ora di portanza: cioè la capacità di sostenere il peso del corpo associata a maggiore o minore cedevolezza del supporto: materasso morbido, di rigidità media, rigido; non esistono regole assolute, la portanza viene anche indicata con un numero (su una scala che và da 1 a 10)
Rigido: è quello che generalmente viene chiamato ortopedico, ha maggiore portanza ed è indicato per soggetti con oltre 100 Kg. di peso o per problemi alla coilonna vertebrale; in questo caso è maggiormente indicata la classica buona portanza delle molle, sono da preferire quelle insacchettate, 800 molle nel matrimoniale o 400 nel singolo vanno già bene, ad un numero maggiore di molle quasi mai corrisponde un materasso più robusto, ma di poco più ergonomico.
Media durezza: indipendentemente dal tipo, quella media (6) è la portanza “minima” indicata per chi soffre di “mal di schiena”, ma anche di dolori cervicali; però fate bene attenzione: queste sono informazioni indicative o di massima, mentre il mal di schiena ha sempre una precisa origine da indagare a livello ortopedico, chiedete sempre il parere del medico ortopedico prima dell’acquisto di un materasso.
Morbido: indicato per persone senza particolari problemi di schiena o cervicali, che preferiscono un sostegno modesto ed un supporto morbido (inferiore a 5), a proposito, la morbidezza oggi è ulteriormente accresciuta dal nuovo materiale memory foam & c.
Talvolta ci si chiede come sia possibile che due materassi apparentemente uguali (ad esempio in lattice) abbiano prezzi diversi o addirittura molto diversi, questi i possibili motivi: caratteristiche del lattice o “miscela” di Hevea Brasiliensis (lastra in miscela di lattice di diversa provenienza - lattice parzialmente naturale) - spessore della lastra - grado di rigidità (può fare persino raddoppiare il prezzo) - imbottitura (di qualità e costo molto diverso) - sottofodera (sintetica, naturale) - fodera (anche questa con caratteristiche di qualità e costo molto diverse) - sfoderabilità (su tre lati, totale, assente) - maniglie (a volte mancano) - durata della garanzia; variando le caratteristiche appena descritte 2 materassi con lastra dello stesso materiale ma con caratteristiche diverse possono avere costi anche di 5 volte uno maggiore dell'altro.
Materassi e guanciali, quando possibile, necessitano che venga arieggiata la stanza che li ospita (alcuni sostengono ogni giorno, sembra però una esagerazione).
Si parla tanto di muffe, anche troppo, se i vostri materassi sono ammuffiti i casi sono tre: si sono bagnati ma non sono stati asciugati bene, non prendono mai aria, la vostra casa ha bisogno urgente di un deumidificatore.
Si fa un gran parlare della capacità del materasso di far circolare aria al suo interno per non fare accumulare umidità o proliferare le muffe, questa sembra una tipica esagerazione commerciale, a quale umidità si riferiscono? quella enorme presente nell'aria o l’altra derivante da decine di litri di sudore? il lattice naturale traspira, le moderne schiume poliuretaniche sono ormai a cellule aperte quindi traspiranti, le molle lavorano in “aria”; ma forse intendono riferirsi a qualche prodotto di infima qualità e di bassissimo costo.
Si esagera anche con gli acari, di “acaro” non è mai morto nessuno, ma se pensate che i vostri materassi si siano trasformati in un allevamento di acari, non vi occorre consultare la ditta della disinfestazione, basta acquistare un materasso specifico che riceve un trattamento speciale che risolve il problema , e dopo un eventuale lavaggio della fodera potete rinforzare questa caratteristica , acquistando in qualunque supermercato una semplice bomboletta spray anti-acaro e spruzzarne un po' (se necessario anche ogni mese) su entrambe i lati del materasso.
La vera innovazione nel mondo dei materassi e dei guanciali, è rappresentata dal nuovo materiale “memory foam” (memory = memoria , foam = schiuma) quindi anche "schiumna di memoria" o "a memoria di forma". E’ una scoperta del 1966 dovuta alla ricerca dell'Ente Spaziale Americano NASA, che lo stesso non lo ha mai impiegato. Questo mareriale è il risultato della lavorazione industriale di schiuma poliuretanica con aggiunta di una miriade di bollicine d’acqua (viene anche detta “lavorazione ad acqua”), alle alte temperature l’acqua evapora, il materiale risultante è il poliuretano espanso a cellule aperte, poroso quindi traspirante, pratico e molto elastico (se pressato, al rilascio, riprende immediatamente la forma iniziale, mantenendola nel tempo); per diventare memory, nella fase di lavorazione, vengono aggiunte sostanze che ne modificano la resilienza, diventa così molto morbido e cedevole, sensibile al peso ma anche al calore del corpo umano, reagisce infatti ad essi cedendo morbidamente; è anallergico ed anti-acaro. La “resilienza” del memory foam, viene evidenziata dall’impronta che rimane sul materiale sollevando la mano che lo pressava (l'immagine è associata ad ogni descrizione del memory); è poco elastico (molto resiliente), stendetevi sopra una lastra di memory (meglio se alta almeno 5 cm.) ed essa si deforma per conseguenza sia del peso che del calore del corpo, cede con lentezza, non all’istante ma come al rallentatore, avrete così una bellissima sensazione di morbida cedevolezza, sofficità e senso di leggerezza.
Il memory viene impiegato nei guanciali, in molti tipi di materassi si usa come ulteriore strato tra quello di sostegno e l’imbottitura (o tra sostegno e fodera) per aumentarne di molto il confort, esso costituisce anche l’intera struttura dei guanciali omonimi.
Diversi fabbricanti e commercianti di materassi si sono sbizzarriti a modificare il nome del memory foam con suffissi “ad hoc” e vocaboli similari (per es. form invece di foam), viene altresì indicato come “visco elastico” oppure impropriamente come “gomma piuma di memoria”; il loro obiettivo è far credere che il “loro” memory sia diverso se non addirittura esclusivo; brevettano nomi, ma anche materiali con caratteristiche quasi identiche , la verità è che l’unica differenza non è data dal nome, ma esclusivamente dalla densità specifica e dalla resilienza del materiale.
Due parole sui "topper memory": sono sovrammaterassi generalmente di 5 cm. di memory, completi di fodera, che si applicano in un istante al vostro materasso; se esso è ancora in buono stato perchè cambiarlo? Potete avere, con modica spesa, "l'effetto nuvola", basta un guanciale in memory ed un topper (di gran lunga meno costoso del materasso
Come già detto, il memory foam rappresenta la vera grande rivoluzione nella costruzione dei materassi, erano già da prima ergonomici ed a portanza differenziata, col memory hanno guadagnato quello che ho definito “effetto nuvola”. Un guanciale in memory ed un buon materasso con strato in memory (minimo 5cm.), vi faranno dormire meglio, se a questi aggiungete un topper, penserete di essere distesi sopra una nuvola; ma state anche attenti che se già avete problemi di schiena potreste trovarvi non molto bene .
Il consiglio migliore che riesco a darvi è quello di scoprire la differenza tra i diversi tipi di materasso, soprattutto quello più adatto a voi, sdraiandovi sopra. Provateli presso il nostro punto vendita di roma , in via dei gordiani 391 telefono 062593655
vi offriamo la possibilità di provare i nostri prodotti per il tempo che riterrete necessario
perchè al di la delle descrizioni tecniche siete voi che dovrete usarli per lungo tempo , e visto che le impressioni che si ricevono , dipendono dalla sensibilità di ciascuno, e che ciascuno quindi percepisce in modo anche molto diverso lo stesso oggetto.

La base, ovvero il piano sul quale poggia il materasso è importante quanto il resto, le doghe in legno rappresentano una soluzione ottimale. Controllate che non siano troppo sottili, troppo cedevoli e che siano ben isolate dall'eventuale supporto centrale di sostegno (mediante strisce di gomma o altro materiale antistrofinio); un letto che cigola non facilita certo il sonno ed ancor meno ............ altre cose.


 Foto: MATERASSO, SI MA QUALE? #materasso #ortopedico #anatomico #lattice #latex #molle #memoryfoam   Trascorriamo quasi metà della nostra vita a dormire, distesi sul letto per far riposare il corpo ma anche la mente. La qualità del nostro sonno dipende molto dalla bontà dell'insieme base-materasso-cuscino e condiziona l'altra metà della vita, quella da svegli. Si fa presto a dire materasso, i primi problemi compaiono già durante la ricerca di notizie sul web, ovvero leggendo le impressioni dei clienti-fruitori e le indicazioni degli esperti professionisti del settore: venditori e fabbricanti; tanti pareri diversi con una caratteristica in comune: essere spesso tra loro discordanti, poco chiari e talvolta “interessati”. L’offerta del mercato del buon riposo è molto ampia, commercianti e fabbricanti di materassi attribuiscono ad ogni loro prodotto, al di là del prezzo, lo stesso ottimo risultato di ergonomia e confort (piuttosto strano); tali argomentazioni associate ad una tipologia di prodotti molto vasta finisce per disorientare l'acquirente. Per saperne di più ed agevolare la scelta, occorre una corretta informazione ma anche la necessaria semplificazione delle tipologie, DORMICISU con questo articolo tenta di farlo. Cominciamo col dire che: il materasso è formato essenzialmente da 3 parti, tutte parimenti importanti per il risultato finale (ognuna condiziona le altre, se una sola delle tre è scadente il materasso non sarà confortevole); partendo dall'interno del materasso possiamo distinguere: 1 - La parte di maggior spessore adibita a sostenere il peso corporeo, viene denominata lastra negli schiumati (lattice, polistirolo espanso o altri materiali simili) oppure è costituita da molle in acciaio, spesso posizionate all'iterno di un perimetro di rinforzo (boxaggio). Questa è la parte più consistente del materasso. 2 - L’imbottitura. 3 - La fodera esterna, cioè la parte più vicina al corpo. La parte di sostegno quindi può essere generalmente costituita da molle (meglio se insacchettate) o lattice naturale oppure poliuretano espanso, in alcuni materassi è suddivisa in più strati formati da 2 o più materiali . Sia i materassi a schiuma che a molle possono avere zone a portanza differenziata, cioè consistenza (rigidità) maggiore o minore in aree diverse del materasso (zona lombare, glutei, spalle etc.), a tal fine vengono usate molle di diverso diametro o cedevolezza diversa in "zone" opportune del materasso a molle; mentre nelle lastre (costituite da materiale uniforme) si sfrutta lo spessore non uniforme in punti diversi dello stesso o si "indebolisce" la lastra con fori verticali cavi di vario diametro a seconda delle "zone", o ancora si distribuiscono tali fori con concentrazione diversa nelle varie "zone" del materasso. L’imbottitura, generalmente di 1, 2 o più cm, dapprima era formata prevalentemente da lana per il lato invernale e da cotone per quello estivo, oggi vengono utilizzate fibre naturali e materiali tecnici: anallergici, con capacità termo-regolante o idrofoba; l’imbottitura può contribuire ad incrementare, anche se di poco, il grado di rigidità totale del materasso. La fodera, ovvero quella classica in poliestere o cotone si è evoluta, per guanciali e materassi oggi vengono impiegati tessuti tecnici di vario tipo: antistatico, idrofobo o anallergico che generalmente sono costituiti da fibre naturali e non, alcuni di questi materiali sono addirittura più freschi del cotone (gel) o asciugano molto più rapidamente. Parliamo ora di portanza: cioè la capacità di sostenere il peso del corpo associata a maggiore o minore cedevolezza del supporto: materasso morbido, di rigidità media, rigido; non esistono regole assolute, la portanza viene anche indicata con un numero (su una scala che và da 1 a 10) Rigido: è quello che generalmente viene chiamato ortopedico, ha maggiore portanza ed è indicato per soggetti con oltre 100 Kg. di peso o per problemi alla coilonna vertebrale; in questo caso è maggiormente indicata la classica buona portanza delle molle, sono da preferire quelle insacchettate, 800 molle nel matrimoniale o 400 nel singolo vanno già bene, ad un numero maggiore di molle quasi mai corrisponde un materasso più robusto, ma di poco più ergonomico. Media durezza: indipendentemente dal tipo, quella media (6) è la portanza “minima” indicata per chi soffre di “mal di schiena”, ma anche di dolori cervicali; però fate bene attenzione: queste sono informazioni indicative o di massima, mentre il mal di schiena ha sempre una precisa origine da indagare a livello ortopedico, chiedete sempre il parere del medico ortopedico prima dell’acquisto di un materasso. Morbido: indicato per persone senza particolari problemi di schiena o cervicali, che preferiscono un sostegno modesto ed un supporto morbido (inferiore a 5), a proposito, la morbidezza oggi è ulteriormente accresciuta dal nuovo materiale memory foam & c. Talvolta ci si chiede come sia possibile che due materassi apparentemente uguali (ad esempio in lattice) abbiano prezzi diversi o addirittura molto diversi, questi i possibili motivi: caratteristiche del lattice o “miscela” di Hevea Brasiliensis (lastra in miscela di lattice di diversa provenienza - lattice parzialmente naturale) - spessore della lastra - grado di rigidità (può fare persino raddoppiare il prezzo) - imbottitura (di qualità e costo molto diverso) - sottofodera (sintetica, naturale) - fodera  (anche questa con caratteristiche di qualità e costo molto diverse) - sfoderabilità (su tre lati, totale, assente) - maniglie (a volte mancano) - durata della garanzia; variando le caratteristiche appena descritte 2 materassi con lastra dello stesso materiale ma con caratteristiche diverse possono avere costi anche di 5 volte uno maggiore dell'altro. Materassi e guanciali, quando possibile, necessitano che venga arieggiata la stanza che li ospita (alcuni sostengono ogni giorno, sembra però una esagerazione). Si parla tanto di muffe, anche troppo, se i vostri materassi sono ammuffiti i casi sono tre: si sono bagnati ma non sono stati asciugati bene, non prendono mai aria, la vostra casa ha bisogno urgente di un deumidificatore. Si fa un gran parlare della capacità del materasso di far circolare aria al suo interno per non fare accumulare umidità o proliferare le muffe, questa sembra una tipica esagerazione commerciale, a quale umidità si riferiscono? quella enorme presente nell'aria o l’altra derivante da decine di litri di sudore? il lattice naturale traspira, le moderne schiume poliuretaniche sono ormai a cellule aperte quindi traspiranti, le molle lavorano in “aria”; ma forse intendono riferirsi a qualche prodotto di infima qualità e di bassissimo costo. Si esagera anche con gli acari, di “acaro” non è mai morto nessuno, ma se pensate che i vostri materassi si siano trasformati in un allevamento di acari, non vi occorre consultare la ditta della disinfestazione, basta acquistare un materasso specifico che riceve un trattamento speciale  che risolve il problema , e dopo un eventuale lavaggio della fodera potete rinforzare questa caratteristica , acquistando  in qualunque supermercato una semplice bomboletta spray anti-acaro e spruzzarne un po' (se necessario anche ogni mese) su entrambe i lati del materasso.  La vera innovazione nel mondo dei materassi e dei guanciali, è rappresentata dal nuovo materiale “memory foam” (memory = memoria , foam = schiuma) quindi anche "schiumna di memoria" o "a memoria di forma". E’ una scoperta del 1966 dovuta alla ricerca dell'Ente Spaziale Americano NASA, che lo stesso non lo ha mai impiegato. Questo mareriale è il risultato della lavorazione industriale di schiuma poliuretanica con aggiunta di una miriade di bollicine d’acqua (viene anche detta “lavorazione ad acqua”), alle alte temperature l’acqua evapora, il materiale risultante è il poliuretano espanso a cellule aperte, poroso quindi traspirante, pratico e molto elastico (se pressato, al rilascio, riprende immediatamente la forma iniziale, mantenendola nel tempo); per diventare memory, nella fase di lavorazione, vengono aggiunte sostanze che ne modificano la resilienza, diventa così molto morbido e cedevole, sensibile al peso ma anche al calore del corpo umano, reagisce infatti ad essi cedendo morbidamente; è anallergico ed anti-acaro. La “resilienza” del memory foam, viene evidenziata dall’impronta che rimane sul materiale sollevando la mano che lo pressava (l'immagine è associata ad ogni descrizione del memory); è poco elastico (molto resiliente), stendetevi sopra una lastra di memory (meglio se alta almeno 5 cm.) ed essa si deforma per conseguenza sia del peso che del calore del corpo, cede con lentezza, non all’istante ma come al rallentatore, avrete così una bellissima sensazione di morbida cedevolezza, sofficità e senso di leggerezza. Il memory viene impiegato nei guanciali, in molti tipi di materassi si usa come ulteriore strato tra quello di sostegno e l’imbottitura (o tra sostegno e fodera) per aumentarne di molto il confort, esso costituisce anche l’intera struttura dei guanciali omonimi. Diversi fabbricanti e commercianti di materassi si sono sbizzarriti a modificare il nome del memory foam con suffissi “ad hoc” e vocaboli similari (per es. form invece di foam), viene altresì indicato come “visco elastico” oppure impropriamente come “gomma piuma di memoria”; il loro obiettivo è far credere che il “loro” memory sia diverso se non addirittura esclusivo; brevettano nomi, ma anche materiali con caratteristiche quasi identiche , la verità è che l’unica differenza non è data dal nome, ma esclusivamente dalla densità specifica e dalla resilienza del materiale.  Due parole sui "topper memory": sono sovrammaterassi generalmente di 5 cm. di memory, completi di fodera, che si applicano in un istante al vostro materasso; se esso è ancora in buono stato perchè cambiarlo? Potete avere, con modica spesa, "l'effetto nuvola", basta un guanciale in memory ed un topper (di gran lunga meno costoso del materasso Come già detto, il memory foam rappresenta la vera grande rivoluzione nella costruzione dei materassi, erano già da prima ergonomici ed a portanza differenziata, col memory hanno guadagnato quello che ho definito “effetto nuvola”. Un guanciale in memory ed un buon materasso con strato in memory (minimo 5cm.), vi faranno dormire meglio, se a questi aggiungete un topper, penserete di essere distesi sopra una nuvola; ma state anche  attenti che se già  avete problemi di schiena potreste trovarvi non molto bene . Il consiglio migliore che riesco a darvi è quello di scoprire la differenza tra i diversi tipi di materasso, soprattutto quello più adatto a voi, sdraiandovi sopra. Provateli presso il nostro punto vendita di roma , in via dei gordiani 391 telefono 062593655  vi offriamo la possibilità di provare i nostri prodotti per il tempo che riterrete necessario  perchè al di la delle descrizioni tecniche siete voi che dovrete usarli per lungo tempo  , e visto  che le impressioni  che si ricevono , dipendono  dalla  sensibilità di ciascuno,  e che ciascuno quindi percepisce in modo anche molto diverso lo stesso oggetto.  La base, ovvero il piano sul quale poggia il materasso è importante quanto il resto, le doghe in legno rappresentano una soluzione ottimale. Controllate che non siano troppo sottili, troppo cedevoli e che siano ben isolate dall'eventuale supporto centrale di sostegno (mediante strisce di gomma o altro materiale antistrofinio); un letto che cigola non facilita certo il sonno ed ancor meno ............ altre cose.

in quale posizione dormire? Ecco le migliori e le peggiori scelte

in quale posizione dormire? Ecco le migliori e le peggiori scelte
#dormire #sonno #salute #benessere

Sulla schiena o sul fianco? Ecco vantaggi e svantaggi delle possibili scelte

Trovare la giusta posizione per dormire non è solo una questione di buon sonno: assumere quella sbagliata potrebbe portare a conseguenze negative anche su altri aspetti della salute, in particolare mal di schiena e altri problemi associati alla colonna vertebrale. Ecco quali sono le migliori e le peggiori posizioni che si possono assumere durante la notte.

Scegliere di addormentarsi sdraiati sulla schiena è senza dubbio la scelta migliore. A trarne beneficio saranno la testa, il collo e la colonna vertebrale, che si troveranno perfettamente allineati in una posizione che potrebbe essere definita “neutrale”. Infatti quando ci si sdraia sulla schiena non si aumenta la pressione che grava sullo scheletro e la schiena non assume pericolose curvature. Per di più in questo modo si combattono le rughe della pelle del volto e dato che la testa è sollevata rispetto allo stomaco si riduce il rischio di reflusso esofageo. Attenzione, però: in questa posizione è più facile russare e bisognerebbe evitare di tenere le braccia sollevate per non sottoporre a stress i nervi delle spalle.

Un'altra buona scelta è addormentarsi sul fianco, soluzione ideale per chi soffre di apnee ostruttive del sonno o, più semplicemente, tende a russare. Questa posizione è indicata anche a chi è soggetto a dolori al collo e alla schiena e alle donne incinte, alle quali è consigliato di sdraiarsi sul fianco sinistro per garantirsi un flusso ottimale di sangue. Il motivo di queste indicazioni? Dormire sul fianco può aiutare a tenere aperta l'orofaringe e ad allungare la colonna vertebrale. D'altra parte, la pressione della pelle del viso contro il cuscino potrebbe rovinare un po' la pelle. Per di più dormire sul fianco destro può accentuare eventuali problemi di reflusso, mentre addormentarsi sul sinistro può aumentare lo stress a carico di alcuni organi interni, come il fegato. Un aiuto per evitare questi possibili effetti collaterali arriva dai cuscini: provate a utilizzarne uno ergonomico sotto alla testa abbinato a uno più piccolo a livello della vita e a un terzo fra le gambe.
La scelta peggiore è invece quella di dormire sullo stomaco. Infatti questa posizione non sorregge la normale curvatura della colonna vertebrale, sottopone le articolazioni e i muscoli ad una pressione aggiuntiva e può quindi provocare dolore, formicolii e intorpidimenti. Tuttavia, potrebbe essere una buona scelta per chi russa, perché aiuta a mantenere aperte le vie respiratorie superiori. Chi soffre di dolori al collo e alla schiena dovrebbe invece evitarla.

Nemmeno la cosiddetta posizione fetale è raccomandata: inizialmente confortevole, può affaticare la schiena e le articolazioni, soprattutto quando gomito e ginocchia si avvicina molto al petto. Meglio mantenere spalle e collo allineati.
Al di là delle indicazioni generali, appare chiaro come a seconda dei problemi di cui si soffre sia necessario trovare la posizione per dormire più adatta a non accentuarli. Ricordate poi che anche la scelta del cuscino e del materasso è importantehttp://www.benessereblog.it/post/120946/in-quale-posizione-dormire-ecco-le-migliori-e-le-peggiori-scelte?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+benessereblog%2Fit+%28benessereblog%29



 

lunedì 3 novembre 2014

Dormicisu - via dei Gordiani 391 Roma

Dormicisu - via dei Gordiani 391 Roma
telefono 062593655
email info@dormicisu.com
#lavoro #impiego #guadagno

Dormicisu , azienda  giovane ed innovativa specializzata nella fabbricazione di letti , materassi  , reti ed accessori , da sempre attiva nella consulenza sul riposo, con selezionati prodotti di elevato standard qualitativo a prezzi di fabbrica, ricerca per ampliamento organico:
Agenti e rappresentanti di commercio mono e plurimandatari per zone libere su tutto il territorio nazionale.
 Collaboratori esterni per la vendita a privati: Cerchiamo collaboratori esterni in tutto il territorio italiano con il compito di prendere appuntamenti telefonici con i clienti per effettuare dimostrazioni a domicilio dei nostri prodotti. Si offrono "kit di vendita" gratuito, rimborso spese ed alte provvigioni proporzionali agli obiettivi di vendita raggiunti. E' gradita l'esperienza nel settore dei materassi o in altri settori adibiti alla vendita a domicilio, con portafoglio clienti già consolidato. L'opportunità è aperta anche a coloro che cercano un primo impiego e offriamo in questo caso, su richiesta, un periodo di affiancamento formativo.
Agenti e rappresentante nel settore sanitario – alberghiero con portafoglio clienti

Segnalatore potenziali clienti. (No Vendita)quello che dovrai fare è semplicemente indicarci aziende e/o persone private da contattare su tua referenza, interessate ad una consulenza sul riposo, per valutare la sostituzione di reti, materassi , letti e guanciali, e tu guadagnerai su ogni vendita andata a buon fine
Il trattamento economico sarà personalizzato.
Per tutte le figure professionali offresi adeguata retribuzione commisurata alle reali capacità.

In tutta Europa e USA queste professioni sono ben consolidate ed altamente remunerative, anche in Italia stanno  emergendo queste figure professionali, in cui crediamo moltissimo.

Sei in cerca di una occupazione flessibile che ti consenta di gestire il tuo tempo come meglio preferisci?
Hai già un lavoro e sei in cerca di una seconda occupazione part-time?
Possibilità di inserimento strutturato in azienda dopo periodo di prova e crescita professionale come consulente e/o manager per i candidati più motivati.
Formazione iniziale gratuita ,  costituisce titolo preferenziale la provenienza dal settore commerciale. Richiesta serietà e forma mentis da professionista.

Inviaci una mail con un curriculum vitae e una breve lettera di presentazione, indicando nell’oggetto la posizione che ti interessa

Foto: Dormicisu - via dei Gordiani 391 Roma telefono 062593655  email info@dormicisu.com #lavoro #impiego #guadagno   Dormicisu , azienda  giovane ed innovativa specializzata nella fabbricazione di letti , materassi  , reti ed accessori , da sempre attiva nella consulenza sul riposo, con selezionati prodotti di elevato standard qualitativo a prezzi di fabbrica, ricerca per ampliamento organico: Agenti e rappresentanti di commercio mono e plurimandatari per zone libere su tutto il territorio nazionale.  Collaboratori esterni per la vendita a privati: Cerchiamo collaboratori esterni in tutto il territorio italiano con il compito di prendere appuntamenti telefonici con i clienti per effettuare dimostrazioni a domicilio dei nostri prodotti. Si offrono "kit di vendita" gratuito, rimborso spese ed alte provvigioni proporzionali agli obiettivi di vendita raggiunti. E' gradita l'esperienza nel settore dei materassi o in altri settori adibiti alla vendita a domicilio, con portafoglio clienti già consolidato. L'opportunità è aperta anche a coloro che cercano un primo impiego e offriamo in questo caso, su richiesta, un periodo di affiancamento formativo. Agenti e rappresentante nel settore sanitario – alberghiero con portafoglio clienti  Segnalatore potenziali clienti. (No Vendita)quello che dovrai fare è semplicemente indicarci aziende e/o persone private da contattare su tua referenza, interessate ad una consulenza sul riposo, per valutare la sostituzione di reti, materassi , letti e guanciali, e tu guadagnerai su ogni vendita andata a buon fine  Il trattamento economico sarà personalizzato. Per tutte le figure professionali offresi adeguata retribuzione commisurata alle reali capacità.   In tutta Europa e USA queste professioni sono ben consolidate ed altamente remunerative, anche in Italia stanno  emergendo queste figure professionali, in cui crediamo moltissimo.  Sei in cerca di una occupazione flessibile che ti consenta di gestire il tuo tempo come meglio preferisci? Hai già un lavoro e sei in cerca di una seconda occupazione part-time? Possibilità di inserimento strutturato in azienda dopo periodo di prova e crescita professionale come consulente e/o manager per i candidati più motivati. Formazione iniziale gratuita ,  costituisce titolo preferenziale la provenienza dal settore commerciale. Richiesta serietà e forma mentis da professionista.  Inviaci una mail con un curriculum vitae e una breve lettera di presentazione, indicando nell’oggetto la posizione che ti interessa

mercoledì 29 ottobre 2014

10 consigli utili per ricordare i sogni

10 consigli utili per ricordare i sogni
#dormire #sogni #sognare #benessere

Vi sarà capitato più di una volta di essere svegliati nel mezzo di un bel sogno e di non ricordare quasi nessun dettaglio dopo un paio di minuti. Il suono della sveglia talvolta può rovinare la magia e impedirvi di ricordare i sogni. Esistono alcuni trucchi che possono aiutarvi a raggiungere il vostro obiettivo.

Riuscire a ricordare i propri sogni richiede metodo e allenamento. Dal risveglio al momento di uscire di casa, altrimenti, i sogni si trasformano in un ricordo molto lontano e non sareste in grado di raccontarli a chi incontrerete, fatto salvo per qualche dettaglio particolare. Dimentichiamo molti più sogni rispetto a quanti ne possiamo ricordare. Proviamo ad alleviare l'amnesia al risveglio con qualche stratagemma.
1) Presa di coscienza

Per riuscire a ricordare i vostri sogni dovreste prima di tutto esprimere la volontà nel raggiungere il vostro obiettivo. Prima di addormentarvi dite a voi stessi che al risveglio vorrete ricordare i sogni per aiutare il vostro cervello ad entrare nella giusta predisposizione e ad aiutarvi a ricordare i sogni quando vi sveglierete.
2) Focalizzazione

Ogni sera prima di andare a dormire prendetevi qualche minuto di tempo per pensare in tranquillità a ciò che vorreste sognare. Questa tecnica permette di accrescere la possibilità che
sognerete proprio ciò che vorrete. Dunque al risveglio sarà più semplice ricordare il tutto e ricollegare il sogno al desiderio espresso.
3) Accettazione

Alcune persone vorrebbero ricordare i propri sogni ma nello stesso tempo sono in lotta con questo stesso desiderio. Dunque respingono i sogni e cercano in realtà di dimenticarli. Al risveglio non ricordano nulla e non vorrebbero mai fare brutti sogni. Ma il mondo onirico spesso ci invia proprio i messaggi di cui abbiamo bisogno. Dunque dovreste provare ad accettare i propri sogni senza timore così da poterli ricordare e eventualmente analizzare o interpretare.
4) Superare le paure

Affrontare le paure, anche quando sono legate ai propri sogni, può essere d'aiuto per permettere al nostro cervello di predisporsi al ricordo dei sogni. A volte ci si può ritrovare nel mezzo di incubi spaventosi con il desiderio di svegliarsi all'improvviso. Le paure che si manifestano nei sogni possono riflettere alcuni aspetti della nostra vita reale. Potrebbe essere utile impegnarsi a ricordare i sogni per individuare e approfondire questi collegamenti.
5) Annotare i sogni

E' probabilmente il consiglio migliore e la tecnica più efficace per ricordare i sogni. Si tratta di appuntarli subito appena svegli. L'ideale sarebbe tenere un diario dei sogni, un quaderno con una penna sul comodino per scrivere tutto subito. Bastano pochi minuti per dimenticare i sogni, quindi appuntateli immediatamente, mentre sono ancora freschi nella vostra mente. Scrivete prima che immagini e ricordi svaniscano.
6) Inventare sogni

Per aiutare la mente a ricordare i vostri sogni provate ad inventarne uno e a prenderne nota. Partite da una situazione legata alla vostra vita quotidiana e trasformatela con i vostri pensieri in un sogno. Aggiungete numerosi dettagli legati al luogo, all'abbigliamento, alle azioni compiute. Create le immagini nella vostra mente e poi cercate di ricordare il vostro universo personale e di prenderne nota come se si trattasse di un sogno.
7) Svegliarsi naturalmente

Il suono della sveglia potrebbe interrompere un sogno e condurci a dimenticarlo completamente in pochi secondi. Per esercitarvi a ricordare i sogni scegliete una giornata in cui non avete bisogni di puntare la sveglia e in cui vi potrete dunque svegliare naturalmente. Potrete approfittare anche dei pisolini pomeridiani più lunghi del solito, quando il cervello riesce comunque ad entrare nella fase REM. Riconoscete i momenti in cui vi accorgete di sognare meglio e sceglieteli per esercitarvi a ricordare i sogni.
8) Preparare il corpo

Preparare la mente a ricordare i sogni è molto importante, ma lo è anche preparare il corpo. Secondo la dott.ssa Patricia Garfield, la posizione del corpo durante i sogni è essenziale per ricordarli. Ad esempio, se vi rendete conto che di solito vi addormentate distesi sul lato destro ma che quando vi svegliate sul lato sinistro non riuscite a ricordare i vostri sogni, sdraiatevi nella posizione abituale in cui sapete di addormentarvi e sognare. Questo tratagemma potrebbe aiutarvi a ricordare meglio i sogni appena dopo il risveglio.
9) Visualizzazione

Anche durante il giorno potete allenarvi a ricordare i sogni, grazie alla visualizzazione. Potrebbe esservi utile visualizzare voi stessi mentre riuscite a ricordare un sogno e prendete nota dei dettagli che lo compongono sul vostro quaderno dei sogni. Potrebbe anche esservi utile scegliere momenti precisi della giornata in cui dedicarvi a questa breve visualizzazione. Ad esempio quando vi guardate allo specchio o appena prima di scendere dall'auto. Dovrebbero bastare pochi minuti inseriti in un impegno costante a raggiungere l'obiettivo di ricordare i sogni.
10) Meditazione

La meditazione, svolta in modo corretto e con l'aiuto di una guida, è benefica per la salute, favorisce il buon sonno e può essere d'aiuto per ricordare i sogni. Potrebbe aiutarvi a scoprire qualcosa di voi stessi che ancora non conoscete e ad indagare il vostro lato interiore. La meditazione può essere legata, infine, ai sogni lucidi, quei sogni in cui si può prendere coscienza del fatto di stare sognando e magari riuscire ad esplorare e modificare a piacere il proprio sogno.

http://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/14663-ricordare-i-sogni-consigli


 

Alcol e disturbi del sonno, esiste un legame?

Alcol e disturbi del sonno, esiste un legame?
#alcool #insonnia #dormire #sonno #salute #benessere

Perché un bicchiere prima di andare a letto ci illude di dormire meglio, e perché non è vero: la risposta è nei livelli di epinefrina.

Una serata fuori con gli amici, una cena con qualche bicchiere di vino in più rispetto al solito, e ci sentiamo subito più rilassati e in grado di andare serenamente a dormire. Poi però il sonno viene disturbato e non riusciamo a riposare in modo tranquillo, svegliandoci più stanchi di prima. Cosa succede? Perché l'effetto disinibente e rilassante dell'alcol non ha funzionato?

La risposta sta nel livello di epinefrina (o adrenalina), l'ormone prodotto naturalmente dal nostro corpo che stimola la reattività dell'organismo e può causare un aumento della frequenza cardiaca: quando ingeriamo dell'alcol, sulle prime subiamo l'effetto rilassante e ci sembra di poter dormire da un momento all'altro, ma passato qualche tempo il corpo reagisce alla rilassatezza producendo più adrenalina. Non in quantitativi esagerati, ma sufficienti naturalmente a causare disturbi nel sonno, perché ci si può svegliare in preda alla tachicardia. Insomma, non ci si riposa a sufficienza
Il legame tra alcol e disturbi del sonno è visibile anche in molti casi di insonnia, circa il 10% di quelli conclamati, soprattutto se associato a cene pantagrueliche o all'ingestione di cibi che possono favorire l'insorgenza dell'insonnia; il problema del consumo di alcol prima di andare a dormire sta anche nell'eccessivo rilassamento dei muscoli, anche quelli respiratori, e questo può portare alle apnee notturne e problemi di respirazione nel corso della notte. Inoltre il consumo di alcol può portare a doversi alzare per lo stimolo di urinare, rovinando la qualità del sonno.

Come evitare questi problemi di sonno senza negarsi il piacere di un bicchiere di vino a cena? Compensando con moltissima acqua, ovvero l'unico liquido in grado di apportare energia al corpo e contrastare l'effetto affaticante dell'alcol. Meglio ricordarsi di consumare comunque attorno al litro e mezzo di acqua al giorno e aumentare la dose in caso si voglia bere un bicchiere di vino in più nel corso di una serata.
http://www.benessereblog.it/post/120864/alcol-e-disturbi-del-sonno-esiste-un-legame



 

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martedì 28 ottobre 2014

Bonus mobili, c'è la proroga per il 2015
#bonus #materassi #reti #retiortopediche #memoryfoam

La legge di stabilità ha confermato la detrazione Irpef pari al 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica avanzata finalizzati all'arredo di immobili oggetto di ristrutturazione.

Il Ddl di stabilità proroga di un anno il bonus mobili, la misura introdotta nel 2013 che consente la detrazione Irpef del 50%, su una spesa massima di 10 mila euro ripartita in 10 anni, per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici. I requisiti per la sua fruizione restano gli stessi. Presupposto per il beneficio è, infatti, l'aver già effettuato un intervento di ristrutturazione e precisamente un intervento di:

- manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia, sia sulle parti comuni di edificio residenziale sia sulle singole unità immobiliari residenziali;

- manutenzione ordinaria sulle parti comuni di edificio residenziale; interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell'immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se non rientranti nelle categorie precedenti (in località con dichiarato stato di emergenza);

- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia di interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione, ristrutturazione e da cooperative edilizie (a determinate condizioni).

Per la detrazione è indispensabile che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l'acquisto dei mobili: non è invece necessario, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l'arredo dell'abitazione.

Le spese per questi interventi devono essere state sostenute a partire dal 6 giugno 2013 e fino al 31/12/2014. La data di avvio dei lavori va dimostrata con eventuali abilitazioni amministrative o tramite dichiarazione sostitutiva di atto notorio. L'acquisto di mobili/elettrodomestici è agevolabile anche se i beni sono destinati ad arredare un ambiente diverso di quello oggetto di intervento edilizia.

La detrazione spetta per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 per l'acquisto di mobili nuovi (tra questi, letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione). E per l'acquisto di grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica.

Rientrano nei grandi elettrodomestici, per esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. Nell'importo delle spese sostenute possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.

Leggi Tutto: http://www.pensionioggi.it/notizie/fisco/bonus-mobili-c-e-la-proroga-per-il-2015-55678#ixzz3HRC6Pomg


 

Combattere il mal di schiena con il materasso giusto

Combattere il mal di schiena con il materasso giusto
#MALDISCHIENA #MATERASSO #SALUTE #BENESSERE #ORTOPEDICO #MEMORYFOAM

Riposare al meglio, per affrontare al top della forma anche le giornate più frenetiche: dormire è una delle attività che coinvolge maggiormente il tempo di un individuo, una fase essenziale della giornata in cui concedersi il meritato relax e dare il tempo al corpo di scaricare lo stress e recuperare le energie necessarie per affrontare, di nuovo, la giungla metropolitana.

Nonostante il bisogno fisiologico di dormire ci porti spesso ad addormentarci nei posti più impensabili (basti pensare al vicino di treno durante il tragitto di ritorno a casa), sorgono spesso delle problematiche che non permettono di godere a pieno di tutte le fasi del sonno: oltre a disturbi del sonno quali Pavor Nocturnus e sonnambulismo, anche il mal di schiena diventa spesso protagonista di notti insonni.

Il mal di schiena viene spesso etichettato dagli esperti del settore come “il male degli italiani”: si tratta spesso di situazioni croniche, che quindi necessitano delle dovute attenzioni. L’ernia del disco ad esempio colpisce 2,5 italiani su 100 e la fascia d’età coinvolta è davvero ampia: i primi problemi possono iniziare attorno ai 20 anni e protrarsi fino alla vecchiaia, soprattutto quando i piccoli dolori non destano la necessaria preoccupazione.

I dolori alla schiena sono essenzialmente legati a numerose attività quotidiane, tra le quali troviamo naturalmente i cosiddetti “nuovi lavori”, che legano sempre più persone alla scrivania, sedute davanti a un pc per circa 8-9 ore. Come ovviare a queste situazioni? In alcuni casi la sedia può diventare una preziosa alleata per combattere i tanto odiati dolori: esistono esercizi creati appositamente da praticare alla scrivania, per spezzare la routine fisica di una giornata sedentaria e rilassare collo, spalle, gambe e busto.

Anche il mondo delle tisane e degli infusi cerca di intervenire con cure naturali: lo zenzero ad esempio è perfetto per preparare un decotto dalle proprietà antinfiammatorie, mentre facendo essiccare i fiori di sambuco si può realizzare una tisana rilassante, consigliata soprattutto per la cura di reumatismi.

Esercizio fisico durante il giorno, tisane e anche corsi di automassaggio: conoscere il proprio corpo è essenziale per riconoscere ogni piccolo problema legato alla tensione accumulata su spalle, collo e zona lombare e nel web si possono trovare video tutorial che spiegano step by step come agire sui punti critici prima di andare a dormire.

“La vita è un male a cui il sonno dà sollievo per otto ore al giorno”

Il francese Sébastien-Roch Nicolas de Chamfort interpretò al meglio il concetto di sonno, enfatizzando l’antagonismo di una vita spesso troppo piena di impegni improrogabili. Nonostante le influenze dell’ambiente e delle situazioni di tutti i giorni siano determinanti per la nostra salute, anche la scelta del materasso ha la capacità di aiutare (o peggiorare) il mal di schiena: come scegliere quindi il materasso più adatto alla propria situazione?

Complici le televendite proposte incessantemente in televisione e il bisogno fondamentale del nostro corpo di ottenere un buon riposo, la scelta del materasso è diventata una delle priorità degli italiani, grazie anche a studi scientifici che hanno confermato lo stretto rapporto tra materasso e dolori alla schiena: se per molti anni ortopedici di tutto il mondo hanno consigliato di dormire su materassi duri, una ricerca pubblicata dal rinomato medical journal “The Lancet” ha spodestato questa tendenza, affermando che il sonno migliore arriva grazie a strutture di media durezza, in grado di adattarsi alle nostre forme senza cadere nella trappola dell’effetto – affossamento.

Una superficie che si adatta perfettamente alle curve naturali della colonna vertebrale, distribuendo in modo omogeneo il peso del corpo: questi materassi spesso comportano una spesa considerevole, ma le 8 ore di media che trascorriamo a letto equivalgono a 1/3 della nostra vita, una porzione di tempo decisamente notevole. Anche il materiale di cui è composto ricopre un ruolo fondamentale: la scelta migliore, ad oggi, è costituita dal lattice, anallergico e traspirante.

E per quanto riguarda le migliori posizioni in cui dormire? Per evitare di risvegliarsi con fastidiosi dolori nella zona lombare e cervicale è bene addormentarsi supini (a pancia in su) o su un fianco (a patto che le gambe siano ben stese, senza rannicchiarsi). Dormire a pancia in giù invece è una della abitudini da evitare assolutamente: se proprio non riuscite a farne a meno sarebbe meglio avere sempre un cuscino al di sotto del bacino, per ridurre lo sforzo lombare a cui si sottopone la schiena in quella posizione.

Come in ogni situazione, il massimo benessere è determinato da una combinazione efficace di diversi fattori: buona alimentazione, cura del corpo (sport, automassaggi) e sfruttamento della miglior “tecnologia del sonno”. Sottovalutare anche solo uno di questi aspetti può rovinare delle notti che potrebbero essere perfette, assicurando una giusta dose di riposo, sial al corpo che alla mente.


 Foto: Combattere il mal di schiena con il materasso giusto #MALDISCHIENA #MATERASSO #SALUTE #BENESSERE #ORTOPEDICO #MEMORYFOAM  Riposare al meglio, per affrontare al top della forma anche le giornate più frenetiche: dormire è una delle attività che coinvolge maggiormente il tempo di un individuo, una fase essenziale della giornata in cui concedersi il meritato relax e dare il tempo al corpo di scaricare lo stress e recuperare le energie necessarie per affrontare, di nuovo, la giungla metropolitana.  Nonostante il bisogno fisiologico di dormire ci porti spesso ad addormentarci nei posti più impensabili (basti pensare al vicino di treno durante il tragitto di ritorno a casa), sorgono spesso delle problematiche che non permettono di godere a pieno di tutte le fasi del sonno: oltre a disturbi del sonno quali Pavor Nocturnus e sonnambulismo, anche il mal di schiena diventa spesso protagonista di notti insonni.  Il mal di schiena viene spesso etichettato dagli esperti del settore come “il male degli italiani”: si tratta spesso di situazioni croniche, che quindi necessitano delle dovute attenzioni. L’ernia del disco ad esempio colpisce 2,5 italiani su 100 e la fascia d’età coinvolta è davvero ampia: i primi problemi possono iniziare attorno ai 20 anni e protrarsi fino alla vecchiaia, soprattutto quando i piccoli dolori non destano la necessaria preoccupazione.  I dolori alla schiena sono essenzialmente legati a numerose attività quotidiane, tra le quali troviamo naturalmente i cosiddetti “nuovi lavori”, che legano sempre più persone alla scrivania, sedute davanti a un pc per circa 8-9 ore. Come ovviare a queste situazioni? In alcuni casi la sedia può diventare una preziosa alleata per combattere i tanto odiati dolori: esistono esercizi creati appositamente da praticare alla scrivania, per spezzare la routine fisica di una giornata sedentaria e rilassare collo, spalle, gambe e busto.  Anche il mondo delle tisane e degli infusi cerca di intervenire con cure naturali: lo zenzero ad esempio è perfetto per preparare un decotto dalle proprietà antinfiammatorie, mentre facendo essiccare i fiori di sambuco si può realizzare una tisana rilassante, consigliata soprattutto per la cura di reumatismi.  Esercizio fisico durante il giorno, tisane e anche corsi di automassaggio: conoscere il proprio corpo è essenziale per riconoscere ogni piccolo problema legato alla tensione accumulata su spalle, collo e zona lombare e nel web si possono trovare video tutorial che spiegano step by step come agire sui punti critici prima di andare a dormire.  “La vita è un male a cui il sonno dà sollievo per otto ore al giorno”  Il francese Sébastien-Roch Nicolas de Chamfort interpretò al meglio il concetto di sonno, enfatizzando l’antagonismo di una vita spesso troppo piena di impegni improrogabili. Nonostante le influenze dell’ambiente e delle situazioni di tutti i giorni siano determinanti per la nostra salute, anche la scelta del materasso ha la capacità di aiutare (o peggiorare) il mal di schiena: come scegliere quindi il materasso più adatto alla propria situazione?  Complici le televendite proposte incessantemente in televisione e il bisogno fondamentale del nostro corpo di ottenere un buon riposo, la scelta del materasso è diventata una delle priorità degli italiani, grazie anche a studi scientifici che hanno confermato lo stretto rapporto tra materasso e dolori alla schiena: se per molti anni ortopedici di tutto il mondo hanno consigliato di dormire su materassi duri, una ricerca pubblicata dal rinomato medical journal “The Lancet” ha spodestato questa tendenza, affermando che il sonno migliore arriva grazie a strutture di media durezza, in grado di adattarsi alle nostre forme senza cadere nella trappola dell’effetto – affossamento.  Una superficie che si adatta perfettamente alle curve naturali della colonna vertebrale, distribuendo in modo omogeneo il peso del corpo: questi materassi spesso comportano una spesa considerevole, ma le 8 ore di media che trascorriamo a letto equivalgono a 1/3 della nostra vita, una porzione di tempo decisamente notevole. Anche il materiale di cui è composto ricopre un ruolo fondamentale: la scelta migliore, ad oggi, è costituita dal lattice, anallergico e traspirante.  E per quanto riguarda le migliori posizioni in cui dormire? Per evitare di risvegliarsi con fastidiosi dolori nella zona lombare e cervicale è bene addormentarsi supini (a pancia in su) o su un fianco (a patto che le gambe siano ben stese, senza rannicchiarsi). Dormire a pancia in giù invece è una della abitudini da evitare assolutamente: se proprio non riuscite a farne a meno sarebbe meglio avere sempre un cuscino al di sotto del bacino, per ridurre lo sforzo lombare a cui si sottopone la schiena in quella posizione.  Come in ogni situazione, il massimo benessere è determinato da una combinazione efficace di diversi fattori: buona alimentazione, cura del corpo (sport, automassaggi) e sfruttamento della miglior “tecnologia del sonno”. Sottovalutare anche solo uno di questi aspetti può rovinare delle notti che potrebbero essere perfette, assicurando una giusta dose di riposo, sial al corpo che alla mente.

Il sonno e gli anziani: una relazione non per forza complicata

Il sonno e gli anziani: una relazione non per forza complicata
#sonno #anziani #insonnia

Al contrario di quanto credono, le persone anziane non dormono affatto male. Se non affetti da patologie particolari, anzi, dormono meglio di quanto pensano. Lo dice uno studio pubblicato sul Journals of Gerontology: Medical Sciences

Molto spesso è un luogo comune; non sono solo gli anziani a credere che loro dormano poco e male e in tanti lamentano infatti di svegliarsi spontaneamente alle prime luci dell’alba o di non riuscire a riposare sufficientemente durante il sonno e quindi di sentirsi eccessivamente stanchi nell’arco dell’intera giornata. Ma questo è un mito da sfatare; quasi sempre si tratta di problemi specifici, come l’insonnia che non colpisce solo loro, altre volte invece si è innanzi a patologie che accentuano la stanchezza, che non è dunque legata al cattivo sonno.

Queste le risposte giunte da un gruppo di ricercatori statunitensi con a capo Jen-Hao Chen dell’University of Missouri. Qui hanno “arruolato” 727 anziani che sono stati prima intervistati e poi monitorati al fine di rilevare la percezione che hanno sulla qualità del proprio sonno notturno, basandosi sulla quantità di ore effettivamente dormite.

Lo studio si è strutturato in due fasi: dapprima è stato chiesto ai partecipanti di compilare un apposito questionario al fine di determinare la quantità e qualità di ore dormite così come da loro percepite. Circa un anziano su due riferisce infatti almeno un sintomo di insonnia, come la mancanza di sonno ristoratore. Nella seconda fase i pazienti hanno indossato per ben 72 ore un orologio da polso con incorporato un actigrafo, ossia un sensore capace di registrare il tempo e il modello del sonno così da indicare oggettivamente le ore da ciascuno effettuate.

Il risultato della ricerca ha fatto venire a galla non poche discrepanze tra i problemi di insonnia riportati dagli intervistati sui questionari e i dati registrati dall’actigrafo. La maggior parte degli anziani dorme bene e a sufficienza, mentre dai questionari risultava che: il 13% non si sente riposato, il 12% incontra problemi nell’addormentarsi, il 13% afferma di svegliarsi troppo presto e ben il 30% di svegliarsi regolarmente nel cuore della notte. Al contrario invece le misurazioni strumentali hanno messo in evidenza che il sonno è stato protratto per un numero sufficiente di ore per ogni notte, con una durata media di 7,9 ore con durate più lunghe per chi si svegliava più frequentemente durante la notte. Dunque, spiega Linda Waite dell’University of Chicago, uno tra gli autori dello studio: “gli anziani si lamentano spesso di svegliarsi troppo presto e di non sentirsi riposati nonostante accumulino ore sufficienti di sonno. I nostri risultati suggeriscono che quelli che sembrano essere specifici problemi di sonno possono in realtà essere legati ad altre questioni che riguardano il benessere in senso generale”.


 Foto: Il sonno e gli anziani: una relazione non per forza complicata #sonno #anziani #insonnia  Al contrario di quanto credono, le persone anziane non dormono affatto male. Se non affetti da patologie particolari, anzi, dormono meglio di quanto pensano. Lo dice uno studio pubblicato sul Journals of Gerontology: Medical Sciences  Molto spesso è un luogo comune; non sono solo gli anziani a credere che loro dormano poco e male e in tanti lamentano infatti di svegliarsi spontaneamente alle prime luci dell’alba o di non riuscire a riposare sufficientemente durante il sonno e quindi di sentirsi eccessivamente stanchi nell’arco dell’intera giornata. Ma questo è un mito da sfatare; quasi sempre si tratta di problemi specifici, come l’insonnia che non colpisce solo loro, altre volte invece si è innanzi a patologie che accentuano la stanchezza, che non è dunque legata al cattivo sonno.  Queste le risposte giunte da un gruppo di ricercatori statunitensi con a capo Jen-Hao Chen dell’University of Missouri. Qui hanno “arruolato” 727 anziani che sono stati prima intervistati e poi monitorati al fine di rilevare la percezione che hanno sulla qualità del proprio sonno notturno, basandosi sulla quantità di ore effettivamente dormite.  Lo studio si è strutturato in due fasi: dapprima è stato chiesto ai partecipanti di compilare un apposito questionario al fine di determinare la quantità e qualità di ore dormite così come da loro percepite. Circa un anziano su due riferisce infatti almeno un sintomo di insonnia, come la mancanza di sonno ristoratore. Nella seconda fase i pazienti hanno indossato per ben 72 ore un orologio da polso con incorporato un actigrafo, ossia un sensore capace di registrare il tempo e il modello del sonno così da indicare oggettivamente le ore da ciascuno effettuate.   Il risultato della ricerca ha fatto venire a galla non poche discrepanze tra i problemi di insonnia riportati dagli intervistati sui questionari e i dati registrati dall’actigrafo. La maggior parte degli anziani dorme bene e a sufficienza, mentre dai questionari risultava che: il 13% non si sente riposato, il 12% incontra problemi nell’addormentarsi, il 13% afferma di svegliarsi troppo presto e ben il 30% di svegliarsi regolarmente nel cuore della notte. Al contrario invece le misurazioni strumentali hanno messo in evidenza che il sonno è stato protratto per un numero sufficiente di ore per ogni notte, con una durata media di 7,9 ore con durate più lunghe per chi si svegliava più frequentemente durante la notte. Dunque, spiega Linda Waite dell’University of Chicago, uno tra gli autori dello studio: “gli anziani si lamentano spesso  di svegliarsi troppo presto e di non sentirsi riposati nonostante accumulino ore sufficienti di sonno. I nostri risultati suggeriscono che quelli che sembrano essere specifici problemi di sonno possono in realtà essere legati ad altre questioni che riguardano il benessere in senso generale”.

Chi dorme poco è inclineall’internet-dipendenza

Chi dorme poco è inclineall’internet-dipendenza

#sonno #dormire #insonnia #internet

Assolti tablet e telefonini, non sono loro i colpevoli. Al contrario: chi è predisposto all’insonnia sarebbe più vulnerabile a un uso compulsivo dei media elettronici

Si diventa insonni perché non ci si riesce a staccare da computer, tablet e smartphone, o si è già insonni e allora anche di notte si rimane incollati a schermi e tastiere? Questi strumenti sono importanti mezzi di stimolo cognitivo, ma se il loro uso interferisce con qualità e quantità di sonno, allora potrebbero avere un effetto negativo sull’apprendimento, che invece necessita di un buon riposo. Secondo una ricerca realizzata da psicologi canadesi e pubblicata sul Journal of Sleep Research, chi tende a usare fino a tardi i media elettronici ha già per proprio conto difficoltà a prendere sonno. La ricerca inverte la tendenza rispetto a studi precedenti, che avevano attribuito l’aumento delle insonnie alla difficoltà a separarsi da Facebook o Twitter, da altri social network, e più in generale dai diversivi offerti dall’elettronica. Dicono gli autori dello studio, Royette Tavernier e Teena Willoughby del Department of Psychology della Brock University di St Catharines, nell’Ontario: «Il nostro studio longitudinale su un campione di universitari è durato tre anni ed è stato il primo a esaminare la direzione dell’effetto tra due importanti caratteristiche del sonno (la sua durata e la presenza di disturbi del sonno) e due indici di utilizzo di media (uso di televisione e social network)».

A un migliaio di studenti universitari tra i 17 e i 25 anni è stato sottoposto un questionario, rilevando le loro abitudini nel corso della settimana e durante il weekend, momenti che hanno differenti pattern sia per il tempo dedicato al sonno sia per le modalità d’uso dei media elettronici. «Lo studio - spiegano gli autori - ha indicato che le preesistenza di problemi del sonno era in grado di predire la quantità di tempo trascorsa guardando la tv o sui social network. Al contrario, il tempo trascorso davanti ai media elettronici non era in grado di predire l’eventuale presenza di disturbi del sonno». Ciò a cui la ricerca sembra non rispondere è come se la passassero gli insonni quando ancora non esisteva l’elettronica, quando non ci si poteva collegare a internet 24 ore su 24. Ad esempio, se un buon libro potesse tenere loro compagnia, ma anche tenere sveglio chi altrimenti avrebbe dormito. «D’altra parte, il periodo degli studi universitari rappresenta per molti il momento in cui ci si allontana dalle abitudini familiari - dice il professor Giuseppe Plazzi, del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna, IRCCS Scienze Neurologiche Ausl di Bologna -. Molti prediligono lo studio notturno e questo potrebbe rappresentare l’espressione di una particolare attitudine circadiana, ossia di un loro specifico cronotipo».

Un altro studio ha poi esplorato il rapporto tra l’utilizzo di Facebook e la qualità del sonno. È noto che questo social network può generare forme più o meno intense di dipendenza perché rappresenta una sorta di finestra sui fatti degli altri. Lo studio è stato effettuato da ricercatori della Scuola di Medicina dell’Universitad Peruana de Ciencias Aplicadas di Lima, in Perù, guidati da Isabella Wolniczak, ed è stato pubblicato su PLOS One. Si tratta di uno studio “trasversale”, metodologia che rileva l’associazione tra un fenomeno e un altro, senza che sia possibile capire quale dei due sia la causa. La ricerca ha messo in evidenza che tra gli oltre 400 universitari analizzati, un sonno di scarsa qualità era presente in circa il 50per cento dei soggetti. L’uso smodato di Facebook era invece presente in circa il 9 per cento dei soggetti. Tra questi ultimi la frequenza dei disturbi del sonno era però decisamente superiore. Gli autori propongono diverse possibili spiegazioni di questa associazione: forse alcuni studenti avviano Facebook quando hanno terminato le attività quotidiane, un momento che facilmente corrisponde con quello del sonno; oppure si sviluppa dipendenza per alcune attività di Facebook, come i messaggi e i giochi online. Infine, l’uso smodato di Facebook potrebbe essere responsabile di vissuti di solitudine e isolamento, che già in precedenza altre ricerche hanno dimostrato essere esse stesse causa di insonnia.

 Foto: Chi dorme poco è inclineall’internet-dipendenza  #sonno #dormire #insonnia #internet   Assolti tablet e telefonini, non sono loro i colpevoli. Al contrario: chi è predisposto all’insonnia sarebbe più vulnerabile a un uso compulsivo dei media elettronici  Si diventa insonni perché non ci si riesce a staccare da computer, tablet e smartphone, o si è già insonni e allora anche di notte si rimane incollati a schermi e tastiere? Questi strumenti sono importanti mezzi di stimolo cognitivo, ma se il loro uso interferisce con qualità e quantità di sonno, allora potrebbero avere un effetto negativo sull’apprendimento, che invece necessita di un buon riposo. Secondo una ricerca realizzata da psicologi canadesi e pubblicata sul Journal of Sleep Research, chi tende a usare fino a tardi i media elettronici ha già per proprio conto difficoltà a prendere sonno. La ricerca inverte la tendenza rispetto a studi precedenti, che avevano attribuito l’aumento delle insonnie alla difficoltà a separarsi da Facebook o Twitter, da altri social network, e più in generale dai diversivi offerti dall’elettronica. Dicono gli autori dello studio, Royette Tavernier e Teena Willoughby del Department of Psychology della Brock University di St Catharines, nell’Ontario: «Il nostro studio longitudinale su un campione di universitari è durato tre anni ed è stato il primo a esaminare la direzione dell’effetto tra due importanti caratteristiche del sonno (la sua durata e la presenza di disturbi del sonno) e due indici di utilizzo di media (uso di televisione e social network)».  A un migliaio di studenti universitari tra i 17 e i 25 anni è stato sottoposto un questionario, rilevando le loro abitudini nel corso della settimana e durante il weekend, momenti che hanno differenti pattern sia per il tempo dedicato al sonno sia per le modalità d’uso dei media elettronici. «Lo studio - spiegano gli autori - ha indicato che le preesistenza di problemi del sonno era in grado di predire la quantità di tempo trascorsa guardando la tv o sui social network. Al contrario, il tempo trascorso davanti ai media elettronici non era in grado di predire l’eventuale presenza di disturbi del sonno». Ciò a cui la ricerca sembra non rispondere è come se la passassero gli insonni quando ancora non esisteva l’elettronica, quando non ci si poteva collegare a internet 24 ore su 24. Ad esempio, se un buon libro potesse tenere loro compagnia, ma anche tenere sveglio chi altrimenti avrebbe dormito. «D’altra parte, il periodo degli studi universitari rappresenta per molti il momento in cui ci si allontana dalle abitudini familiari - dice il professor Giuseppe Plazzi, del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna, IRCCS Scienze Neurologiche Ausl di Bologna -. Molti prediligono lo studio notturno e questo potrebbe rappresentare l’espressione di una particolare attitudine circadiana, ossia di un loro specifico cronotipo».  Un altro studio ha poi esplorato il rapporto tra l’utilizzo di Facebook e la qualità del sonno. È noto che questo social network può generare forme più o meno intense di dipendenza perché rappresenta una sorta di finestra sui fatti degli altri. Lo studio è stato effettuato da ricercatori della Scuola di Medicina dell’Universitad Peruana de Ciencias Aplicadas di Lima, in Perù, guidati da Isabella Wolniczak, ed è stato pubblicato su PLOS One. Si tratta di uno studio “trasversale”, metodologia che rileva l’associazione tra un fenomeno e un altro, senza che sia possibile capire quale dei due sia la causa. La ricerca ha messo in evidenza che tra gli oltre 400 universitari analizzati, un sonno di scarsa qualità era presente in circa il 50per cento dei soggetti. L’uso smodato di Facebook era invece presente in circa il 9 per cento dei soggetti. Tra questi ultimi la frequenza dei disturbi del sonno era però decisamente superiore. Gli autori propongono diverse possibili spiegazioni di questa associazione: forse alcuni studenti avviano Facebook quando hanno terminato le attività quotidiane, un momento che facilmente corrisponde con quello del sonno; oppure si sviluppa dipendenza per alcune attività di Facebook, come i messaggi e i giochi online. Infine, l’uso smodato di Facebook potrebbe essere responsabile di vissuti di solitudine e isolamento, che già in precedenza altre ricerche hanno dimostrato essere esse stesse causa di insonnia.

insonnia: Ne soffre il 10-15% degli italiani

insonnia: Ne soffre il 10-15% degli italiani
#sonno #insonnia #dormire #salute #benessere

Sonno, abbiamo perso le buone abitudini: ecco il decalogo

Se dormiamo male, il giorno siamo fiacchi, irritabili e scarsamente produttivi.
E rischiamo di ammalarci. Un buon riposo garantisce un rendimento all’altezza

Immaginate di avere due cervelli. Uno è per la veglia, l’altro per il sonno. Si influenzano reciprocamente e si condizionano. Se dormiamo male, il giorno siamo fiacchi, irritabili e scarsamente produttivi. E rischiamo di ammalarci. Un buon riposo invece garantisce un rendimento all’altezza della situazione. Come proteggere un’attività indispensabile per tutti gli esseri viventi? «La società sta perdendo il sonno. Il problema è che gli italiani non sono più capaci di dormire. Sono maleducati», sintetizza Pierluigi Innocenti, presidente dell’Associazione Assirem, nata per dare risposte scientifiche e svolgere un’opera di sensibilizzazione. Maleducati a letto? Proprio così. Le buone abitudini si sono perdute per strada di pari passo con il cambiamento degli stili di vita, soprattutto fra i giovani. Ecco allora un decalogo, divulgato anche in occasione di un corso specifico che si è tenuto presso il centro congressi dell’istituto Santa Lucia a Roma.

Le buone regole

Prima regola, l’attività sportiva deve anticipare di almeno 4-6 ore il momento di coricarsi e lo stesso vale per l’assunzione di alcolici e caffè (o tè, cioccolata, bevande con caffeina). Bisogna mangiare se possibile più o meno alla stessa ora evitando la sera pasti troppo calorici o comunque abbondanti, ricchi di proteine (carne-pesce). No all’estremo opposto, il digiuno. Per conciliare il sonno, consigliata banana, mela o bicchiere di latte caldo. E ancora. Evitare sonnellini durante il giorno, massimo 30-40 minuti all’inizio del pomeriggio. Niente fumo, perché il tabacco è un eccitante. Gli esperti richiamano l’attenzione su un accorgimento molto importante. La luce eccessiva, emessa da computer, smartphone, tablet, inibisce la produzione di melatonina, l’ormone che armonizza il ciclo sonno-veglia. Innocenti raccomanda poi di non usare la camera da letto per usi diversi da quelli per cui esiste un determinato spazio nella casa: «Dunque non bisogna neppure mangiare né lavorare. La scelta del materasso deve essere accurata e così cuscino e lenzuola. Da evitare i tessuti che possono dare allergia».

Insonnia a apnee notturne

La temperatura giusta è di 18-20 gradi in ogni stagione. E se, una volta sdraiati, Morfeo non arriva? Anziché insistere, meglio alzarsi, andare in un’altra stanza e restare svegli finché gli occhi cominciano a chiudersi. Se anche dopo non va, ripetere il rito. Fenomeno diffuso l’insonnia. Ne soffre il 10-15% degli italiani in forma cronica. Apnee notturne interessano 1 milione e 600mila persone, solo un terzo sono in cura. Nel corso degli anni abbiamo perduto da 1,5 a 2 ore di sonno e questo per i giovani è un problema, a prescindere dalla facilità con cui si addormentano. È provato che se non hanno una buona qualità di sonno a scuola e nello studio tradiscono scarsa concentrazione e rendimento.


 Foto: insonnia: Ne soffre il 10-15% degli italiani #sonno #insonnia #dormire #salute #benessere  Sonno, abbiamo perso le buone abitudini: ecco il decalogo  Se dormiamo male, il giorno siamo fiacchi, irritabili e scarsamente produttivi. E rischiamo di ammalarci. Un buon riposo garantisce un rendimento all’altezza   Immaginate di avere due cervelli. Uno è per la veglia, l’altro per il sonno. Si influenzano reciprocamente e si condizionano. Se dormiamo male, il giorno siamo fiacchi, irritabili e scarsamente produttivi. E rischiamo di ammalarci. Un buon riposo invece garantisce un rendimento all’altezza della situazione. Come proteggere un’attività indispensabile per tutti gli esseri viventi? «La società sta perdendo il sonno. Il problema è che gli italiani non sono più capaci di dormire. Sono maleducati», sintetizza Pierluigi Innocenti, presidente dell’Associazione Assirem, nata per dare risposte scientifiche e svolgere un’opera di sensibilizzazione. Maleducati a letto? Proprio così. Le buone abitudini si sono perdute per strada di pari passo con il cambiamento degli stili di vita, soprattutto fra i giovani. Ecco allora un decalogo, divulgato anche in occasione di un corso specifico che si è tenuto presso il centro congressi dell’istituto Santa Lucia a Roma.  Le buone regole  Prima regola, l’attività sportiva deve anticipare di almeno 4-6 ore il momento di coricarsi e lo stesso vale per l’assunzione di alcolici e caffè (o tè, cioccolata, bevande con caffeina). Bisogna mangiare se possibile più o meno alla stessa ora evitando la sera pasti troppo calorici o comunque abbondanti, ricchi di proteine (carne-pesce). No all’estremo opposto, il digiuno. Per conciliare il sonno, consigliata banana, mela o bicchiere di latte caldo. E ancora. Evitare sonnellini durante il giorno, massimo 30-40 minuti all’inizio del pomeriggio. Niente fumo, perché il tabacco è un eccitante. Gli esperti richiamano l’attenzione su un accorgimento molto importante. La luce eccessiva, emessa da computer, smartphone, tablet, inibisce la produzione di melatonina, l’ormone che armonizza il ciclo sonno-veglia. Innocenti raccomanda poi di non usare la camera da letto per usi diversi da quelli per cui esiste un determinato spazio nella casa: «Dunque non bisogna neppure mangiare né lavorare. La scelta del materasso deve essere accurata e così cuscino e lenzuola. Da evitare i tessuti che possono dare allergia».  Insonnia a apnee notturne  La temperatura giusta è di 18-20 gradi in ogni stagione. E se, una volta sdraiati, Morfeo non arriva? Anziché insistere, meglio alzarsi, andare in un’altra stanza e restare svegli finché gli occhi cominciano a chiudersi. Se anche dopo non va, ripetere il rito. Fenomeno diffuso l’insonnia. Ne soffre il 10-15% degli italiani in forma cronica. Apnee notturne interessano 1 milione e 600mila persone, solo un terzo sono in cura. Nel corso degli anni abbiamo perduto da 1,5 a 2 ore di sonno e questo per i giovani è un problema, a prescindere dalla facilità con cui si addormentano. È provato che se non hanno una buona qualità di sonno a scuola e nello studio tradiscono scarsa concentrazione e rendimento.

cosa significa....

cosa significa....
#sonno #materasso #dormire

ACARI
Microrganismi invisibili ad occhio nudo lunghi circa 0,3 mm. che vivono laddove più facilmente si può accumulare la polvere. Provocano allergie nei soggetti sensibili quando la loro concentrazione supera il valore soglia di 100 individui per grammo di polvere. Si calcola che ben il 10% della popolazione soffre di allergie, correlate all’asma, proprio a causa degli acari. Gli acari della polvere prediligono ambienti caldi e umidi, come il letto.

ALLERGIA
Ipersensibilità ad alcune sostanze di varia natura che si manifesta con sintomatologia particolarmente accentuata. E’ caratterizzata da reazioni eccessive portate da particolari anticorpi nei confronti di sostanze abitualmente innocue come ad esempio pollini.

ANALLERGICO
Termine generico che indica la proprietà di un materiale o tessuto per non provocare o contrastare le reazioni allergiche. Si tratta di una caratteristica di alcuni prodotti, ottenuta attraverso l’impiego di materiali specifici o trattamenti praticati su materiali (quali ad esempio: tessuti, imbottiture, rivestimenti) finalizzata ad evitare eventuali reazioni allergiche.

ANATOMICO
Termine che indica la capacità di adattarsi alla struttura del corpo. Sono definiti “anatomici”, tutte le tipologie di materasso che sostengono con armonia il corpo, senza causare pressioni dannose sull’apparato osteo-articolare; quindi un materasso anatomico è quello in grado di rispettare, tendendo conto delle sue caratteristiche costruttive, il più possibile la forma e la struttura del corpo.

ANTIBATTERICO
Sostanza che combatte i batteri, ne contrasta lo sviluppo o permette di mantenere la soglia di concentrazione sotto il livello minimo per evitare che si creino le condizioni per l’insorgenza dei disturbi nei soggetti allergici. E’ un tipo di trattamento specifico subito da materiali e tessuti che distruggono i batteri bloccandone la riproduzione, elimina gli odori sgradevoli, e garantisce la massima igiene in quanto permanente al lavaggio.

ANTIDECUBITO
Un materasso antidecubito secondo il DLgs 46/97 è un dispositivo medico che si utilizza per la prevenzione e/o la terapia di lesioni cutanee del corpo a seguito di patologie che costringano i pazienti ad una lunga permanenza a letto in una posizione di stasi obbligata.

APNEA NOTTURNA
Sindrome patologica che disturba il sonno con pesanti ripercussioni sulla salute.

CERVICALE
La zona più alta della colonna vertebrale, in corrispondenza del collo. È caratterizzata da lordosi ossia da un arco convesso verso il fronte del corpo. Le vertebre cervicali sono sette e costituiscono l'asse di sostegno del collo, sono le più piccole dell'intero sistema della colonna vertebrale. La cervicale è una zona delicata e sensibile pertanto può essere frequente nell’arco dell’intera vita di soffrire di dolori cervicali che comportano rigidità, e una limitazione dei vari movimenti del collo.

COMFORT
Insieme dell'agio e della comodità che rende gradevole un materasso, una sedia, un'abitazione ecc. Si tratta di sensazioni piacevoli derivanti da stimoli esterni al nostro corpo che ci procurano benessere. È una sensazione puramente soggettiva. C'è chi preferisce un materasso più rigido, chi più morbido. Una qualsiasi scelta, purché il materasso sia di qualità, deve essere effettuata in base alle proprie preferenze.

COTONE
Pianta della famiglia Malvacee coltivata nei Paesi caldi con fiori gialli o porporini e frutti a forma di capsule ovali contenenti una lanugine bianca da cui si ricava la fibra tessile.

COVER
Rivestimento esterno del materasso sfoderabile, confezionato con tessuti e imbottiture perfomanti.



CRINE
Materiale usato per le imbottiture formato da peli animali (coda del cavallo) o da fibre vegetali. Per realizzarne materiali isolanti, le fibre vengono legate uniformemente con minuscole goccioline di lattice. Questo è un processo che crea uno strato compatto ed indissolubile, senza aggiunta di collanti chimici artificiali, che conserva la fibra nella sua forma “naturale”.

DECUBITO
E’ la posizione assunta dal malato a letto; ma anche per contrazione, la piaga da decubito o più correttamente lesione da pressione, che compare nei punti soggetti a maggior compressione in chi è costretto per lungo tempo a letto. Una lesione da decubito è un'area localizzata di danno dei tessuti, che può arrivare ad interessare sottocute, muscolo, tendini ed ossa. La lesione da decubito può essere chiamata lesione da pressione, ulcera da decubito, piaga o più semplicemente decubito e la sua gravità dipende dalla quantità di tessuto danneggiato e dalla profondità della lesione.

DOGHE
Listelli in legno di faggio o di betulla che costituisce la base ormai della maggior parte di letti. Serve a sostenere il materasso, contribuendo a migliorare il comfort del riposo. Possono essere usate sia con materassi a molle che in lattice, memory foam o poliuretano. Quante più doghe ha una base letto, tanto meglio si combinerà con il materasso per seguire i contorni e i movimenti del corpo. Le basi letto a doghe garantiscono anche una maggior areazione e contribuiscono ad eliminare l’umidità del materasso.

DESIGN
Progettazione di un oggetto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica.

DUREZZA
Resistenza di un corpo all'azione di penetrazione o di deformazione esercitata da una forza esterna. Un materasso di qualità può essere più o meno duro. La sua scelta è soggettiva. La convinzione che "più duro il materasso è, meglio è" è errata.

ERGONOMIA
Scienza che studia il rapporto tra l'uomo, i suoi oggetti d'uso e l'ambiente per ottenere il migliore mutuo adattamento.

FASCE LATERALI
Elementi costituiti da vari materiali (esempio: schiume di poliuretano, tessuto, eccetera) utilizzati per contenere e /o irrobustire il perimetro del materasso. Nei materassi in cui è presente serve a irrobustire ulteriormente il bordo perimetrale del materasso.

FELTRO
Materiale ottenuto comprimendo e infeltrendo fibre tessili.

FIBRE NATURALI

Fibre che provengono dal mondo vegetale e animale (lana, cotone, lino, canapa, seta, cachemire, bamboo, cocco, agave, sisal, kapok, ecc.). Appartengono a questa categoria anche le fibre biologiche.

FIBRE ARTIFICIALI
Fibre ricavate da prodotti naturali che hanno subito modificazioni chimiche (viscosa, rayon, fibre di mais, cellulosa, ecc.).

FIBRE SINTETICHE
Fibre ottenute con i processi di polimerizzazione di molecole non presenti in natura (nylon, fibre poliuretaniche, poliestere, ecc.).

FISIOLOGIA
Scienza che studia la vita e le funzioni organiche dell'uomo.

FODERE
Ulteriore copertura di un materasso o di un cuscino (federa), a scopo igienico e di protezione. Può essere realizzata in vari tipi di tessuto, in spugna, trapuntata, cerata o con additivi e trattamenti particolari.

GEL
Resina poliuretanica che si presenta in forma semisolida o gelatinosa.



GUANCIALE
Cuscino su cui si appoggia il capo stando a letto.

IGIENE DEL SONNO
Norme e indicazioni che aiutano a migliorare la qualità del nostro sonno.

INDICE DI MASSA CORPOREA (IMC)
Rapporto tra peso espresso in kg e il quadrato dell'altezza espresso in metri.

INSONNIA
Difficoltà ad addormentarsi o frequenza di risvegli notturni; non è una malattia ma un sintomo, di cui le cause vanno indagate individuo per individuo.

LANA
Filato e fibra tessile ricavata dalla tosatura della pecora e di animali simili.

LATTICE
Il lattice naturale è il liquido lattiginoso estratto dalla corteccia della Hevea Brasiliensis (albero della gomma o caucciù) e di altre euforbiacee. Per estensione s'intende con questo termine anche la schiuma di lattice che viene utilizzata per i materassi. Il lattice di sintesi è un materiale simile a quello naturale riprodotto in laboratorio.

LINO
Pianta erbacea della famiglia linacee con fiori azzurri e foglie lanceolate.

MATERASSO IGNIFUGO
Materasso omologato secondo la normativa in materia di prevenzione incendio in ottemperanza al DM 26-06-1984. I materassi destinati agli alberghi e alle comunità devono sottostare a queste norme e presentare il certificato corrispondente.

MEMORY FOAM
Particolare schiuma di poliuretano visco-elastica messa a punto dalla NASA per l'abitacolo delle navicelle spaziali. Si automodella sotto il peso della massa corporea e a contatto con il calore, per poi lentamente ritornare alla sua forma originaria.

MICOFITI
Muffe (spore funginee) presenti in natura che provocano una sensibilizzazione allergica. L’habitat ottimale per la loro crescita è rappresentato da una condizione di umidità relativa superiore al 65%.

MOLLA
Elemento meccanico che si deforma elasticamente sotto carico e torna alla posizione iniziale quando il carico viene meno.

MOLLA INDIPENDENTE oppure INSACCHETTATA
Molla cilindrica racchiusa in un sacchetto di tessuto.

NANOTECNOLOGIE
Con questo termine si definiscono le tecnologie per realizzare materiali, dispositivi e sistemi su scala nanometrica. Un nanometro corrisponde ad un miliardesimo di metro, cioè circa un ottantamillesimo di capello umano.

NORMATIVA SUI MATERASSI
Insieme di regole tecniche finalizzate a misurare oggettivamente le prestazioni e la sicurezza dei materassi.

PILLOW TOP O TOPPER
Trapuntino appoggiato sulla superficie del materasso realizzato con materiali morbidi ad effetto avvolgente e finalizzato a migliorare il comfort del materasso.

PIUMINO
Il piumino è la parte più pregiata dell'oca, piccolo e morbido, trattato per essere usata come imbottitura di cuscini o trapunte invernali come per esempio il nostro nordic down winter o quattrostagioni.

POLIURETANO
Famiglia di resine sintetiche, inventate da Otto Bayer nel 1935, ottenute dalla polimerizzazione per addizione di isocianati e polioli.

PORTANZA
Spinta verso l'alto esercitata dal materasso quando è sollecitato dal peso corporeo; è quindi la reazione del materasso alla sollecitazione energetica esterna.

RESILIENZA
Capacità di un materiale di resistere agli urti senza spezzarsi; le schiume di poliretano e lattice sono dotate di resilienza : sono capaci di grandi deformazioni ritornando alla forma originaria senza alterare le proprie caratteristiche di partenza.

RIVESTIMENTO
Lo strato esterno di un materasso, in fibra tessile, talvolta sfoderabile.

SETA
Filamento sottilissimo e lucente secreto dal baco da seta usato come fibra tessile.

STRATO AMMORTIZANTE
Strato che può essere realizzato con materiali differenti; ammortizza le sollecitazioni del corpo.

STRATO DI IMBOTTITURA
Parte morbida del materasso costituita da fibre naturali o anallergiche; ha una funzione importante per la traspirazione e per il mantenimento costante della temperatura del corpo.

STRATO ESTERNO DEL MATERASSO
Parte visibile costituita principalmente da tessuto che risponde a esigenze funzionali ed estetiche.

STRATO ISOLANTE
Strato composto da differenti materiali (lattice, poliuretano, crine, ecc.). Interposto tra la struttura di sostegno del materasso e lo strato esterno ha il compito di isolare la struttura interna e ripartire il peso delle diverse parti del corpo.

STRUTTURA DI SOSTEGNO
Parte interna del materasso che può essere costituita da lastra di poliuretano, memory foam, lattice, molle, molle indipendenti o combinazioni di più elementi.

SUPPORTO
Piano su cui appoggia il materasso (esempio: rete a doghe in legno).

TECNOFIBRE
Sono fibre sintetiche migliorate dal punto di vista chimico-fisico. Appartiene alle tecnofibre anche il X-Static che contiene anche filato di argento puro.

TESSUTO
Prodotto della tessitura, costituito da un insieme di fili intrecciati tra loro in modi diversi.

TESSUTO BIOLOGICO
Tessuto prodotto con fibre biologiche certificate, cioè raccolto da campi protetti e segnalati dove non vengono utilizzati erbicidi e pesticidi di origine chimica da almeno 3 anni.

TESSUTO 3D
Tessuto tecnico tridimensionale che favorisce una buona circolazione dell’aria all’interno del materasso.

TEST DI LABORATORIO
Metodi di prova rigorosamente oggettivi, fissati dalle norme internazionali vigenti.

VISCOELASTICO
Vedi Memory Foam.


 Foto: cosa significa.... #sonno #materasso #dormire  ACARI Microrganismi invisibili ad occhio nudo lunghi circa 0,3 mm. che vivono laddove più facilmente si può accumulare la polvere. Provocano allergie nei soggetti sensibili quando la loro concentrazione supera il valore soglia di 100 individui per grammo di polvere. Si calcola che ben il 10% della popolazione soffre di allergie, correlate all’asma, proprio a causa degli acari. Gli acari della polvere prediligono ambienti caldi e umidi, come il letto.  ALLERGIA Ipersensibilità ad alcune sostanze di varia natura che si manifesta con sintomatologia particolarmente accentuata. E’ caratterizzata da reazioni eccessive portate da particolari anticorpi nei confronti di sostanze abitualmente innocue come ad esempio pollini.  ANALLERGICO Termine generico che indica la proprietà di un materiale o tessuto per non provocare o contrastare le reazioni allergiche. Si tratta di una caratteristica di alcuni prodotti, ottenuta attraverso l’impiego di materiali specifici o trattamenti praticati su materiali (quali ad esempio: tessuti, imbottiture, rivestimenti) finalizzata ad evitare eventuali reazioni allergiche.  ANATOMICO Termine che indica la capacità di adattarsi alla struttura del corpo. Sono definiti “anatomici”, tutte le tipologie di materasso che sostengono con armonia il corpo, senza causare pressioni dannose sull’apparato osteo-articolare; quindi un materasso anatomico è quello in grado di rispettare, tendendo conto delle sue caratteristiche costruttive, il più possibile la forma e la struttura del corpo.  ANTIBATTERICO Sostanza che combatte i batteri, ne contrasta lo sviluppo o permette di mantenere la soglia di concentrazione sotto il livello minimo per evitare che si creino le condizioni per l’insorgenza dei disturbi nei soggetti allergici. E’ un tipo di trattamento specifico subito da materiali e tessuti che distruggono i batteri bloccandone la riproduzione, elimina gli odori sgradevoli, e garantisce la massima igiene in quanto permanente al lavaggio.  ANTIDECUBITO Un materasso antidecubito secondo il DLgs 46/97 è un dispositivo medico che si utilizza per la prevenzione e/o la terapia di lesioni cutanee del corpo a seguito di patologie che costringano i pazienti ad una lunga permanenza a letto in una posizione di stasi obbligata.  APNEA NOTTURNA Sindrome patologica che disturba il sonno con pesanti ripercussioni sulla salute.    CERVICALE La zona più alta della colonna vertebrale, in corrispondenza del collo. È caratterizzata da lordosi ossia da un arco convesso verso il fronte del corpo.  Le vertebre cervicali sono sette e costituiscono l'asse di sostegno del collo, sono le più piccole dell'intero sistema della colonna vertebrale. La cervicale è una zona delicata e sensibile pertanto può essere frequente nell’arco dell’intera vita di soffrire di dolori cervicali che comportano rigidità, e una limitazione dei vari movimenti del collo.  COMFORT Insieme dell'agio e della comodità che rende gradevole un materasso, una sedia, un'abitazione ecc. Si tratta di sensazioni piacevoli derivanti da stimoli esterni al nostro corpo che ci procurano benessere.  È una sensazione puramente soggettiva. C'è chi preferisce un materasso più rigido, chi più morbido. Una qualsiasi scelta, purché il materasso sia di qualità, deve essere effettuata in base alle proprie preferenze.  COTONE Pianta della famiglia Malvacee coltivata nei Paesi caldi con fiori gialli o porporini e frutti a forma di capsule ovali contenenti una lanugine bianca da cui si ricava la fibra tessile.  COVER Rivestimento esterno del materasso sfoderabile, confezionato con tessuti e imbottiture perfomanti.     CRINE Materiale usato per le imbottiture formato da peli animali (coda del cavallo) o da fibre vegetali. Per realizzarne materiali isolanti, le fibre vengono legate uniformemente con minuscole goccioline di lattice. Questo è un processo che crea uno strato compatto ed indissolubile, senza aggiunta di collanti chimici artificiali, che conserva la fibra nella sua forma “naturale”.  DECUBITO E’ la posizione assunta dal malato a letto; ma anche per contrazione, la piaga da decubito o più correttamente lesione da pressione, che compare nei punti soggetti a maggior compressione in chi è costretto per lungo tempo a letto. Una lesione da decubito è un'area localizzata di danno dei tessuti, che può arrivare ad interessare sottocute, muscolo, tendini ed ossa. La lesione da decubito può essere chiamata lesione da pressione, ulcera da decubito, piaga o più semplicemente decubito e la sua gravità dipende dalla quantità di tessuto danneggiato e dalla profondità della lesione.  DOGHE Listelli in legno di faggio o di betulla che costituisce la base ormai della maggior parte di letti. Serve a sostenere il materasso, contribuendo a migliorare il comfort del riposo. Possono essere usate sia con materassi a molle che in lattice, memory foam o poliuretano. Quante più doghe ha una base letto, tanto meglio si combinerà con il materasso per seguire i contorni e i movimenti del corpo. Le basi letto a doghe garantiscono anche una maggior areazione e contribuiscono ad eliminare l’umidità del materasso.  DESIGN Progettazione di un oggetto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica.  DUREZZA Resistenza di un corpo all'azione di penetrazione o di deformazione esercitata da una forza esterna. Un materasso di qualità può essere più o meno duro. La sua scelta è soggettiva. La convinzione che "più duro il materasso è, meglio è" è errata.  ERGONOMIA Scienza che studia il rapporto tra l'uomo, i suoi oggetti d'uso e l'ambiente per ottenere il migliore mutuo adattamento.  FASCE LATERALI Elementi costituiti da vari materiali (esempio: schiume di poliuretano, tessuto, eccetera) utilizzati per contenere e /o irrobustire il perimetro del materasso. Nei materassi in cui è presente serve a irrobustire ulteriormente il bordo perimetrale del materasso.  FELTRO Materiale ottenuto comprimendo e infeltrendo fibre tessili.   FIBRE NATURALI  Fibre che provengono dal mondo vegetale e animale (lana, cotone, lino, canapa, seta, cachemire, bamboo, cocco, agave, sisal, kapok, ecc.). Appartengono a questa categoria anche le fibre biologiche.  FIBRE ARTIFICIALI Fibre ricavate da prodotti naturali che hanno subito modificazioni chimiche (viscosa, rayon, fibre di mais, cellulosa, ecc.).  FIBRE SINTETICHE Fibre ottenute con i processi di polimerizzazione di molecole non presenti in natura (nylon, fibre poliuretaniche, poliestere, ecc.).  FISIOLOGIA Scienza che studia la vita e le funzioni organiche dell'uomo.  FODERE Ulteriore copertura di un materasso o di un cuscino (federa), a scopo igienico e di protezione. Può essere realizzata in vari tipi di tessuto, in spugna, trapuntata, cerata o con additivi e trattamenti particolari.  GEL Resina poliuretanica che si presenta in forma semisolida o gelatinosa.     GUANCIALE Cuscino su cui si appoggia il capo stando a letto.  IGIENE DEL SONNO Norme e indicazioni che aiutano a migliorare la qualità del nostro sonno.  INDICE DI MASSA CORPOREA (IMC) Rapporto tra peso espresso in kg e il quadrato dell'altezza espresso in metri.  INSONNIA Difficoltà ad addormentarsi o frequenza di risvegli notturni; non è una malattia ma un sintomo, di cui le cause vanno indagate individuo per individuo.  LANA Filato e fibra tessile ricavata dalla tosatura della pecora e di animali simili.  LATTICE Il lattice naturale è il liquido lattiginoso estratto dalla corteccia della Hevea Brasiliensis (albero della gomma o caucciù) e di altre euforbiacee. Per estensione s'intende con questo termine anche la schiuma di lattice che viene utilizzata per i materassi. Il lattice di sintesi è un materiale simile a quello naturale riprodotto in laboratorio.  LINO Pianta erbacea della famiglia linacee con fiori azzurri e foglie lanceolate.  MATERASSO IGNIFUGO Materasso omologato secondo la normativa in materia di prevenzione incendio in ottemperanza al DM 26-06-1984. I materassi destinati agli alberghi e alle comunità devono sottostare a queste norme e presentare il certificato corrispondente.  MEMORY FOAM Particolare schiuma di poliuretano visco-elastica messa a punto dalla NASA per l'abitacolo delle navicelle spaziali. Si automodella sotto il peso della massa corporea e a contatto con il calore, per poi lentamente ritornare alla sua forma originaria.  MICOFITI Muffe (spore funginee) presenti in natura che provocano una sensibilizzazione allergica. L’habitat ottimale per la loro crescita è rappresentato da una condizione di umidità relativa superiore al 65%.  MOLLA Elemento meccanico che si deforma elasticamente sotto carico e torna alla posizione iniziale quando il carico viene meno.  MOLLA INDIPENDENTE oppure INSACCHETTATA Molla cilindrica racchiusa in un sacchetto di tessuto.  NANOTECNOLOGIE Con questo termine si definiscono le tecnologie per realizzare materiali, dispositivi e sistemi su scala nanometrica. Un nanometro corrisponde ad un miliardesimo di metro, cioè circa un ottantamillesimo di capello umano.  NORMATIVA SUI MATERASSI Insieme di regole tecniche finalizzate a misurare oggettivamente le prestazioni e la sicurezza dei materassi.  PILLOW TOP O TOPPER Trapuntino appoggiato sulla superficie del materasso realizzato con materiali morbidi ad effetto avvolgente e finalizzato a migliorare il comfort del materasso.  PIUMINO Il piumino è la parte più pregiata dell'oca, piccolo e morbido, trattato per essere usata come imbottitura di cuscini o trapunte invernali come per esempio il nostro nordic down winter o quattrostagioni.  POLIURETANO Famiglia di resine sintetiche, inventate da Otto Bayer nel 1935, ottenute dalla polimerizzazione per addizione di isocianati e polioli.  PORTANZA Spinta verso l'alto esercitata dal materasso quando è sollecitato dal peso corporeo; è quindi la reazione del materasso alla sollecitazione energetica esterna.  RESILIENZA Capacità di un materiale di resistere agli urti senza spezzarsi; le schiume di poliretano e lattice sono dotate di resilienza : sono capaci di grandi deformazioni ritornando alla forma originaria senza alterare le proprie caratteristiche di partenza.  RIVESTIMENTO Lo strato esterno di un materasso, in fibra tessile, talvolta sfoderabile.  SETA Filamento sottilissimo e lucente secreto dal baco da seta usato come fibra tessile.  STRATO AMMORTIZANTE Strato che può essere realizzato con materiali differenti; ammortizza le sollecitazioni del corpo.  STRATO DI IMBOTTITURA Parte morbida del materasso costituita da fibre naturali o anallergiche; ha una funzione importante per la traspirazione e per il mantenimento costante della temperatura del corpo.  STRATO ESTERNO DEL MATERASSO Parte visibile costituita principalmente da tessuto che risponde a esigenze funzionali ed estetiche.  STRATO ISOLANTE Strato composto da differenti materiali (lattice, poliuretano, crine, ecc.). Interposto tra la struttura di sostegno del materasso e lo strato esterno ha il compito di isolare la struttura interna e ripartire il peso delle diverse parti del corpo.  STRUTTURA DI SOSTEGNO Parte interna del materasso che può essere costituita da lastra di poliuretano, memory foam, lattice, molle, molle indipendenti o combinazioni di più elementi.  SUPPORTO Piano su cui appoggia il materasso (esempio: rete a doghe in legno).  TECNOFIBRE Sono fibre sintetiche migliorate dal punto di vista chimico-fisico. Appartiene alle tecnofibre anche il X-Static che contiene anche filato di argento puro.  TESSUTO Prodotto della tessitura, costituito da un insieme di fili intrecciati tra loro in modi diversi.  TESSUTO BIOLOGICO Tessuto prodotto con fibre biologiche certificate, cioè raccolto da campi protetti e segnalati dove non vengono utilizzati erbicidi e pesticidi di origine chimica da almeno 3 anni.  TESSUTO 3D Tessuto tecnico tridimensionale che favorisce una buona circolazione dell’aria all’interno del materasso.  TEST DI LABORATORIO Metodi di prova rigorosamente oggettivi, fissati dalle norme internazionali vigenti.  VISCOELASTICO Vedi Memory Foam.