mercoledì 8 luglio 2015

Caldo e insonnia: ecco i consigli degli esperti per dormire








Caldo e insonnia: 
ecco i consigli degli esperti per dormire
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Dagli esperti della Coldiretti arrivano consigli per combattere l'insonnia da caldo: sì a pane, pasta, aglio e latticini. Da evitare invece l'abuso di sale, il junk food, il dado da cucina, oltre al caffè ed ai superalcolici


Uno degli effetti collaterali più fastidiosi del periodo estivo è senz’altro la calura notturna che, unita all’afa che caratterizza numerose regioni della nostra penisola, impedisce a molte persone di poter godere di sonni tranquilli e duraturi. Sono infatti numerosi i casi in cui gli italiani si svegliano nel cuore della notte per l’eccesso di caldo, o non riescono a dormire continuando a girarsi e rigirarsi sul materasso, dopo aver provato a scalciare via le lenzuola; invano

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Inoltre, nei prossimi giorni è prevista un’ulteriore ondata di caldo proveniente dall’Africa, che promette di mettere a serio rischio la capacità di riposare anche di coloro che sono meno interessati da questo fenomeno. Per questo gli esperti della nutrizione stanno snocciolando una valanga di consigli utili a migliorare il riposo notturno, suggerendo che alla base della capacità di avere un sonno duraturo e corroborante anche nei periodi più caldi, vi sia proprio l’attenzione nei confronti del cibo.


Tra i cibi suggeriti dalla Coldiretti per far fronte al problema dell’insonnia estiva vi sono ad esempio i classici delle tavole italiane pane, pasta e riso, ma anche lattuga e radicchio, oltre all’aglio. Ottimi per mitigare il problema sono anche i latticini (in particolare i formaggi freschi oltre al latte), e persino il consumo di frutta dolce più aiutare a dormire sonni più tranquilli.


Da evitare invece gli alimenti troppo conditi o speziati: al bando dunque gli eccessi di paprika, curry, curcuma e spezie forti, così come i classici del junk food come patatine, salatini e scatolette di cibi precotti. Da moderare anche l’utilizzo del sale, così come quello del dado da cucina. Tutti questi alimenti infatti peggiorano le condizioni del sonno a temperature elevate.


Nella lista di ciò di cui sarebbe bene fare a meno rientrano anche caffè e superalcolici. Inoltre, la Coldiretti ha specificato che una buona ricetta per riuscire a combattere l’insonnia d’estate è quella di cenare in maniera equilibrata: il digiuno infatti non favorisce affatto il sonno, ma anche le grandi abbuffate (nonostante causino la classica sensazione dell’abbiocco) possono causare notti “al caldo” decisamente tormentate.


http://news.fidelityhouse.eu/…/caldo-e-insonnia-ecco-i-cons…

Come dormire meglio. Guida alla scelta di luci, arredamento e cuscino





Cosa dicono gli esperti

Come dormire meglio. 

Guida alla scelta di luci, arredamento e cuscino
‪#‎sonno‬ ‪#‎dormire‬ ‪#‎benessere‬ ‪#‎salute‬

Anche i colori delle lampadine e delle lenzuola possono incidere sulla qualità del sonno. Tutti i consigli degli esperti in una pratica infografica
Il caldo di certo di non aiuta, così come il vicino che ama sfruttare le potenzialità dell’impianto home theatre per guardare horror giapponesi fino a notte fonda. Fatto sta che spesso dormire diventa molto più complicato di quanto possa sembrare: per questo, mentre nell’Inghilterra si mettono a punto nuove soluzioni ai problemi di insonnia, i creativi dei NeoMam Studios hanno realizzato in collaborazione con il portale Made.com una pratica infografica (che potete trovare nella nostra gallery) con qualche prezioso suggerimento per conciliare il riposo.
Se in Italia, infatti, quasi il 70% della popolazione dorme meno di 7 ore per notte (e il 30% addirittura meno di 6), è anche a causa di pessime abitudini che accompagnano o precedono il sonno: così gli esperti consigliano – in tal caso ripetono – di lasciare qualsiasi cosa riguardi il lavoro fuori dalla camera da letto, di evitare di consultare lo smartphone quando si è già coricati, di lasciare i nostri amici a quattro zampe fuori dalla porta (quando è possibile) e di non nascondere montagne di oggetti sotto il materasso. Anche sveglie rumorose, plaid ruvidi, tappeti a pelo lungo e luci lampeggianti dovrebbero essere tenuti ben lontani dal cuscino.
Per quanto riguarda le luci della stanza, meglio privilegiare quelle sui toni del giallo e del rosso, perché quelle dalle tinte fredde inducono l’organismo a riattivarsi. L’esatto opposto, però, succede con i colori delle pareti e dell’arredamento: come è ben risaputo, circondarsi di rosso, giallo e arancione induce un aumento della pressione e della frequenza cardiaca, e dunque non è particolarmente consigliato quando si tratta di camere da letto. Molto meglio optare per una tinta pastello, magari sui toni del blu, del verde o del grigio.
E il cuscino? Può forse sembrare marginale, ma la scelta di un modello adatto alle nostre esigenze può essere fondamentale per la qualità del sonno. Di solito ce ne accorgiamo quando entriamo nelle stanze d’albergo e troviamo guanciali troppo bassi, troppo alti, troppo molli, troppo rigidi, e via dicendo. In realtà, tutto dipende dalla posizione che siamo soliti adottare quando dormiamo: chi si addormenta su un lato dovrebbe preferire un cuscino rigido, chi a pancia in su un semi-rigido e chi a pancia in giù un guanciale decisamente più morbido.
Resta poi l’incognita delle piante in camera da letto. Sin da quando siamo piccoli abbiamo sentito dire che è meglio non ci siano, perché di notte rilasciano anidride carbonica: in realtà esistono specie come la Sanseveria, l’Orchidea Phalenopsis, la Begonia e l’Aloe Vera che anche di notte liberano ossigeno. E sono dunque perfette come compagne di stanza.
http://www.gqitalia.it/…/come-dormire-meglio-guida-alla-sc…/


Si possono combattere i pregiudizi anche dormendo




Si possono combattere i pregiudizi anche dormendo
‪#‎sonno‬ ‪#‎dormire‬ ‪#‎stereotipi‬ ‪#‎pregiudizi‬


Esistono pregiudizi inconsci, che creano discriminazioni involontarie verso persone di sesso o etnia diversa dalla nostra. Uno studio americano dimostra che è possibile eliminarli durante il sonno, sfruttando il potenziamento selettivo della memoria


STEREOTIPI e pregiudizi sono duri a morire, e a volte non sappiamo nemmeno di averne. Diversi esperimenti hanno dimostrato infatti l'esistenza di pregiudizi, di genere e razziali, "involontari", che spingono ad esempio i giocatori di videogame a sparare più spesso ai personaggi di etnia diversa dalla propria, o, in tutt'altro campo, inducono accademici dalla moralità specchiata a preferire inconsapevolmente i membri del proprio sesso quando si trovano ad assumere nuovi ricercatori. Preconcetti sociali inconsci e spesso anche indesiderati, di cui ci si potrebbe disfare con un semplice pisolino


A dimostrarlo è uno studio della Northwestern University di Chicago, che sulle pagine di Science svela la possibilità di eliminare comportamenti e abitudini inconsce utilizzando dei suoni per potenziare selettivamente la formazione di memorie durante il sonno. La procedura, definita dai ricercatori Targeted Memory Reacrivation, consiste nel produrre un suono durante la formazione di un particolare ricordo in modo che vi risulti associato, per poi riprodurlo nel corso del sonno in modo da potenziare il consolidamento di quanto appreso.


"In precedenza avevamo utilizzato questa procedura per migliorare selettivamente la formazione di memorie spaziali, come apprendere la posizione di una serie di oggetti, e di memorie procedurali, come imparare a suonare una melodia con una tastiera", spiega Ken Paller, ricercatore della Northwestern che ha partecipato allo studio.


Nella nuova ricerca, il team di Paller ha deciso di verificare se anche le memorie che influenzano i nostri pregiudizi inconsci, definite habit learning, possono essere influenzate attraverso la Targeted Memory Reactivation. Per farlo hanno sottoposto una serie di volontari ad una seduta di apprendimento studiata per ridurre pregiudizi razziali e di genere inconsci, nel corso della quale un particolare suono è stato associato ad ognuno dei due tipi di nuove memorie (ovvero i ricordi legati all'uguaglianza di genere e all'uguaglianza tra le etnie).


I partecipanti sono quindi stati invitati a schiacciare un pisolino di circa 90 minuti, e ad ognuno è stato fatto ascoltare uno dei due suoni: o quello associato alla riduzione dei pregiudizi razziali, o quello collegato all'uguaglianza di genere.
Al termine dell'esperimento i ricercatori hanno valutato la presenza di pregiudizi inconsci nei partecipanti utilizzando una serie di test specifici, e hanno confrontato i risultati con quelli ottenuti prima dell'inizio dell'esperimento. I dati hanno dimostrato una forte riduzione dei pregiudizi, razziali o di genere, dei partecipanti, legata allo specifico suono sentito durante il sonno.


"Oltre all'apprendimento spaziale e a quello procedurale - spiega Paller - ora possiamo aggiungere anche l'habit learning tra i tipi di apprendimento che dipendono dal potenziamento dei ricordi che avviene nel corso del sonno". Secondo i ricercatori americani, in futuro i risultati potrebbero essere sfruttati concretamente per aiutare ad eliminare pregiudizi indesiderati, e abitudini nocive di altro tipo, come il fumo, le fobie, o i disordini alimentari.


In un commento che accompagna lo studio su Science, Gordon Feld and Jan Born dell'University of Tubingen applaudono i risultati di Paller, invitando però alla prudenza. "La descrizione di Aldous Huxley di un distopico Mondo Nuovo, in cui i bambini vengono condizionati al rispetto di certi valori durante il sonno, ci dovrebbe ricordare che queste ricerche devono essere guidate anche da una serie di considerazioni di tipo etico".


http://www.repubblica.it/…/combattere_i_pregiiudizi_dorme…/…